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28 Settembre 2022
12:21

È caccia aperta alla vipera incinta a Roma: facciamo chiarezza senza alimentare paure

In questi giorni, a Roma, sono comparsi alcuni volantini che segnalano la presenza di una vipera incinta e per questo ancora più pericolosa. Facciamo chiarezza senza alimentare allarmismi e paure.

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In questi giorni a Roma, in zona Tufello, è caccia aperta alla vipera. Il rettile sarebbe stato avvistato da alcuni residenti in via Monte Massico e in via Monte Crocco e da quel momento, nel quartiere, sono comparsi numerosi manifesti d'avvertimento con tanto di foto segnaletica. Secondo il volantino e i testimoni, l'animale sarebbe incinta e per questo ancora più pericolosa.

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La preoccupazione dei residenti per l'eventuale presenza di un serpente velenoso tra le abitazioni è più che comprensibile, occorre però prestare molta attenzione in casi come questi, evitando di creare inutili allarmismi.

Dando per scontato che l'animale in foto sia lo stesso avvistato a Roma, partiamo col dire che sì, quel serpente sui volantini è certamente una vipera comune (Vipera aspis), la specie velenosa più diffusa su quasi tutto il territorio nazionale. Si tratta di una specie potenzialmente pericolosa a causa del veleno e perciò di rilevanza medica, proprio per questo non occorre però aggiungere informazioni non verificate e senza alcun elemento a sostegno che non fanno altro che alimentare paura e allarmismo.

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Il volantino avvistato a Roma in questi giorni

Non c'è infatti alcuna prova a sostegno della tesi che l'animale sia in procinto di partorire né tantomeno che sia per questo più pericoloso, anzi. In base alle alle informazioni che abbiamo a disposizione e conoscendo la biologia riproduttiva di questi rettili, tutto fa pensare al contrario. La vipera comune è un rettile ovoviviparo, questo significa che uova ed embrioni si sviluppano all'interno del ventre materno e che dà alla luce piccoli già formati. Le nascite si concentrano però soprattutto nel mese di agosto e nei primi giorni di settembre, il periodo dell'anno più caldo e perciò più favorevole per un animale a sangue freddo.

Siamo quindi abbastanza fuori dalla finestra temporale in cui avvengono solitamente le nascite, ma anche ammettendo una gestazione insolitamente ritardata (cosa di certo non impossibile), ci sono altri elementi che occorre tener presente. Una vipera in procinto di partorire mostrerebbe certamente un evidente rigonfiamento addominale, ma la foto sui volantini non evidenzia alcun carattere per poter affermare che l'animale sia gravido. Inoltre, anche se fosse stato notato un rigonfiamento addominale, l'ingrossamento potrebbe essere stato causato anche semplicemente da un pasto e dall'avere la pancia piena.

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Una vipera comune (Vipera aspis), la specie velenosa più diffusa in Italia

Non è quindi possibile diagnosticare una gravidanza a vista, soprattutto in questo periodo e senza alcun tipo di parere da parte di un esperto. Informazioni allarmistiche di questo tipo, oltre a creare inutilmente paura, possono anche spingere le persone a "farsi giustizia" da soli, come accade ancora fin troppo spesso quando si tratta di serpenti. Quasi quotidianamente, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, si hanno notizie di serpenti ammazzati brutalmente un po' in tutta Italia. Nella maggior parte dei casi non si tratta nemmeno di vipere (su cui girano già troppe leggende assurde), ma di serpenti totalmente innocui e non velenosi, come biacchi o bisce dal collare.

In ogni caso, comunque, a prescindere se sia una vipera o meno e che sia gravida oppure no, tutti i serpenti sono animali protetti che hanno paura dell'uomo e che soprattutto meritano rispetto, come qualsiasi altra specie selvatica. Se non infastidita non rappresenta un vero pericolo, ma come riporta giustamente anche il volantino avvistato a Roma, è opportuno segnalare la presenza in ambiente urbano di un eventuale serpente velenoso alle autorità locali e ai Carabinieri Forestali. Bisogna quindi certamente prestare attenzione, senza però alimentare inutili paure o diffondere informazioni false, non serve a nessuno e può essere dannoso sia per le persone che per gli animali. Saranno le autorità a intervenire traslocando l'animale in un luogo più sicuro per tutti.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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