Due incontri ravvicinati tra orsi e persone in tre giorni in Slovacchia. Il primo episodio è avvenuto nella valle Demänovská, a ridosso del gruppo montuoso dei Bassi Tatra. Qui una donna di 31 anni e il suo compagno di 29 durante un'escursione sono stati inseguiti da un orso bruno.
L'animale, in circostanze ancora non chiare, ha inseguito entrambi fino a quando i due non si sono separati. L'uomo è uscito indenne dallo spiacevole incontro, mentre la donna è precipitata nel burrone perdendo la vita. Il suo corpo è stato ritrovato grazie all'impiego di droni e unità cinofile del sistema di soccorso slovacco.
Il secondo episodio è avvenuto poco distante dai Bassi Tatra e dalla valle Demänovská, nella città di Liptovský Mikuláš, dove nel pomeriggio di ieri un orso si è spinto fino al centro abitato, disperdendo i passanti. Al loro arrivo sul posto, gli operatori del servizio d'emergenza hanno prestato soccorso a una donna di 49 anni ferita alla spalla insieme a un uomo di 72 anni curato dal personale del pronto intervento per una lesione alla testa. Anche una bambina di 10 anni ha riportato graffi e contusioni. Ora le autorità hanno chiesto alle persone di non lasciare le zone residenziali mentre le pattuglie di cacciatori monitorano i dintorni del centro abitato in cerca dell'orso.
Il video della corsa dell'orso per le vie della città è stata diffusa dal sottosegretario all'ambiente slovacco, Filip Kuffa, che ha chiesto che venga ristabilita una quota di individui da abbattere nell'ambito della caccia agli orsi. Non è la prima volta che l'esponente del Partito Nazionale Slovacco chiede che il numero di orsi venga controllato tramite abbattimento da parte di cacciatori. Secondo le ultime rilevazioni nazionali, il numero di circa 1.275.
Nel frattempo in Slovacchia si è riaperto con forza il dibattito sulla modifica dello stato di protezione dell'orso bruno europeo, similmente a quanto sta avvenendo anche per il lupo.