video suggerito
video suggerito
10 Marzo 2023
13:39

Dorothea Friz racconta il progetto Spay Italia: «In un anno sterilizzati 820 animali»

In un anno sono stati sterilizzati oltre 820 cani e gatti della provincia di Napoli attraverso il progetto "Spay Italia" della Fondazione Mondo Animale di Dorothea Friz. Nonostante i successi sul territorio la sua clinica resta ancora chiusa.

26 condivisioni
Dorothea Friz
Dorothea Friz

In un anno sono stati sterilizzati oltre 820 cani e gatti della provincia di Napoli attraverso il progetto "Spay Italia" della Fondazione Mondo Animale di Dorothea Friz. "Spay Italia" è nato a gennaio 2022 con l'intento di sterilizzare il maggior numero di animali possibile, compresi quelli che vivono in famiglia.

Dei quasi 17 mila cani vaganti censiti dalla Regione Campania molti vivono liberi ma non tutti, come racconta la stessa Friz spiegando la genesi del progetto: «Ci siamo resi conto che c'era un problema molto importante con i cani lasciati liberi di vagare che però non erano affatto randagi ma animali che vivevano all'interno di una famiglia umana. Lo stesso vale per i gatti. Per questo abbiamo scelto di dare vita a un progetto che aiutasse le famiglie a capire cos'è la sterilizzazione e se è indicata per lo stile di vita del loro animale».

Dorothea Friz è nata 70 anni fa a Monaco, in Germania, ma vive da oltre 40 anni in Italia. È considerata una istituzione del mondo animalista campano. E' a lei infatti che si deve la diffusione della cultura della sterilizzazione in Campania. Una missione che ha occupato gran parte della sua vita e che Kodami ha raccontato in una intensa video-intervista raccolta nel luogo che ama di più: la sua clinica veterinaria di Castel Volturno, nel Casertano.

Video thumbnail

Oggi la clinica è chiusa perché, come ammette lei stessa, ormai si sente troppo stanca, e vorrebbe «passare il testimone a nuovi giovani medici veterinari». Il suo impegno però continua grazie al network di volontari e professionisti che è riuscita a creare nel corso dei decenni.

Il progetto "Spay Italia" per il momento è attivo solo nel Napoletano ma, come lascia presagire il nome, ha aspirazioni nazionali: «Attraverso la rete di veterinari della provincia di Napoli – spiega – abbiamo raggiunto un risultato importante superando di molto le 700 sterilizzazioni che ci eravamo prefissati, ora però vorrei che crescesse ulteriormente coinvolgendo anche altre province».

Con "Spay Italia" la Fondazione di Friz contribuisce al pagamento dell’onorario del veterinario con la somma di 100 euro per ogni cane sterilizzato, e di 50 per ogni gatto. Attraverso questo meccanismo le persone sono incentivate a sterilizzare i propri animali dal loro veterinario di fiducia che deve aver aderito al progetto e senza più il timore del prezzo che, soprattutto in presenza di più animali, spesso può apparire proibitivo.

«Contestualmente vengono anche registrati – aggiunge – e microchippati che al contrario della sterilizzazione sì che rappresenta un obbligo di legge per chi ha cani. Tuttavia capita spesso che molte persone ancora non lo sappiano o che non provvedano a farlo. Per questo interveniamo noi con un'azione di diffusione della conoscenza. I randagi non piovono dal cielo: quando c'è un animale abbandonato c'è una persona che non lo ha registrato».

I meccanismi alla base del fenomeno del randagismo Friz li ha appresi quando, da giovane veterinaria, è atterrata in Italia: «Nel 1982 ho trovato una situazione a me prima sconosciuta. Non esistevano i randagi in Germania, a Napoli invece c'erano animali vaganti ovunque e in qualsiasi stato di salute. A ciò si aggiunge che a migliaia venivano soppressi dall'Asl, come prevedeva allora la legge. Vedere questa realtà ha cambiato la mia vita».

Adesso, però, la clinica veterinaria fondata da Friz a Castel Volturno è chiusa, e lo sarà definitivamente se non troverà altri giovani che vogliano continuare il suo lavoro: «Non devono essere necessariamente campani, possono venire da tutta Italia. Anche io all'inizio ero spaesata, ma è una comunità che dà tanto e le persone sono molto interessate: ancora bussano ai cancelli, vogliono sapere quando riapriremo perché in tanti anni siamo diventati un punto di riferimento».

Nella clinica i veterinari potranno esercitare attività privata, basta che affianchino al lavoro anche l'opera di volontariato già avviata. Inoltre, le associazioni guidate da Friz sono disposte a dare contributi per «interventi mirati al controllo delle nascite e anche per sopperire ad emergenze specifiche».

L'appello veicolato ancora una volta attraverso Kodami è quello di «non lasciare morire il mio lavoro di una vita, e continuare l'azione di tutela per il benessere degli animali».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views