Al Parco Natura Viva, un parco faunistico a Bussolengo in Provincia di Verona, è stato abbandonato un esemplare di drago d’acqua cinese (Physignathus cocincinus). L'animale è stato trovato all'interno della sala delle apparecchiature elettroniche di House of Giants, una serra tropicale che ospita diverse specie che nel corso dell'evoluzione hanno modificato le loro dimensioni corporee diventando molto grandi o viceversa molto piccole, fenomeno che generalmente accade sulle isole, come per il varano di Komodo (Varanus komodoensis) e la testuggine gigante delle Seychelles (Aldabrachelys gigantea). L'esemplare, in evidente stato di disorientamento, è stato segnalato dallo staff ai Carabinieri Forestali e alla Asl locale.
Abbandono di animali, un reato penale
L'accaduto rappresenta un caso di abbandono da parte di un visitatore: purtroppo è quello che spesso accade quando si adotta un animale in maniera non consapevole, senza caricarsi delle responsabilità che richiede il prendersi cura di un altro essere vivente. Il reato è punibile secondo l'articolo 727 del Codice Penale in materia di abbandono di animali che cita "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro." Le telecamere di sorveglianza presenti nella sala sveleranno a breve chi è l'autore dell'abbandono e come è avvenuto. Il drago d'acqua cinese fortunatamente è stato ritrovato in buone condizioni di salute e adesso si avvieranno le procedure veterinarie che prevedono la chiusura dell'House of Giants, per accertarsi che l'esemplare venuto dall'esterno non sia stato veicolo di malattie per gli animali della serra, come sostiene Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco.
Introduzione di specie aliene, un problema per le specie locali
L'introduzione di specie alloctone, ossia che provengono da un areale diverso come nel caso del drago d'acqua cinese, può provocare gravi danni agli ecosistemi e alle specie autoctone. Le specie aliene possono infatti trovare un habitat idoneo alla loro sopravvivenza, magari privo dei loro predatori naturali, dove trovano più cibo e meno competitori, invadendo il nuovo ambiente a discapito delle specie locali. È quello che è successo ad esempio con la nutria (Myocastor coypus), una specie sudamericana importata in Europa per essere allevata e poi fuggita dalla cattività. Nel nuovo ambiente è riuscita a naturalizzarsi, riprodursi e occupare gli habitat fluviali provocando danni alla flora e fauna locale. Proprio per questo motivo l'accaduto è molto grave: non solo è un caso di abbandono, ma anche di probabile minaccia alle specie autoctone nel caso fosse scappato dal Parco.
Drago d’acqua cinese (Physignathus cocincinus)
Il drago d'acqua cinese (Physignathus cocincinus) è un rettile appartenente alla famiglia Agamidae, originaria della Cina e del sud-est asiatico. Può raggiungere addirittura le dimensioni di un metro di lunghezza ed è possibile avvistarlo soprattutto lungo le rive dei laghi e dei torrenti d'acqua dolce. Vive principalmente sugli alberi, da cui può balzare giù e lanciarsi in acqua quando avvista un predatore: è infatti un provetto nuotatore e può rimanere sommerso fino a 90 minuti. È una specie classificata come "vulnerabile" dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) principalmente a causa delle catture per il commercio internazionale come animale da compagnia, per la carne e la perdita di habitat. Nonostante sia una specie il cui commercio è legale, anche in merito all'accaduto al Parco Natura viva, è importante ricordare che qualsiasi animale decidiate di adottare richiede molta cura e responsabilità, ancor di più se si tratta di un animale selvatico che non ha subìto un processo di domesticazione e quindi non è propriamente "adatto" o desideroso di entrare in relazione con noi. Attenzione inoltre all'introduzione di specie alloctone in un nuovo ambiente: potremmo inconsapevolmente causare davvero gravi danni alla fauna e alla flora locale.