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9 Febbraio 2024
9:00

Dove i cani amano riposare?

La cuccia, il divano di casa, un posto tranquillo da cui tenere d'occhio ciò che accade attorno a loro: questi sono solo alcuni dei posti dove i cani amano riposare e che scelgono in base a precisi criteri.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Il riposo è una componente fondamentale nella vita di ogni essere vivente, compresi i nostri amici a quattro zampe. I cani, come gli esseri umani, hanno le loro preferenze e abitudini quando si tratta di scegliere il luogo ideale per rilassarsi e riposare. Queste scelte non sono casuali, ma rispondono a bisogni specifici legati al comfort, alla sicurezza e, in alcuni casi, alle caratteristiche proprie di una particolare tipologia o razza. Vediamo insieme di esplorare alcuni dei luoghi più amati dai cani per riposare, facendo anche delle considerazioni in merito al perché questi spazi siano così attrattivi per loro.

Il lettino o la cuccia

Il lettino o la cuccia rappresentano per il cane un rifugio personale dove può sentirsi al sicuro e protetto. Questi spazi sono spesso scelti per il riposo notturno o per dei riposini durante il giorno. La scelta del lettino ideale dipende da vari fattori, inclusi la dimensione del cane, il materiale di fabbricazione e la posizione all'interno della casa. Cani di diverse taglie e età possono avere preferenze differenti: i cuccioli e i cani anziani, per esempio, potrebbero apprezzare lettini con bordi rialzati per un maggiore supporto e sicurezza. In commercio esistono infinite tipologie di brandine e lettini rispondenti alle varie preferenze ed esigenze.

Ci sono anche individui che amano di più superfici rigide per i quali è sufficiente un tappetino o una coperta poggiata sul pavimento. Facciamo attenzione però alle brandine per cani. È importante controllare che siano ben tese e che non si imbarchino troppo sotto il peso del nostro cane, potrebbero altrimenti dare problemi alla colonna vertebrale in quel caso, soprattutto per i cani di taglia media o grande. Solitamente sono fornite di tiranti nella parte inferiore, e comunque dopo un po’ di tempo (anni) si lasciano andare diventando lasche, è quindi il momento di sostituirle o di regolarle nuovamente.

Il divano di casa

Il divano di casa è spesso uno dei posti preferiti dai cani per riposarsi, specialmente quando si trovano in compagnia nostra. Questo luogo, oltre a offrire comodità e morbidezza, permette al cane di sentirsi parte della famiglia, condividendo momenti di relax insieme ai suoi cari. È importante, tuttavia, stabilire delle regole chiare fin dall'inizio per evitare comportamenti indesiderati. Se si vuole evitare che il nostro cane identifichi il divano come giaciglio comodo, è necessario fornirgli una valida alternativa, ma ricordiamo che spesso, tra le ragioni principali per cui un cane desidera occupare quello specifico spazio c’è, oltre alla comodità, proprio il fatto che osserva tutta la famiglia usufruirne, e come ben sappiamo il cane è un animale sociale obbligato, il che significa che tenderà ad imitare i comportamenti dei suoi referenti affettivi, cioè noi, oltre che ad avere il desiderio di starci fisicamente a contatto, soprattutto per certi individui.

Teniamo presente che le preferenze di un individuo possono cambiare molto con l’età, il desiderio di contatto fisico potrebbe essere maggiore in un cucciolo rispetto ad un cane adulto. Alcune tipologie di cani poi sono note per il bisogno di “starci addosso”, per esempio i molossoidi (Alano, Rottweiler, Boxer, eccetera) e i terrier di tipo bull (Pitbull, Amstaff), cani che hanno una certa mole per giunta, rendendo il tutto un po’ complicato. Ecco la ragione di stabilire a priori delle chiare regole e dar loro delle valide alternative, per evitare fraintendimenti e conflitti inutili nel caso volessimo impedirgli l’accesso. Va da sé che dovremo disporre il loro giaciglio molto vicino a noi per appagare il loro bisogno affiliativo soprattutto nei momenti in cui la famiglia si riunisce sul divano per guardare un film, ascoltare della musica o leggere un libro…

Un angolo tranquillo della casa

Molti cani scelgono un angolo tranquillo della casa per riposare, lontano dal trambusto familiare. Questo può essere sotto una scrivania, in un corridoio poco frequentato, in una stanza della casa appartata, o in qualsiasi altro spazio che il cane percepisce come tranquillo e riservato. La scelta di questi luoghi riflette il bisogno del cane di avere momenti di solitudine e tranquillità, lontano da stimoli eccessivi.

Ci sono poi dei cani che sentono la necessità di occuparsi sempre della sicurezza della propria casa e della famiglia, quindi scelgono di accucciarsi in punti strategici, che gli consentano sia di riposare che di mantenere il controllo della situazione, per esempio nei pressi della porta d’ingresso principale, oppure accanto alla portafinestra che da sul giardino di casa e magari sul cancello d’ingresso della proprietà. In generale questo comportamento non è un problema, ma attenzione perché se il cane sviluppa una certa enfasi nello svolgere questa mansione, che si è auto-attribuito (come detto anche spinto da attitudini di razza o di personalità), potrebbero insorgere dei problemi nella gestione del cane.

Specialmente quando è dotato di una spiccata motivazione protettiva e territoriale. Bilanciare queste pulsioni comportamentali indotte dal suo patrimonio genetico non è sempre una cosa facile senza creare frizioni nella relazione con lui, perciò si consiglia di interpellare un consulente, come un educatore cinofilo esperto che potrebbe darci alcuni semplici suggerimenti per evitare di innescare un’escalation problematica.

All'ombra, all'aperto

Per i cani che trascorrono molto tempo all'aperto, un luogo ombreggiato e fresco diventa l'ideale per riposare, specialmente nei mesi più caldi. Che si tratti dell'ombra di un albero, di un portico o di una casetta da esterno, questi spazi offrono al cane una pausa rinfrescante e la possibilità di godersi l'ambiente esterno senza soffrire il calore eccessivo. Alle volte i cani scavano dei giacili per aumentare il refrigerio smuovendo la terra di superficie accoccolandosi poi in una sorta di “culla” di terra più fresca e morbida. Questo comportamento è del tutto normale e richiama alla tendenza dei cani in natura, che così si fanno ripari e tane dove riposare, ma anche dve nascondere i propri piccoli.

Attenzione, alle volte capita che alcuni cani, un po’ per loro caratteristiche fisiche, un po’ per attitudini ed esperienze pregresse, potrebbero amare riposare all’esterno dell’abitazione, in giardino, più che in casa. Giusto per fare un esempio generico, alcuni cani da guardiania (Cane da Pastore Maremmano Abruzzese, Cana da Montagna dei Pirenei, Cane da Pastore di Ciarplanina, e così via) caratterizzati da una forte motivazione territoriale potrebbero esprimere questo desiderio e sentirsi invece a disagio se sempre rinchiusi. È fondamentale però non generalizzare troppo, comprendere le esigenze soggettive del nostro compagno, a prescindere dalla razza d’appartenenza, è di fondamentale importanza per il suo benessere.

Vicino al proprio compagno umano

Non è raro che i cani scelgano di riposare vicino ai loro compagni umani, indipendentemente dal luogo specifico. Questa scelta è generalmente guidata da un profondo legame affettivo e dalla ricerca di sicurezza e conforto nella vicinanza fisica. Che si tratti di sdraiarsi ai piedi del letto, accanto alla scrivania mentre lavoriamo o sul divano, il desiderio di vicinanza è una dimostrazione tangibile del forte legame che si crea tra cani e umani. Ora, attenzione però che ciò non sfoci in atteggiamenti di dipendenza ossessiva, cosa che può facilmente essere fonte di ansia e stress per il nostro cane.

Un conto è che a lui «piaccia» starci vicino tutte le volte che può (magari perché deve stare molte ore solo in casa) e un conto è che «debba» assolutamente tenerci sott’occhio, pena il profondo disequilibrio emotivo. Consultare un educatore cinofilo esperto per evitare questa eventualità, fonte di una lunga serie di difficoltà di gestione, oltre che di malessere psicofisico del nostro compagno, è importante nella prevenzione e appena si dovessero ravvisare segnali di ansia e malessere di questo genere.

Caratteristiche fenotipiche da tener presente

La scelta del posto dove riposare potrebbe anche essere influenzata dalle caratteristiche fenotipiche del nostro quattro zampe. Qui ci riferiamo per esempio al tipo di mantello, alla presenza o meno di sottopelo, ma anche alle sue dimensioni. Naturalmente cani con pelo corto, privo di sottopelo, è facile che durante i mesi più freddi sentano il bisogno di accoccolarsi in luoghi caldi e protetti, e spesso a contatto con li corpo caldo dei loro referenti affettivi. Cani mini, come per esempio i piccoli Chihuahua, che hanno una altissima dispersione termica, a causa proprio delle loro ridottissimi dimensioni, sono molto freddolosi e avranno bisogno di luoghi confortevoli e caldi per riposare come si deve, e questa è certamente una delle molteplici ragioni per cui questi cani cercano di stare a contatto fisico stretto con noi o spesso si intrufolano (pericolosamente) sotto le coperte del letto o del divano, rischiando letteralmente la vita nel caso noi non ci dovessimo accorgere della loro presenza.

I luoghi preferiti dai cani per riposare sono vari e riflettono le loro personalità, esigenze e il tipo di relazione che hanno con l'ambiente circostante e con i loro compagni umani. Comprendere e rispettare queste preferenze è fondamentale per garantire il benessere e la felicità del nostro amico a quattro zampe, offrendogli spazi adeguati dove possa sentirsi bene e al sicuro. Inoltre è importante che quando il nostro cane sente il bisogno di rintanarsi, che non lo si disturbi in continuazione. Facciamo perciò attenzione soprattutto ai bambini di casa, non sempre possono comprendere quando sia il momento opportuno di giocare con il cane e quando invece debbano rispettare il suo riposo, ma monitorare su questo è ovviamente compito degli adulti della famiglia.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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