Due delfini sono stati purtroppo ritrovati morti lungo le sponde del Tamigi, a Londra, pochi giorni dopo l'avvistamento di un individuo ribattezzato Jo Jo avvenuto la scorsa settimana e che aveva suscitato grande curiosità. La notizia ha inevitabilmente scosso i cittadini e gli amanti della fauna marina, sollevando diversi interrogativi sul perché questi cetacei si trovassero così lontano dal mare e sul perché siano morti.
Il primo avvistamento di Jo Jo risale a giovedì scorso, quando è stato visto e filmato più volte mentre nuotava nel fiume. I testimoni hanno descritto l'animale come in evidente difficoltà, ma gli esperti pensavano se la sarebbe cavata. Poi, ieri, è arrivata la notizia del ritrovamento di un delfino senza vita trovato sulla riva del fiume nei pressi del molo Chelsea Harbour Pier.
Poco dopo, un altro delfino morto è apparso lungo le sponde del distretto Greenwich, anche se non è chiaro quando sia deceduto, secondo quanto riportato dalla BBC. Un portavoce della Port of London Authority (PLA) ha poi dichiarato ai media locali: «Siamo a conoscenza delle segnalazioni di due delfini tristemente deceduti. Stiamo collaborando con il Cetaceans Strandings Investigation Programme per recuperare gli animali».
Le autorità si sono subito attivate per tentare di capire le cause e per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro. Mary Tester, coordinatrice per l'area del Tamigi del British Divers Marine Life Rescue (BDMLR), aveva spiegato che ci sono diverse teorie sul perché i delfini – ma anche squali e balene – si avventurino sempre più spesso nel fiume risalendo dal mare.
Una possibile spiegazione potrebbe essere il miglioramento della qualità delle acque del Tamigi registrato negli ultimi anni, che di conseguenza ha favorito anche un aumento numerico dei pesci di cui si nutrono i cetacei. Tuttavia, quasi tutti gli animali avvistati in passato sono poi purtroppo morti, probabilmente perché erano già in difficoltà quando hanno risalito il fiume.
Gli esperti invitano chiunque avvisti un delfino nel Tamigi, o in qualsiasi altro corso d'acqua interno della città, a segnalare immediatamente la loro presenza al BDMLR e a evitare naturalmente di avvicinarsi con barche o canoe, per non causare ulteriori stress agli animali probabilmente già in difficoltà. Le necroscopie che verranno effettuate nelle prossime ore potrebbero aiutare a far luce sulle cause della loro morte.