Sembra che finalmente l’ibis eremita (Geronticus eremita), dopo aver ripreso a nidificare in Svizzera, sia tornato anche in Italia. Ad annunciare il successo riproduttivo di due coppie di uccelli sul nostro territorio è stata la pagina social italiana del progetto LIFE Ibis Eremita.
«Alcuni di voi sapranno già dalle nostre newsletter che quest'anno abbiamo avuto 2 covate di successo in Italia! Già negli anni passati, alcuni dei nostri ibis eremita avevano già tentato di riprodursi in Italia, ma finora in nessun caso avevamo registrato prole. Quest'anno, invece, è andata bene e due coppie (in Friuli e in Toscana) hanno avuto dei piccoli», scrivono nel post pubblicato su Facebook.
Il primo piccolo si chiama Baronett ed è figlio di due esemplari noti come Baron e Baroness, che hanno costruito il loro nido a Fagagna, in provincia di Udine. Ora è ancora in fase di svezzamento con i genitori ma ha lasciato il nido senza problemi già a fine giugno.
Un altro giovane ibis si trova invece nei pressi di Orbetello, nel sud della Toscana: i suoi genitori, Zeudi e Quasimodo, hanno costruito un nido a Monte Argentario ma dei due piccoli nati inizialmente, solo uno è sopravvissuto fino all’involo. Il piccolo ibis Sole ha lasciato il nido lo scorso fine settimana e presto seguirà i genitori nei prati per imparare a procacciarsi il cibo sa solo.
Questi splendidi uccelli, però, non sono al sicuro da bracconieri e malintenzionati, né tantomeno da curiosi senza cattive intenzioni che potrebbero, inavvertitamente, disturbare la riproduzione degli uccelli: «Abbiamo deliberatamente taciuto le informazioni sul comportamento riproduttivo degli ibis eremita in Italia per consentire alle coppie di riprodursi indisturbate e per proteggere i proprietari delle strutture sulle quali avevamo costruito il nido da una folla indesiderata di appassionati e curiosi. Ce ne scusiamo, ma comprenderete le nostre buone intenzioni», conclude il post.
L’ibis eremita è un uccello migratore originario dell’Europa centrale, scomparso nel XVII secolo a causa di una caccia indiscriminata da parte dell'essere umano. Con il primo progetto LIFE dal 2014 al 2019 era stata reinsediata una popolazione migratoria di ibis eremita nelle Alpi. Nel 2019, 142 uccelli vivevano in tre colonie riproduttive a nord delle Alpi, tutte con un’area di svernamento comune in Toscana.
Grazie agli sforzi di protezione, le perdite dovute alla caccia illegale di uccelli in Italia sono state notevolmente ridotte e gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti; ciononostante dei modelli hanno dimostrato che una popolazione di queste dimensioni non è ancora autosufficiente. Per questo motivo è stato approvato un secondo progetto LIFE: LIFE20 Ibis Eremita partito nel 2022 e che durerà fino al 2028, dove il 60% del budget viene da fondi UE e il restante 40% da partner e co-finanziatori.
Il progetto è implementato da dieci partner di quattro Paesi, sotto la direzione dello Zoo di Schönbrunn a Vienna e con la partecipazione del Waldrappteam Förderverein, che ha promosso il progetto in passato. Vi parteciperanno Austria, Germania, Italia e Svizzera con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la popolazione fino a renderla completamente autosufficiente.