Due cuccioli di otaria orsina del Capo (Arctocephalus pusillus) sono stati liberati su una spiaggia in Sudafrica da un groviglio di reti da pesca in cui erano rimasti intrappolati. Il fotografo James Suter ha ripreso il momento della liberazione e l’ha postato sui social: il video mostra il tempestivo intervento di alcuni passanti che hanno tagliato la rete e l’emozionante corsa dei due cuccioli verso l’oceano.
Il salvataggio è avvenuto su una spiaggia all’interno del West Coast National Park, una riserva protetta a nord di Città del Capo, e, come si legge dal post del fotografo, i cuccioli in origine erano 3 (anche se nel video se ne vedono solo due). I piccoli animali sono stati notati da alcuni passanti che si sono adoperati immediatamente per soccorrerli: la rete da pesca, infatti, era così aggrovigliata da impedire alle otarie, attorcigliate tra loro, qualsiasi movimento e se non fossero state trovate in fretta avrebbero rischiato di non poter più tornare in mare.
Una delle persone ha tenuto fermi i cuccioli per evitare che potessero farsi male o divincolarsi presi dal panico, mentre un altro uomo ha tagliato con un coltello le maglie di nylon della rete, liberando uno alla volta i piccoli pinnipedi ormai esausti. Si può vedere nel video come una delle due otarie riprese abbia aspettato l’altra sul bagnasciuga prima di correre entrambe libere verso le onde.
Suter ha approfittato del video per sensibilizzare gli utenti social sul tema dei rifiuti plastici sulle spiagge, pericolosi per la sopravvivenza degli animali selvatici: «È stato un promemoria molto tangibile di quanto sia importante educare noi stessi, ripulire le nostre spiagge e lavorare per garantire che la plastica e altri rifiuti del genere non si trovino nei nostri oceani. C’è così tanta plastica e rifiuti che non riesco a immaginare cosa passino gli animali», ha scritto il fotografo su Instagram.
Le giovani otarie del West Coast National Park sono state fortunate ma non serve essere eroi per salvare gli animali da incidenti del genere: è sufficiente non disperdere i nostri rifiuti nell’ambiente, o raccogliere e smaltire correttamente quelli che troviamo in spiaggia e in mare, così come anche in montagna e nei boschi.