video suggerito
video suggerito
25 Febbraio 2023
11:51

Due cadaveri bruciati e un cane morto per avvelenamento. i cittadini di Monreale: «Siamo stanchi di segnalare. Non cambierà mai niente»

A Monreale, in Sicilia, nelle ultime settimane, sono stati rinvenuti sul territorio diversi cadaveri appartenenti a cani, alcuni anche bruciati. Le segnalazioni sono pervenute alla volontaria Linda Guarneri che su Kodami fa un appello: «Non assistete a questi episodi nel silenzio».

241 condivisioni

Immagine

A Monreale, una città in provincia di Palermo, negli ultimi giorni sono stati segnalati dai cittadini diversi episodi di uccisione di animali: i casi riguardano la zona di Via Linea Ferrata, già nota ai volontari per la presenza di diversi gruppi di cani liberi.

A denunciare l’accaduto sui social, tramite la pubblicazione di foto che Kodami ha scelto volontariamente di non pubblicare perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non mostrare atti di violenza e sopruso nei confronti di qualsiasi essere vivente, è stata la volontaria Linda Guarneri che è intervenuta su segnalazione di alcuni cittadini.

«Quella è una zona che noi volontari conosciamo molto bene dato che ci rechiamo spesso per portare da mangiare ai randagi presenti, la maggior parte dei quali sono fobici e preferiscono rimanere distanti dall’uomo– spiega Linda a Kodami  – Domenica, quando sono scesa dall’auto, l’odore di morte mi ha destabilizzata. Due cadaveri bruciati dentro sacchi neri erano sull’asfalto, in mezzo ad una discarica a cielo aperto».

La volontaria non ha potuto far altro che constatare la presenza di due corpi molto probabilmente, date le dimensioni, appartenenti una ad un cane adulto e l’altra ad un cucciolo di cui era possibile riconoscerne solo «pezzi di faccia», come racconta Linda.

Cinque giorni prima di questo triste avvenimento, un altro cadavere di un cane bianco simil Maremmano, era stato segnalato sempre alla stessa volontaria che non ha potuto far altro che verificare se l’animale fosse munito di microchip. «Il cane da quello che ho potuto constatare è morto probabilmente dopo un avvelenamento e purtroppo non ho rilevato su di lui il microchip. Noi fronteggiamo già diverse emergenze e non possiamo anche occuparci di smaltimento di corpi anche perché non rientra nelle nostre competenze».

Non c'è stata alcuna denuncia contro ignoti da parte dei cittadini che hanno per primi notato le carcasse degli animali, perchè come spiega Linda: «La gente contatta noi volontari per chiedere aiuto e ogni volta che chiediamo loro di procedere con una denuncia alle autorità ci sentiamo rispondere: "Siamo stanchi di segnalare. Non cambierà mai niente"».

La volontaria, tramite il racconto di questa triste storia che ha denunciato anche sui social, spera di smuovere le coscienze dei cittadini e delle istituzioni e lancia tramite Kodami questo appello: «Cittadini, insieme possiamo cambiare le cose. Non assistete a questi episodi nel silenzio».

Avatar utente
Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views