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24 Giugno 2021
11:35

Dodici tartarughe marine liberate in mare dopo le cure del Turtle Point di Portici

Dodici tartarughe marine (Caretta caretta) sono state liberate il 23 giugno a Ventotene dopo essere state in cura al Turtle Point di Portici. La scelta del luogo non è casuale: le correnti presenti infatti sono capaci di trasportare i piccoli nel loro habitat in mare aperto lontano dalla costa.

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Dodici tartarughe marine (Caretta caretta) hanno ripreso finalmente il mare dopo aver passato un lungo periodo in cura al Turtle Point di Portici, il centro di recupero specializzato in tartarughe marine, nato per dare soccorso agli individui in difficoltà.

La liberazione è avvenuta mercoledì 23 giugno dall'isola di Ventotene, nel Lazio, un luogo favorevole per il rilascio dei piccoli di tartaruga che, grazie alle correnti, vengono velocemente trasportati lontano dalla costa così da trovare l'habitat adatto dove vivere, nutrirsi e crescere. Il tutto è avvenuto grazie al protocollo d'intesa appena firmato tra le aree marine protette Isole di Ventotene e S. Stefano e la Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine di Napoli. Inoltre, per supportare il rilascio in mare, sono intervenuti sul posto anche la Capitaneria di Porto – Ufficio Locale Marittimo di Ventotene, alle unità navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia e la Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta.

Le tartarughe liberate

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La liberazione delle tartarughe ©Raffaella Bullo – SZN Anton Dohrn

Orchidea, Loto, Teresa, Mattia, Roberto, Erica sono i piccoli di Caretta caretta nati l'anno scorso, probabilmente frutto delle numerosissime nidificazioni avvenute nel 2020 sulla costa tirrenica, trovate sulle coste laziali e portate al Turtle Point di Portici grazie alla collaborazione con Tartalazio, una rete regionale per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine. Arrivate al Turtle Point erano in pessime condizioni, in fin di vita a causa del freddo e mal nutrite. Fortunatamente, grazie alle cure del centro, si sono stabilizzate, sono cresciute e hanno raddoppiato il loro peso corporeo, dando così la prova di essere pronte per tornare alla loro vita in mare. Insieme a loro anche Andrea Mezzacoda, Peppa, Tancredi, Fausta, Margherita e Cannella, sono state liberate e cominceranno la loro nuova vita. Tra queste, Cannella ha purtroppo perso due pinne a causa dell'uomo, ma questo non le impedirà di riprendere a nuotare e condurre una vita normale.

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Uno degli esemplari liberati ©Raffaella Bullo – SZN Anton Dohrn

Le minacce delle tartarughe marine

La Caretta caretta è una specie protetta e vulnerabile secondo la IUCN (International Union for Conservation of Nature) ed è quindi necessario tutelarla e arginare il suo declino dovuto principalmente alle attività antropiche. Tra queste la pesca, i rifiuti marini, il traffico marittimo, l'inquinamento, l'impatto con le barche o con gli attrezzi da pesca sono le principali cause che minacciano la specie. Proprio per questo motivo sono così importanti i centri di recupero, come il Turtle Point di Portici, unico centro di recupero di tartarughe in Campania che si occupa anche di ricerca e monitoraggio. Spesso infatti gli individui, dopo essere stati sottoposti alle cure necessarie per la loro riabilitazione, vengono rilasciati in mare e dotati di strumenti GPS per monitorare i loro movimenti, verificare se la reintroduzione in mare ha avuto successo e approfondire la conoscenza su questa specie.

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