Il Dogo Argentino è un elegante e bianco molosso frutto di ben 10 razze diverse.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani0
- Rapporto con altri cani0
- Rapporto con altri animali in casa0
attività
- Attività fisica3
- Giocosità2
- Ricerca3
- Riporto0
- Guardia3
adattabilità
- Vita in città1
- Adatto come primo cane0
- Adattabilità ai viaggi1
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde2
cure e salute
- Cura del pelo1
- Predisposizione alle malattie2
- Attenzione all'alimentazione2
motivazioni
- Epimeletica1
- Affiliativa3
- Comunicativa0
- Et epimeletica1
- Somestesica2
- Sociale0
- Protettiva3
- Territoriale3
- Possessiva3
- Competitiva3
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica1
- Esplorativa2
- Di ricerca3
- Cinestesica3
- Collaborativa3
Dentro di lui ci sono il coraggio e la forza dei mastini, la velocità del levriero e l'energia vivace dei segugi, mostrandosi un cane pieno di vita e molto legato al suo umano. È un cane impegnativo, sotto molti punti di vista, per cui è necessario conoscere a fondo i suoi bisogni e soprattutto le sue motivazioni.
Se decidete di vivere con lui dovrete essere disposti a mettere in gioco la vostra volontà, la vostra risolutezza e tutto il vostro amore.
Origine: Argentina
Standard: N° 292 / 10.11.2011. Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoidi, Cani da Montagna e Bovari Svizzeri. Sez 2.1 Molossoidi, tipo Dogo
Aspetto: Il Dogo Argentino è un molosso di taglia grande, proporzionato, con corpo agile e muscoloso. La testa è squadrata con muso e mandibole forti, gli occhi sono piccoli, a mandorla e distanziati tra loro, le orecchie di medie dimensioni portate pendenti. Gli arti sono forti e slanciati in perfetto appiombo, la coda è grossa e lunga, larga alla base. Il pelo è corto e liscio e deve essere totalmente bianco. Le dimensioni sono: altezza dei maschi da 60 a 68 cm., delle femmine: da 60 a 65 cm., il peso varia dai 40 ai 45 kg per entrambi i generi.
Motivazioni: Predatoria, cinestesica, perlustrativa, possessiva, protettiva, competitiva, territoriale, affiliativa, collaborativa.
Amante di: Fare movimento, passare tempo con gli umani di riferimento, fare la guardia, rincorrere oggetti e animali.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Dogo Argentino è un cane robusto e generalmente in buona salute ma può essere soggetto ad alcune patologie genetiche. Prima fra tutte la sordità congenita, molto frequente nei cani bianchi, che porta un grande handicap al cane e non è reversibile. Poi può soffrire di displasia dell'anca e del gomito, condizioni che possono essere trattate con terapia farmacologica, fisioterapia o intervento chirurgico.
Il Dogo ha inoltre una pelle chiara e molto delicata che può sviluppare dermatiti e rogna demodettica, inoltre non deve essere esposto al sole a lungo per evitare scottature e problemi più seri, come neoplasie dermiche. È una razza che necessita di molto movimento e di un'adeguata alimentazione.
Origine e storia
Il Dogo Argentino è un potentissimo molossoide che non vanta origini molto antiche, la sua selezione, infatti, risale al secolo scorso in seguito all'incrocio di ben 10 razze diverse! L'Argentina è un paese grande, rinomato per le sconfinate “pampas” e i feroci predatori che le abitano, ed è proprio qui che il Dogo vide la sua nascita, nello specifico nella provincia di Cordoba.
Il Dr. Antonio Nores Martinez, medico di un'antica famiglia locale, cercava un cane forte, coraggioso e possente da impiegare nella caccia al puma, temibile predatore che attaccava le numerose mandrie. Iniziò con il “Viejo Perro de Pelea Cordobés”, potente mastino nato dall'incrocio tra Bull terrier, Mastiff e Bulldog, allora utilizzato principalmente per i combattimenti che andavano molto di moda fra tutte le classi sociali argentine, selezionando solamente esemplari bianchi e senza prognatismo (conformazione del morso tipico del Bulldog con mandibola più lunga della mascella), dando vita ad una prima famiglia di cani che chiamò “famiglia araucana”.
Questo cane però non rispondeva appieno alle necessità di Martinez, il quale, per perfezionarne le caratteristiche, inserì Alano arlecchino e Irish Wolfhound per aumentare velocità e agilità, il Boxer per le sue doti vivaci e collaborative, il Dogue de Bordeaux per aumentare la possanza e la fermezza, il Cane da montagna dei Pirenei per renderlo più resistente al clima variabile e alle malattie. A quel punto era quasi perfetto, mancava solo un dettaglio perché questo cane diventasse un cacciatore adatto a fronteggiare il puma: l'olfatto, preso in prestito dal Pointer, il cane migliore al mondo per fiutare l'odore di una preda nell'aria.
Nacque così il Dogo Argentino, ideale per la caccia alle grosse prede che abitavano le sterminate pampas, grazie alla sua estrema resistenza nel percorrere lunghe distanze, il suo coraggio e la sua forza per sostenere un corpo a corpo con le sue vittime. La razza venne fissata nel 1928 e un primo standard pubblicato nel 1947; in Argentina il riconoscimento avvenne nel 1964, da parte della FCI nel 1973.
Date le sue caratteristiche fisiche e attitudinali ha fatto parte fino al 2009 della lista dei cani pericolosi, un elenco di razze canine per cui era obbligatorio il guinzaglio e raccomandato l'utilizzo o comunque il possesso della museruola; ricordiamo che non è provato scientificamente che ci siano razze aggressive ma semplicemente alcuni cani sono più protagonisti rispetto ad altri di episodi spiacevoli, questo ovviamente non dipende da loro ma dall'incompetenza e dalla scorretta gestione umana nell'incapacità di interpretare il suo linguaggio e sul come far fronte alla potenza fisica del Dogo. Per poter convivere con un Dogo, così come con altri molossi, occorre avere un'ottima conoscenza della razza e soprattutto del comportamento canino: sta alla nostra responsabilità fare il possibile per rendere il cane felice e protetto.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Il Dogo Argentino è un vero cocktail di razze, incrociate per renderlo un coraggioso e agile cacciatore, che gli donano un bel bouquet di motivazioni. Prima fra tutte, la predatoria: il Dogo è un vivace fascio di nervi e muscoli pronto a rincorrere e saltare addosso a tutto ciò che si muove: fate attenzione a palline rotolanti, gatti che gli attraversano impavidi la strada e ignari corridori e ciclisti. Per lui rappresentano una meravigliosa fonte di divertimento!
Se a questa aggiungiamo le motivazioni cinestesica e perlustrativa, potreste rischiare di seguire il vostro Dogo Argentino in capo al mondo mentre tenta di acciuffare qualche preda, trotterellando e annusando l'aria. Ma da buon molosso non vi lascerà soli: le sue motivazioni affiliativa e collaborativa sono altissime e grazie ad esse questa razza adora fare attività e stare a stretto contatto con i suoi umani di riferimento. Attenzione però: le sue motivazioni protettiva e territoriale rischiano di “isolarvi” dal mondo perché per un Dogo siete importantissime risorse da proteggere.
Le cose si complicano quando entrano in atto la possessiva e la competitiva, motivazioni su cui il Dogo basa i rapporti, misurando ogni aspetto della sua vita: umani, cani, risorse, amici, nemici, sconosciuti. Non pensate che casa vostra, o qualunque altro luogo che condividete con lui, possa essere un porto di mare: non è un cane sociale e non apprezza particolarmente la presenza di estranei, che siano persone o cani o soprattutto bambini!
Non esistono cani aggressivi ma alcune situazioni (il contendersi di un gioco, una corsa, urletti striduli o spazio non rispettato) possono dare vita ad autentiche tragedie, soprattutto perché spesso gli umani non capiscono e ignorano gli avvertimenti di un molosso, che si sa, non è un mago in espressività e va osservato attentamente per comprendere le sue intenzioni. Anche con i cani non è proprio un gentiluomo (o gentildonna): usa poco il movimento e i suoi suoni si limitano spesso a un profondo ringhio, per interagire con i suoi simili usa la competitività attraverso la contesa di oggetti o immaginari confini, mettendo alla prova il malcapitato che gli si para davanti. I cani più saggi spesso gettano la spugna e cercano compagni più inclusivi.
Non è difficile capire che per vivere con un Dogo Argentino bisogna essere risoluti e decisi ma non autoritari; inibire i comportamenti può rendere il cane frustrato che può chiudersi e intristirsi o diventare reattivo, d'altro canto lasciare a lui la gestione delle decisioni può avere un effetto pericoloso. La cosa migliore da fare è documentarsi bene sulle motivazioni di razza ed impegnarsi per costruire una relazione sana basata su fiducia e rispetto reciproco, in modo che questo “temibile cacciatore” sia sereno ed esprima a pieno le sue tante potenzialità.
Aspetto Fisico
Il Dogo Argentino è un molosso mesomorfo di taglia grande, con costituzione muscolosa e nel contempo agile. Il corpo è solido e proporzionato, con testa squadrata e muso allungato con mandibole forti; ha occhi piccoli e distanziati di colore scuro da nocciola a marrone, le orecchie sono di medie dimensioni, attaccate alte e portate pendenti (fino a qualche tempo fa era frequente vedere Dogo Argentini con le orecchie amputate, oggi questa pratica violenta fortunatamente è diventata illegale, diffidate da allevatori e veterinari accondiscendenti che vi propongono tale barbarie).
Gli arti sono forti, slanciati e in perfetto appiombo, la coda è lunga, più larga alla base. Il pelo è corto e liscio e deve essere di colore unicamente bianco, anche se può avere qualche piccola macchia nera intorno agli occhi. I maschi hanno un'altezza che varia dai 60 ai 38 cm., le femmine dai 60 ai 65 cm. Il peso è per entrambi i generi tra i 40 e i 45 kg.
Cura e salute
Il Dogo Argentino è un cane che gode in genere di buona salute ma, come tutti i cani di razza, può incorrere in patologie genetiche anche gravi. In particolare la sordità congenita, condizione che si presenta frequentemente nei cani bianchi per la presenza di geni recessivi che impediscono l'ossigenazione e l'irrorazione sanguigna di alcune parti dell'orecchio interno, causando il danneggiamento delle cellule che trasmettono gli impulsi neuronali di percezione dei suoni.
Questa razza è soggetta anche a displasia dell'anca, malformazione articolare che può causare zoppia, dolore e artrite e deve essere trattata con fisioterapia, farmaci o, nei casi più gravi, con intervento chirurgico. Il Dogo ha una pelle chiara e molto sensibile, non è raro che sviluppi dermatiti allergiche, fungine o batteriche, inoltre può presentare rogna dermolettica, malattia non infettiva causata da un acaro. È importante inoltre non lasciarlo troppo esposto al sole per evitare scottature o la comparsa di carcinomi della pelle.
Il Dogo Argentino necessita di fare molta attività fisica e di avere un'alimentazione equilibrata ed adeguata all'intensità del movimento. La raccomandazione è sempre quella di rivolgersi ad allevamenti seri e qualificati che possano garantirvi cani in salute e privi di patologie genetiche, oppure ancor meglio il canile o i rescue di razza: ci sono moltissimi Dogo Argentini incompresi abbandonati che aspettano qualcuno che li possa salvare dall'ingiusta condanna in gabbia.
Cosa fare con un Dogo Argentino
Con un Dogo Argentino la cosa migliore da fare è senza dubbio l'attività fisica: ha bisogno di muoversi per dare sfogo a tutta l'energia ereditata dai cani da caccia. Andate con lui a camminare, a correre, a fare escursioni nella natura, ha energia da vendere e dopo aver scorrazzato, da buon molosso, vi tornerà a camminare a fianco. State attenti se decidete di liberarlo: ricordate sempre le sue motivazioni di razza, potrebbe essere rischioso nel caso incontraste ignari passanti. Ci sono lunghe e robuste lunghine che potranno dare spazio al vostro cane mantenendo lui, voi e gli altri in sicurezza.
Con un Dogo potete anche divertirvi a fare qualche lancio di palline e oggetti (ma non è detto che ve li riporterà), oppure cimentarvi nella ricerca olfattiva, facendo magari delle “cacce al tesoro” che mettono alla prova il suo intelligentissimo naso. Insieme a lui avete anche la possibilità di passare il tempo abbracciati: il Dogo Argentino adora stare a stretto contatto con il proprio umano e lo renderete felici se condividerete il vostro divano con lui: ha un cuore d'oro.
Relazione e contesto ideale
Il suo contesto ideale è sicuramente una famiglia giovane, dinamica e con carattere. Non fa per voi se siete persone ansiose, impazienti o autoritarie. Il Dogo ha bisogno di umani che gli dedichino molto tempo, che abbiano voglia di fare movimento e soprattutto che si prendano la responsabilità della gestione della vita familiare e gli diano punti di riferimento sicuri, restando preferibilmente “figlio unico”.
Deve vivere in casa, non pensate di relegarlo in un giardino: soffrirebbe molto la solitudine e prenderebbe in mano la situazione non facendo più entrare o uscire nessuno, voi inclusi, dal suo piccolo e triste spazio. La convivenza con i bambini è possibile ma senza dubbio non facile; se è vero che i molossi sono cani molto affiliativi e si prendono cura della famiglia, piccoli umani urlanti che gli strappano i giochi dalla bocca potrebbero far scatenare un inferno, riportando danni anche gravi. Nel caso aveste bimbi dovrete costantemente fare attenzione alle interazioni con il cane.
Ovviamente non demonizziamo le razze cosiddette “pericolose”: non esistono cani feroci, ma situazioni e contesti sbagliati in cui spesso l'animale è incompreso e messo alle strette. Prendere un cane è una scelta e una responsabilità, conoscere i suoi bisogni è un dovere.
Una giornata con un Dogo Argentino
Suona la sveglia e aprite gli occhi, il vostro Dogo è lì accanto a voi che vi da il buongiorno scodinzolando gioioso, vi scorta in cucina in attesa di prepararsi e uscire. Dopo il caffè, gli infilate la robusta pettorina e scendete nel viale, alla conquista del quartiere. Lui cammina maestoso affianco a voi, è così bello ed elegante che moltissimi si fermano per poterlo accarezzare: voi sapete che il vostro Dogo non gradisce particolarmente questo tipo di attenzioni, per questo uscite presto ed evitate strade affollate. Giungete al parco quando ancora non c'è nessuno, avete così la possibilità di liberarlo un po' nella zona verde recintata. Lui inizia a perlustrare tranquillo, facendosi distrarre dai piccoli movimenti di foglie che cadono o dai podisti che corrono in lontananza.
Tornati a casa è tempo di andare a lavorare. Nonostante viviate in città, avete la fortuna di possedere un giardino e quando il vostro Dogo è a casa ha la possibilità di scegliere se stare all'aperto o poltrire sul divano. Naturalmente avete diviso lo spazio in modo che il cane abbia una parte protetta vicino a casa e non raggiunga il cancello: ha una fortissima guardia innata mista a protezione ed è pronto a tenere lontano (se necessario con maniere forti) chiunque osi superare il confine da lui stabilito.
Il Dogo non ama stare da solo per molto tempo, così voi e il vostro partner vi siete organizzati gli orari in modo che nel pomeriggio possiate stare a turno con lui. Al vostro rientro lui scoppia di gioia e vi saluta felice, tempo di pranzare e siete già in macchina per trascorrere il pomeriggio fuori città, avete trovato un sentiero isolato e poco battuto che vi dà la possibilità di godervi una camminata tranquilla nel verde.
Appena sceso dalla macchina mette in azione i suoi muscoli e il suo potente naso: è pronto a partire alla scoperta di nuovi e interessanti odori. Lo lasciate libero per un tratto stando sempre molto attenti alla situazione circostante, il Dogo corre, salta, si allontana seguendo una traccia lasciata da un cinghiale il giorno prima e, poco dopo, torna da voi, vi tocca la mani col naso umido e inizia a camminare al vostro fianco, del resto rimane pur sempre un molosso.
A fine giornata è tempo di tornare a casa, mentre preparate la cena lui sonnecchia ai vostri piedi per poi incastrarsi sul divano tra voi e il vostro partner mentre guardate un film, si addormenta sereno e tranquillo e pieno d'amore.