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3 Maggio 2022
18:01

Donna aggredita da 8 cinghiali, salvata dal suo cane

La denuncia di una donna di 44 anni residente in zona Balduina, quadrante nord della Capitale. I cinghiali, 4 adulti e 4 cuccioli, sarebbero sbucati da dietro un cassonetto.

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cinghiali

Salva anche grazie al cane, che è intervenuto facendole da scudo e dandole il tempo di allontanarsi. È il racconto di una 44enne romana che domenica sera è entrata in contatto con un branco di cinghiali composto da quattro adulti e quattro cuccioli sbucati da dietro un cassonetto in zona Balduina, quadrante nord di Roma. Uno, stando a quanto riferito dalla donna ai carabinieri, avrebbe tentato di caricarla.

La 44enne ha raccontato che domenica sera intorno alle 23 era uscita per portare a passeggio il cane e gettare la spazzatura. Arrivata in via Anneo Lucano si è avvicinata ai cassonetti ed è da lì che sono spuntati i cinghiali. Che sono una presenza fissa in diverse zone della Capitale, in particolare quella nord, attirati proprio dai bidoni spesso ricolmi di sacchetti in cui cercano – e trovano – cibo. La dona ha proseguito riferendo che il cane avrebbe iniziato ad abbaiare, e che uno dei cinghiali avrebbe provato a caricarla facendola arretrare e cadere a terra. A quel punto il cane le si sarebbe parato davanti bloccando momentaneamente il cinghiale e consentendole di rialzarsi e trovare rifugio nell’androne di un palazzo. Molto spaventati e agitati, ma illesi, hanno fatto ritorno a casa e la donna è poi andata al pronto soccorso per farsi visitare e poi ai carabinieri per denunciare l’episodio. I militari hanno fatto un sopralluogo ssl posto, ma dei cinghiali non c’era ormai più traccia.

I cinghiali, i nuovi "abitanti" di Roma

Quando accaduto non stupisce per una serie di motivi. Il primo è che la presenza dei cinghiali a Roma, come già ampiamente riportato da Kodami, è ormai assodata ed è diventata una questione politica oltre che sociale: alle amministrazioni comunali, in passato a quella di Virginia Raggi e oggi all’attuale di Roberto Gualtieri, viene contestata una malagestione del fenomeno e la mancata adozione di provvedimenti in grado di tenere gli ungulati che popolano le ampie aree verdi intorno alla capitale a distanza dal centro abitato.

Il secondo motivo è che i cinghiali, ormai abituati a scorrazzare per la città e a trovare cibo vicino ai cassonetti, spesso si muovono in piccoli gruppi, soprattutto in presenza di cuccioli, e proprio la presenza di cuccioli e quella del cane hanno con tutta probabilità reso gli adulti più inclini a caricare e a diventare aggressivi. La presenza umana, inoltre, è ormai diventata abituale e non sembra intimidirli, tanto da spingerli in alcuni casi a puntare ai sacchetti della spesa in cui annusano la presenza di cibo.

Gli episodi di questo genere, come detto, sono all’ordine del giorno, soprattutto nella zona residenziale della Camilluccia, dove i residenti sono ormai abituati a vedere uno o più cinghiali a spasso tra le auto. Il 4 aprile scorso un branco aveva inseguito una donna e aveva ferito il suo Pinscher sempre nella stessa area, e recentemente si è parlato molto del cinghiale avvistato a Monteverde, quartiere in cui abita tra l’altro il sindaco Gualtieri e dove è sempre stato raro vedere ungulati. Il che lascia pensare che gli animali si stiano avventurando fuori dai confini sconosciuti, e rende più urgente l’attuazione del piano di contenimento che qualche settimana fa aveva annunciato l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi.

Il piano di contenimento del Campidoglio

Il piano è un progetto sperimentale che coinvolge il municipio XIV  e il municipio XV, e prevede la mappatura dei varchi che i cinghiali sfruttano per accedere alle aree abitate (che si è appena conclusa nel municipio XIV) e poi l’installazione di recinzioni: «È iniziato il posizionamento di speciali reti keller, installate anche in profondità nel terreno per bloccare gli scavi degli animali lo scorso 13 aprile in via Gattorno (XIV Municipio), e anche l’Ente RomaNatura ha individuato alcuni punti d’accesso sui quali iniziare i lavori», ha fatto sapere Alfonsi lunedì.

L’obiettivo è prevedere, e cioè evitare che i cinghiali si spingano in città e sia necessario procedere alla cattura tramite telenarcosi, che quasi sempre si conclude con l’abbattimento dell’animale catturato, trasferito al macello. All’installazione dei varchi si aggiungerà poi una campagna informativa e di sensibilizzazione per ricordare ai cittadini i comportamenti da adottare in caso di incontri ravvicinati – non fare movimenti bruschi, tenere i cani al guinzaglio e non tentare di avvicinare i cinghiali, soprattutto se in presenza di cucciolo – e per prevenirli. Principio fondamentale, in quest'ultimo caso, il divieto di dare cibo a questi animali, comportamento tra l’altro sanzionato per legge.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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