L’incidente capitato a una donna in piazza di Spagna, a Roma, riaccende il dibattito sulle botticelle, le tradizionali carrozze trainate da cavalli, e sullo sfruttamento di questi animali per portare in giro i turisti sulle strade della Capitale. La donna è stata infatti morsa al braccio dal cavallo assicurato a una delle numerose botticelle che lo scorso venerdì sostavano nella caotica piazza di Spagna in attesa di clienti: stava camminando per strada quando, complice anche la calca, è passata vicino a una delle carrozze e si è sentita mordere.
La donna è rimasta ferita non gravemente, e ha avvisato dell’accaduto la Polizia Locale, che ha messo a verbale l’episodio e ha fatto una multa al vetturino, visto che il cavallo non indossava la museruola. Il problema però, come già ampiamente dibattuto anche sulle pagine di Kodami, è a monte: i cavalli delle botticelle e delle carrozze, che sono purtroppo ancora presenti in molte città italiane, sono sottoposti a enorme stress fisico e psicologico, costretti a restare lunghe ore, fermi o in movimento, in ambienti urbani, tra il traffico e la calca, sotto il sole cocente o la pioggia.
A Roma il tema è particolarmente sentito e dibattuto, e sono molte le amministrazioni che hanno cercato quantomeno di regolamentare la circolazione delle botticelle, soprattutto nelle stagioni torride, che si stanno ormai allungando sempre di più, e ripetuti episodi di cavalli stramazzati al suolo per il calore, nei casi peggiori morti. I vetturini hanno però sempre opposto resistenza a gran parte delle modifiche, e la Capitale è diventata il simbolo di una battaglia che si protrae da tempo, di fatto sulla pelle degli animali. Il problema diventa di enorme attualità in estate, ovviamente, alla luce delle temperature record che si registrano a Roma e del massiccio afflusso di turisti, che proprio alla luce del caldo torrido spesso decidono di girare la città a bordo delle botticelle. Incuranti, anche loro, dell’enorme stress e della sofferenza provocati agli animali.
Lo scorso giugno, il sindaco Roberto Gualtieri ha adottato un’ordinanza che ne impediva la circolazione nelle ore più calde, ma l’auspicio è che venga istituito un divieto a livello nazionale. Sul tema è intervenuta anche l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), da tempo impegnata nella battaglia per l’abolizione delle botticelle e di tutti i veicoli a trazione animale, che ha puntato il dito sull’episodio di piazza di Spagna sottolineando come «questo episodio sia riconducibile allo stress che i cavalli delle botticelle subiscono ogni giorno nel loro lavoro sulle caotiche strade del centro storico di Roma, sotto il sole o sotto la pioggia, rischiando continuamente infortuni. Non sono pochi purtroppo gli incidenti che hanno causato la morte o lesioni ai cavalli delle carrozze ed è per questo che ne chiediamo il divieto di circolazione. Anche il trattamento quotidiano di questi animali ci preoccupa, poiché è difficile verificare se i cavalli siano sovraccaricati di lavoro e se abbiano riposo e cure adeguate».
«L’Oipa – conclude l’amministrazione – evidenziando come in tali casi il vetturino possa essere ritenuto responsabile a livello civile e penale per le lesioni riportate dalla donna, invita il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a dare seguito alla volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che non vuole più vedere poveri cavalli costretti a trainare carrozze in strada, a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo e con qualsiasi temperatura».