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14 Aprile 2024
15:00

Dove cercare un cane quando scappa

Il luogo dove un cane decide di recarsi quando scappa cambia in base al motivo che lo ha spinto ad allontanarsi e al carattere dell'individuo. Non c'è quindi una risposta universale che valga per tutti, è invece importante conoscere il nostro amico a quattro zampe, e in aggiunta avvalersi di strumenti appositi come i localizzatori Gps.

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Non è facile sapere dove cercare un cane quando scappa. Il luogo dove decide di recarsi cambia in base al motivo che lo ha spinto ad allontanarsi e al carattere dell'individuo.

Molto cambia proprio in base al motivo che lo ha spinto a scappare: se fugge per una paura improvvisa allora potrebbe rifugiarsi nel primo luogo che trova quando si è stancato di correre, o che reputa sicuro. Se invece prova il forte desiderio di esplorare potrebbe aver seguito uno stimolo esterno che lo ha reso sordo al nostro richiamo, in questo caso è bene battere le aree verdi nei dintorni dell'ultimo avvistamento.

Non c'è quindi una risposta fissa che valga per ogni individuo. Per sapere dove cercare il cane quando scappa dobbiamo innanzitutto conoscere bene il nostro amico a quattro zampe, e in aggiunta ci sono anche degli strumenti, come i localizzatori Gps che possono rivelarsi utili in queste situazioni.

Dove vanno i cani quando scappano?

Non si può generalizzare e purtroppo non c'è una sola risposta quando ci chiediamo dove vanno i cani quando scappano, ma in base ad alcune caratteristiche è possibile fare delle ipotesi verosimili che possano aiutare le ricerche. Vediamo le più comuni:

  • Se il cane scappa per una paura improvvisa potrebbe correre a perdifiato fino a quando non gli reggono le zampe allontanandosi di molti chilometri dal luogo della fuga. Un caso limite che però può fare capire bene questo principio è quello del cane Sofia che spinta dalla paura dei fuochi d'artificio è fuggita dalla sua casa nell'isola d'Ischia fino a raggiungere da sola in traghetto il porto di Pozzuoli, Comune in provincia di Napoli sulla terraferma;
  • Se il cane prova disagio per una situazione alla quale non è abituato probabilmente scapperà per recarsi in un luogo che ritiene sicuro, come ad esempio sotto un'auto parcheggiata, oppure dietro a un cancello socchiuso. In questo caso non si allontanerà molto, ma solo in maniera sufficiente da seminare quella che ritiene una minaccia. Sembra incredibile ma potrebbe farlo anche un cane che abbiamo portato forzatamente al nostro aperitivo in centro città: l'eccesso di stimoli è una delle cose che spingono il cane a scappare;
  • Se il cane si allontana spinto dal desiderio di esplorare, magari mentre è in campagna dove non vige l'obbligo di guinzaglio, è bene cercarlo nei dintorni continuando a chiamarlo. Una volta cessato lo stimolo infatti potrebbe riportare la sua attenzione su di noi e tornare;
  • Soprattutto se il cane è un un maschio interno, non castrato, è bene ipotizzare che si sia allontanato per ricercare un partner, in questo caso è bene cercarlo nei luoghi dove si trovano altri cani, sia liberi che accompagnati dai loro pet mate, come ad esempio le aree di sgambamento.

Come trovare un cane smarrito

Per trovare un cane smarrito ci sono diverse cose che possiamo fare, partendo già da quando il cane scappa di casa:

  • Denunciare lo smarrimento del proprio cane è la prima cosa da fare ed è anche un obbligo di legge. Nel momento in cui ci si rende conto che il cane si è allontanato dall'abitazione senza fare ritorno quindi bisogna avvertire le Forze dell'Ordine;
  • Contattare il dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl competente per territorio, indicando i dati del cane e i propri recapiti, in modo che se dovesse essere accalappiato gli operatori sapranno già che c'è qualcuno che lo cerca;
  • Distribuire volantini con  foto chiare, il nome e i nomignoli ai quali il cane risponde, insieme al numero di telefono da contattare per le segnalazioni. I volantini vanno affissi nell'area in cui è scappato e anche in quelle limitrofe, dato che i cani possono percorrere anche diversi chilometri al giorno;
  • Segnalare l'episodio ai volontari e alle associazioni di protezione animale più attive della zona che di solito coordinano spontaneamente e gratuitamente le ricerche;
  • Lanciare l'allarme sui social network, e in particolare sui gruppi cittadini o di quartiere, tenendo presente che talvolta, anche senza malafede le segnalazioni potrebbero essere imprecise o non veritiere.

Come localizzare il proprio cane

Il microchip, oltre a essere obbligatorio per legge, può essere utile per ritrovare il cane quando scappa e viene accalappiato. Il primo passo infatti è sempre quello di contattare il dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl competente per territorio e dare i dati del cane indicando la razza del cane, il numero di microchip, e giorno, ora e luogo di smarrimento. In questo modo, se i servizi veterinari dovessero imbattersi nel cane, sapranno già che c'è qualcuno che lo cerca e attraverso il numero identificativo riusciranno a identificarlo e a risalire al pet mate.

Tuttavia il microchip, anche se utile, non è uno strumento che serve a localizzare il cane, non fornisce infatti la posizione. Si può avere questo dato solo con strumenti appositi come un localizzatore Gps per cani che permette di individuare la posizione dell'animale anche se si trova a grande distanza. Ne esistono di diversi tipi che si differenziano per modalità di utilizzo, prezzo, dimensione e precisione nel segnalare il luogo in cui si trova.

Ci sono poi i cani specializzati nella ricerca di altri cani scomparsi. Attraverso una rete capillare di referenti diffusi su tutto il Nord Italia, i volontari di Progetto Nash si occupano di ritrovare i cani scomparsi e lo fanno usando altri cani appositamente addestrati, una metodologia ancora poco sfruttata in Italia ma in questi anni ha dato i primi risultati.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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