Quattro mesi e dieci giorni di reclusione, ma con pena sospesa. È questa la sentenza per i due fratelli circensi di 48 e 37 anni accusati di lesioni personali per aver pestato tre animalisti impegnati in un sit-in di protesta davanti allo stadio Del Conero, ad Ancona.
L'episodio risale al 10 luglio 2016 quando intorno alle ore 16.30 gli attivisti diedero inizio alla protesta contro circo Millennium, per denunciare lo sfruttamento degli animali all'epoca presenti negli spettacoli. La protesta consisteva nel distribuire volantini ai passanti invitandoli a non supportare uno spettacolo basato sulla crudeltà nei confronti degli animali, e in alcuni striscioni che però le tre vittime non erano riuscite ad appendere, proprio a causa dell'intervento dei due fratelli.
Gli animalisti dopo una serie di percosse erano riusciti a fuggire mettendosi in salvo. Poco dopo è arrivata la denuncia nei confronti degli aggressori e una richiesta di risarcimento danni che però è stata rimandata in sede civile.
Oggi il Circo Millennium è noto per essere uno dei pochi a proporre spettacoli senza animali, tuttavia nel 2016 grandi felini, giraffe e zebre erano ancora largamente impiegati, come si vede anche nella locandina che pubblicizzava proprio lo spettacolo del 2016 ad Ancona.
Dopo 7 anni da quell'episodio il panorama culturale in cui si muovono i circhi è profondamente mutato, tanto da essere stata approvata nel 2022 la nuova Legge delega in materia di spettacolo che porterà al «graduale superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti». La legge, voluta dall'allora ministro della Cultura, Dario Franceschini, per entrare effettivamente in vigore dovrà attendere il 18 agosto 2024, quando dovranno essere presentati i decreti attuativi.
La legge, oltre ad aggiornare le norme che regolano l'attività degli operatori dello spettacolo, si è resa necessaria anche a causa della battaglia legale tra le amministrazioni comunali da una parte, che a colpi di ordinanze hanno cercato di evitare l'ingresso di tendoni con tigri ed elefanti nelle loro città, dall'altra i Tribunali amministrativi regionali che sistematicamente accolgono i ricorsi presentati dalle compagnie circensi.
I Tar sono costretti ad annullare le ordinanze a cauda dell'esistenza di una legge nazionale che autorizza il circo equestre, cioè con animali, contro la quale i Comuni non possono opporsi. Ora però il quadro legislativo italiano si prepara finalmente a cambiare.