I gatti, quando stanno per morire, hanno la tendenza ad andare lontano da casa e isolarsi, un comportamento che deriva dal desiderio di trovare un rifugio isolato e protetto in momenti in cui si sentono più deboli e vulnerabili. Rifugio che molto spesso cercano lontani da dove vivono abitualmente, nascosto e difficile da raggiungere.
Perché i gatti quando stanno per morire si allontanano da casa?
Non ci sono studi che consentano di dire che i gatti abbiano consapevolezza di stare per morire, ma si può dire con ragionevole certezza che, in caso di vecchiaia o malattia, sono consapevoli che sta accadendo loro qualcosa di spiacevole, e che spesso questi momenti sono accompagnati da disagio, paura, stress e in alcuni casi anche dolore.
Situazioni in cui il gatto reagisce come reagirebbe davanti a qualsiasi altra minaccia: sentendosi in pericolo scappa, e magari si nasconde, cercando un luogo sicuro in cui rintanarsi. Se hanno accesso all’esterno, dunque, è possibile che si allontanino da casa senza fare più ritorno, cercando quel riparo in cui attendere che il malessere, il dolore e la minaccia scompaiano, con l’esito peggiore.
I luoghi in cui vanno quando stanno per morire
Non esistono luoghi prestabiliti in cui i gatti vanno quando sentono che la vita li abbandona. Si può però dire che, alla luce di quanto spiegato e trattandosi di animali molto sensibili e riservati, cercheranno luoghi isolati e tranquilli, percepiti come sicuri, lontano da viavai di persone e macchine, da altri animali e da potenziali ulteriori forme di minaccia.
Solitamente sono rifugi coperti e appartati, o comunque luoghi in cui sarebbe difficili raggiungerli, e dove si rintanano sino a quando non sopraggiunge la morte.
I segnali che il gatto sta per morire
Alcuni tra i segnali più comuni che suggeriscono che un gatto stia per morire sono inappetenza, dimagrimento, scarsa cura del mantello, vomito, abbattimento, letargia e mucose pallide. A questo si aggiungono i cambiamenti nel comportamento, che vanno osservati con attenzione trattandosi di animali molto abitudinari.
Un gatto disinteressato al cibo, che dorme molto e resta spesso accucciato, che non vuole interagire con gli umani di riferimento e con l’ambiente e che diventa più aggressivo o più docile è un gatto che ha certamente problemi. Ci sono poi aspetti fisiologici come la consistenza delle feci, la quantità di urina prodotta e il colore, la quantità di acqua e di cibo ingerito. Un gatto che digiuna per 48 ore è un gatto in uno stato di estremo malessere.