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26 Settembre 2022
11:51

Dopo le elezioni politiche con la vittoria del centrodestra il futuro degli animali non è uguale per tutti

Si delinea il governo di destra guidato da Giorgia Meloni, una prospettiva che rende fragile la posizione degli animali selvatici: dai grandi carnivori ai suidi.

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La giungla della politica italiana questa mattina si è svegliata blu. La coalizione di centrodestra con il 44% dei voti ha guadagnato la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Gli stati d’animo tra i partiti però sono molto diversi all’interno del cartello della destra: esulta Fratelli d’Italia, che con Giorgia Meloni si impone come primo partito, mentre la Lega è andata incontro a un sonoro crack che imporrà a Matteo Salvini un passo indietro e forse un cambio di leadership. Nel centrosinistra si è invece già virtualmente aperto il congresso dopo il sonoro flop: il Partito Democratico guidato da Enrico Letta con il 18% delle preferenze ha registrato il risultato peggiore della sua storia.

Male anche per altre componenti della coalizione: Luigi Di Maio, leader dell’ape-chimera di Impegno Civico non è stato eletto nel collegio di Napoli-Fuorigrotta, dove gli elettori gli hanno preferito l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

L’ideatore del Fondo nazionale per la fauna selvatica Costa torna quindi nell’emiciclo con un Movimento 5 Stelle ammaccato ma vittorioso, soprattutto al Sud. Il partito di Giuseppe Conte, pur avendo ridotto sensibilmente i propri consensi rispetto alla precedente tornata elettorale, tallona il Pd a soli 4 punti percentuali di distanza, imponendosi come componente fondamentale dell’opposizione al governo di destra. Il primo governo della storia italiana che probabilmente sarà guidato da una donna.

L’Agenda Draghi non ha favorito i suoi sostenitori e da oggi nel dibattito si imporrà necessariamente l’Agenda Meloni. Ma dove sono gli animali nella lista delle priorità della futura premier?

Kodami aveva analizzato il programma di Fratelli d’Italia studiando la ricorrenza e il peso dei termini “animali” e biodiversità”. Dall’analisi è emerso come gli animali non siano tutti uguali nel programma di Fratelli d’Italia, e in pericolo risulta la fauna selvatica, i suidi e i grandi carnivori.

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Nel programma di Meloni, infatti, “animali” e “biodiversità” ci sono, ma FdI cristallizza la distinzione esistente tra i domestici, da tutelare, e i selvatici, “da gestire”.

Non tutto è perduto, però. Nel corso del ciclo di interviste pre-elezioni realizzate dalla direttrice di Kodami, Diana Letizia, il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto ha sottolineato come pur essendoci opinioni di segno opposto su temi come caccia e gestione dei selvatici, si farà portavoce di un’idea unitaria di tutela degli animali.

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Un compito difficile però, dato che tutta la coalizione di centrodestra si distingue per il marcato antropocentrismo dei suoi programmi. Anche la Lega di Matteo Salvini infatti pur avendo fatto tante proposte per gli animali non le ha estese a tutti.

La prospettiva degli animali nella legislatura della destra è che gli altri esseri senzienti vanno tutelati nella misura in cui sono funzionali alla vita affettiva dell'uomo.

Un orizzonte dichiarato anche nell'intervista al già presidente leghista dell'intergruppo per la biodiversità, Filippo Maturi. Il quale ha sottolineato come il partito tutelerà prima di tutto il benessere dei domestici: cani e gatti e solo in seconda battuta aprirà al problema di ungulati e grandi carnivori.

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Anche Forza Italia per le elezioni politiche 2022 nel suo programma ha continuato con il distinguo tra la tutela degli animali d’affezione e gestione della fauna selvatica. L'onorevole Rita Dalla Chiesa, trionfatrice ieri notte nel suo collegio pugliese, ha sottolineato a Kodami una particolare sensibilità, anche personale, verso i domestici e pur riconoscendo la necessità di tutelare tutti gli esseri viventi, la prospettiva di inserire questo punto nell'accordo programmatico del governo appare molto lontana.

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In un simile contesto, appare difficile che possano invece essere portate avanti le chiaramente espresse sensibilità antispeciste di Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle.

Il presidente del M5s Giuseppe Conte si è fatto portavoce di queste istanze proprio su Kodami, unico tra i leader a non aver subappaltato il tema animali ai suoi colleghi di partito ma che ha voluto parlarne di persona con la nostra direttrice.

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La co-portavoce di Europa Verde Eleonora Evi ha anche lei chiaramente espresso nelle video intervista a seguire la necessità di riformare la relazione tra uomini e animali.

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Non pervenuto invece il Pd che si schianta contro il muro di consenso della destra meloniana. In una tesissima conferenza stampa post risultato elettorale, il segretario Enrico Letta ha preso atto del fallimento del partito, facendo anche il nome e cognome di Giuseppe Conte come artefice della consegna del Paese nelle mani di Meloni dopo ave provocato la caduta del Governo Draghi.

Il Pd, il partito forse meno a sinistra di tutta la variegata coalizione, ha giocato la propria campagna elettorale sull'opposizione alla destra. Una scelta che non ha premiato neanche nell'Italia tradizionalmente "rossa" come la Toscana, dove il Pd ha perso non poche posizioni in favore di Fratelli d'Italia.

La strategia poco felice di Letta di lasciare fuori dal dibattito i temi, non ha pagato, e a farne le spese sono stati gli animali e anche i candidati animalisti come Patrizia Prestipino che non è riuscita a spuntarla nella corsa al difficile collegio di Pomezia, sorte analoga per la collega Monica Cirinnà, anche lei fuori dal Parlamento.

Un bel problema per i diritti degli animali dato che la ormai ex deputata Prestipino, intervistata da Kodami, aveva giustificato l'assenza degli animali nel programma del Pd con la completa fiducia del partito nei confronti del suo lavoro e delle sue scelte.

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Alla luce dei tanti dossier ancora aperti in relazione agli abbattimenti dei suidi a rischio peste suina africana e delle aperture fatte alla caccia nelle regioni guidate dalla destra, come la Lombardia, vedremo dunque cosa questa nuova legislatura di destra davvero farà in tema di tutela e benessere di tutti gli esseri viventi. Si spera nessuno escluso.

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