Li’i, il delfino che ha trascorso interi decenni a fianco dell’orca Lolita morta ad agosto al Miami Seaquarium, è stato trasferito al SeaWorld di San Antonio in Texas. Dopo la morte di Lolita, costretta a vivere per un cinquantennio lontana dai suoi simili, il delfinario americano era stato subissato da richieste perché accordasse al delfino, rimasto ormai solo, una vecchiaia in compagnia di altri esemplari della stessa specie. Per Li’i, quindi, quarantenne ma ancora in buone condizioni di salute, il futuro ha preso la forma di un nuovo delfinario, di una nuova vasca, di un nuovo pubblico davanti al quale esibirsi. Non più in solitudine, come a Miami, ma in compagnia.
Tutto questo accade nella stessa settimana in cui la Nazione Lummi, che rappresenta gli abitanti originari della costa più settentrionale di Washington dove Lolita è stata catturata, ha dato il benvenuto a casa alle ceneri di Sk'aliCh'elh-tenaut, nome originale dell'orca in lingua Lummi, con una serie di «cerimonie tradizionali per onorare la sua vita e leadership» dopo aveva a lungo sostenuto il ritorno di Lolita a Puget Sound, dove era stata catturata, perché trascorresse in libertà almeno gli ultimi anni della sua vita.
La notizia del suo trasferimento è stata annunciata, via social, dal delfinario dove ha vissuto in cattività fino ad oggi: «Dopo 35 anni sotto la cura del Miami Seaquarium, Li'i, il nostro ultimo delfino dal fianco bianco del Pacifico, che ha trascorso gli ultimi anni con la nostra amata Lolita, è stato trasferito con successo al SeaWorld di San Antonio, in Texas, in un habitat con altri suoi delfini della stessa specie – hanno scritto. – Dopo la partenza di Lolita, i nostri esperti hanno suggerito il suo trasferimento in un habitat con altri coetanei della sua specie e i nostri sforzi per cercare il suo benessere lo hanno portato al SeaWorld di San Antonio». Segue ovviamente la nota di tristezza per la separazione e la consueta dichiarazione di attenzione per il suo benessere.
Ma malgrado le dichiarate buone intenzioni, la notizia del trasferimento di Li’i non ha suscitato il plauso che, forse, il delfinario si aspettava. Il mondo delle associazioni e degli animalisti non ha visto, infatti, come una vittoria il semplice spostamento all’interno di un’altra struttura destinata a spettacoli che vedono gli animali protagonisti. Il SeaWorld di San Antonio, una delle strutture della SeaWorld Parks & Entertainment interamente controllata dalla SeaWorld Entertainment, Inc quotata in borsa, ha tutte le caratteristiche del circo acquatico: oltre ad una serie di intrattenimenti da luna park, la struttura propone (con biglietti giornalieri che partono dagli 89 dollari) spettacoli di intrattenimento e interazione con delfini, squali, alligatori, tartarughe e pinguini.
In particolare, la proposta esperienziale che coinvolge delfini, balene beluga, leoni marini e razze, propone agli ospiti la possibilità di interagire in acqua con i delfini, con balene beluga e con leoni marini e l'incontro ravvicinato con le razze. «Indossa una muta e preparati a entrare in acqua con una varietà di animali SeaWorld – recita la pubblicità. – Tocca, dai da mangiare, gioca e divertiti in modo indimenticabile con i delfini tursiopi, le balene beluga, i leoni marini della California e le razze».
Tra le proteste per il trasferimento di Li’i, non sono tardate ad arrivare quelle di Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) che da subito si era invece espressa per individuare un vero santuario marino disposto ad accogliere il delfino. «Violando la sua promessa di mandare Li'i in un santuario sul mare e condannandolo a trascorrere il resto della sua vita in un'altra vasca di cemento, il Miami Seaquarium ha deluso questo delfino sofferente, proprio come ha deluso Lolita. Li'i merita la possibilità di tornare nella sua casa nell'oceano, per esplorare, immergersi e finalmente provare un senso di libertà dopo quasi 35 anni trascorsi in una vasca di cemento piena di cloro» ha dichiarato in una nota il vicepresidente esecutivo della PETA, Tracy Reiman.
Malgrado la delusione PETA ha esortato comunque il Seaquarium a invertire la rotta e trovare un luogo adatto a Li’i, mandandolo a vivere i suoi ultimi anni di vita in un santuario. Anche World Animal Protection Usa, ha sottolineato che «Li'i si sta spostando da una situazione terribile all'altra e continuerà a soffrire in una vasca di cemento per intrattenimento umano in un parco a tema rumoroso e affollato. A tutti i delfini in cattività Li'i compreso – ha concluso l’associazione – dovrebbe essere data la possibilità di essere ritirati in un santuario di mare per vivere il resto della loro vita in pace».