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22 Marzo 2023
17:11

Dopo Osimhen, il pescatore salva un’altra tartaruga: si chiama Aurora e tornerà presto in mare

Il pescatore che aveva salvato la tartaruga marina da record chiamata Osimhen, ha recuperato un altro esemplare, questa volta femmina. E' stata chiamata Aurora e ora si trova al Turtle Point di Portici. Presto tornerà in mare per affrontare la stagione riproduttiva.

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Ancora una volta è stato provvidenziale l'intervento di chi il mare lo vive ogni giorno: il pescatore Antonio De Mai. Dopo aver recuperato l'esemplare maschio da record chiamato Osimhen, è stato infatti ancora lui a salvare un'altra tartaruga marina rimasta intrappolata nelle reti da pesca nelle acque del golfo di Napoli. E grazie al suo provvidenziale intervento, la femmina di Caretta caretta, che è stata ribattezzata Aurora, è arrivata così al Turtle Point di Portici, il centro di ricerca e recupero tartarughe marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, dove riceverà tutte le cure necessarie per poter tornare presto in mare.

«Proprio come Osimhen, anche Aurora presenta sintomi da stress legati alla cattura – spiega a Kodami Andrea Affuso, coordinatore del Turtle Point della SZN – ma considerando che si tratta di una femmina e che sarà presto pronta per accoppiarsi, dobbiamo rimetterla in sesto velocemente, così potrà affrontare la stagione riproduttiva e deporre le sue uova in spiaggia». Fortunatamente però, la disavventura che avrebbe potuto causarne l'annegamento, la morte per traumi o per embolia, si è conclusa invece nel migliore di modi.

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Aurora sarà curato e ospitate nella vasche del Turtle Point ma tornerà presto in mare

Fondamentale è stata ancora una volta la preziosa collaborazione tra esperti e pescatori, che segnalano e recuperano sempre più spesso le tartarughe catturate involontariamente nelle reti invece che ributtarle in mare, col rischio che possano morire per i traumi e le ferite. Il merito di questi recuperi, però, va anche alla sinergia e alle attività di sensibilizzazione dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella tra la costiera sorrentina e quella amalfitana, che da tempo ormai porta avanti numerosi progetti per ridurre il cosiddetto bycatch (le catture accidentali) nelle sue acque assieme a chi vive e lavora in mare ogni giorno.

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Il Turtle Point della Stazione Zoologica di Napoli

Le catture accidentali, infatti, rappresentano purtroppo una delle principali minacce per la sopravvivenza non solo delle Caretta caretta, ma che di delfini, altri cetacei e uccelli marini. Fortunatamente, però, la sensibilità verso questa minaccia sta aumentando sempre più in tutto il mondo, così come il numero degli animali che vengono recuperati e salvati. Globalmente considerata Vulnerabile dalla IUCN, la tartaruga marina, anno dopo anno, sta lentamente aumentando il suo raggio d'azione, complice anche l'aumento delle temperature globali e la crescente attenzione verso questi animali, un tempo gravemente minacciati.

La popolazione italiana – e più in più in generale quella mediterranea – sta quindi crescendo e se tutto andrà bene Aurora raggiungerà presto il mare e – perché no – magari incontrerà anche il gigantesco Osimhen, chiamato così in onore dell'attaccante del Napoli capolista in Serie A, liberato con successo appena qualche giorno fa. In ogni caso si spera che entrambi riusciranno a dare il loro contributo all'imminente stagione riproduttiva. E se questi due rettili marini hanno avuto uan seconda possibilità, il merito è in buona parte di Antonio De Mai, il pescatore diventato ormai amico delle tartarughe.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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