Quando si pensa agli uccelli, spesso ci si concentra soprattutto aspetti visivi, come il colore del piumaggio o la forma del becco, trascurando un dettaglio importante: anche gli uccelli hanno le orecchie, altrimenti perché canterebbero? Contrariamente a quello che pensano alcuni, infatti, gli uccelli non sono affatto sprovvisti di questo fondamentale organo sensoriale, ma le loro orecchie sono strutturalmente molto diverse rispetto, per esempio, a quelle di noi mammiferi. Si trovano come in quasi tutti gli altri animali ai lati della testa, ma sono invisibile sia per la struttura che per il fatto di essere ricoperte da piume.
Dove si trovano le orecchie degli uccelli?
Le orecchie degli uccelli non sono visibili all'esterno, come invece quelle dei mammiferi. Gli uccelli non hanno inoltre padiglioni auricolari esterni – una caratteristica esclusiva dei mammiferi – ma possiedono comunque due aperture situate ai lati della testa, proprio dietro gli occhi. Questi fori sono coperti da piume e spesso sono difficili da individuare, a meno che non si osservi da vicino la testa dell'uccello, magari soffiando per spostare le piume.
In un certo senso, forma e posizione ricordano un po' quelle dei rettili e si guarda per esempio giovani ancora privi di piumaggio, oppure specie con la testa "nuda", come per esempio alcuni avvoltoi, struzzi o nandù non è così difficile intravederle. La posizione può però variare in base ai gruppi o alle specie. In alcuni uccelli, infatti, le orecchie si trovano in posizione leggermente più bassa rispetto agli occhi.
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Come sono fatte le orecchie degli uccelli
Le orecchie degli uccelli sono composte da una serie di strutture interne che lavorano insieme per raccogliere e trasmettere i suoni all'orecchio interno. Uno dei principali componenti è il timpano, una membrana sottile che vibra quando colpita dalle onde sonore. Dietro il timpano si trova poi l'orecchio medio, che contiene tre piccoli ossicini proprio come nell'orecchio dei mammiferi, che amplificano e trasmettono le vibrazioni al labirinto dell'orecchio interno.
L'orecchio interno degli uccelli è infatti molto simile a quello dei mammiferi, che però hanno evoluto un padiglione auricolare esterno molto grande e vistoso, caratteristica esclusiva di questo gruppo. Alcuni uccelli, come gufi, civette e altri rapaci notturni, possiedono inoltre orecchie posizionate in maniera non simmetrica, ma sfalsate sia sul piano orizzontale che su quello verticale.
Ciò consente a queste specie notturne, per cui l'udito è un senso ancora più importante per orientarsi e scandagliare l'ambiente circostante, di localizzare con precisione estrema la fonte di un suono, come per esempio quello di una preda. Sempre in tema gufi, i ciuffetti che spesso possiedono sulla testa alcune specie non sono orecchie esterne, come qualcuno erroneamente crede. Si chiamano cornetti o ciuffetti auricolari, e servono prevalentemente per mimetizzarsi tra i rami o sembrare più minacciosi nei confronti di un pericolo.
In conclusione, anche se non sono visibili all'esterno, le orecchie degli uccelli esistono e svolgono un ruolo fondamentale per la vita di questi animali, la cui comunicazione si inter che intraspecifica si basa molto proprio sulle vocalizzazioni, i canti e i richiami acustici.