Anche un cimitero può essere promotore di una coscienza ambientale a tutela degli animali, garantendo (perché no?), anche un sostegno al tessuto economico del territorio. Accade a Minervino di Lecce, dove il Comune ha fatto una scelta profonda: nell’ampliamento del cimitero, una sezione sarà dedicata agli animali. Non è, dunque, un'iniziativa privata, ma tutto è partito dalla pubblica amministrazione. Secondo il sindaco, Ettore Caroppo, l’intenzione è di farlo partire entro quest'anno, iniziando dalla costruzione delle mura perimetrali per lo spazio dedicato. Ci saranno tra i 50 ai 70 posti dove potranno riposare cani, gatti, uccelli, roditori ma anche cavalli.
Il sindaco: «Uno spazio che mancava»
«Tutto nasce dall'opportunità di un ampliamento del cimitero, all’interno del quale, in modo del tutto naturale, è venuta l’idea di realizzare uno spazio per gli amici a 4 zampe – dice Caroppo a Kodami – In tutta l’area non ci sono strutture simili. Si tratta di un servizio indispensabile per ricordare gli animali che ci hanno accompagnato nel corso della vita e che vengono meno. Sta aumentando la sensibilità su questo argomento».
Il Comune di Minervino ha avviato l’iter attraverso una delibera di indirizzo: ora dovranno essere gli uffici a trasformare in realtà tutte le intenzioni promosse dalla rappresentanza politica. I prezzi di ogni tomba varieranno in relazione alle dimensioni dell’animale, con concessioni che saranno assegnate per cinque anni.
La notizia ha avuto un particolare clamore. «Non ce l’aspettavamo – prosegue il sindaco – Abbiamo ricevuto persino telefonate di persone che volevano cambiare residenza. Non ci saranno limiti di residenza per chi vorrà portare il proprio animale nel cimitero, spero possa essere l’occasione per venire una volta in più nel territorio di Minervino».
Un borgo sensibile agli animali: a Minervino anche "l'alveare di comunità"
Il piccolo borgo di 3.600 abitanti nel Salento orientale è davvero "animal friendly". «Siamo a pochi chilometri da Otranto e Santa Cesarea Terme, abbiamo il mare a poca distanza e molta campagna, tanto che abbiamo chi ancora mantiene le mucche molto vicine al paese», aggiunge Caroppo. Poi, racconta di un particolare programma in corso di lancio per la salvaguardia delle api. «Per spiegare ai più piccoli la loro importanza abbiamo trasformato i nostri due scuolabus in "apebus" – racconta – Il Comune ha messo a disposizione gli spazi sopra gli edifici pubblici per mettere alveari. L’idea è quella di realizzare alveari di comunità e di coinvolgere una cooperativa sociale del territorio per fare ottimo miele. Senza le api non ci sarebbe la natura, non ci sarebbero i prodotti della terra. La sostenibilità per noi è un asse portante».