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29 Dicembre 2023
16:53

Denunciato il cacciatore che ha sparato e ucciso il Cane Lupo Cecoslovacco Oreste

È stato denunciato dall'associazione "Zampe che danno una mano" l'uomo di 56 anni che ha sparato e ucciso il Cane Lupo Cecoslovacco Oreste, sostenendo di averlo scambiato per un lupo.

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Un cane lupo cecoslovacco

L'associazione Zampe che danno una mano ha presentato denuncia per uccisione di animali nei confronti dell'uomo che lo scorso 16 dicembre ha sparato e ucciso a Oreste, Cane Lupo Cecoslovacco di due anni e mezzo, nelle campagne sulle colline di Palaia, in provincia di Pisa.

A presentare la denuncia in procura è stata l'avvocata Giada Bernardi, specializzata in tutela animale, che ha assicurato che «andremo fino in fondo affinché l'autore del reato sia punito». A sparare a Oreste davanti agli occhi della sua pet mate è stato un cacciatore di 56 anni che era fuori con i suoi due cani. Il colpo è stato sparato da distanza ravvicinata e non gli ha lasciato scampo: stando a quanto raccontato dalla sua pet mate, Oreste si trovava in un’oliveta poco distante dall’azienda di famiglia quando è stato ucciso con un colpo al cuore.

Il 56enne si è giustificato sostenendo di avere scambiato Oreste per un lupo e di avere fatto fuoco per proteggere se stesso e i due cani che erano con lui, ma stando a quanto ricostruito non ci sarebbe stato alcun contatto tra gli animali. La famiglia di Oreste, molto conosciuto a Palaia (di recente era anche apparso, con il figlio della sua pet mate, sulle pagine social dell’Università Bocconi in occasione della cerimonia di laurea del ragazzo), ha subito contattato i Carabinieri Forestali di Pontedera, che dovranno adesso fare chiarezza sull’accaduto. Si tratta però dell'ennesimo, inquietante episodio in cui un cacciatore ha fatto fuoco contro cani sostenendo di farlo per legittima difesa o per averli scambiati per animali selvatici.

C'è infatti il caso di Argo e Fiamma, i due cani del Rifugio Lago Verde, tappa molto amata e conosciuta da chi ama la montagna che sorge a poco più di 2.500 metri nel territorio di Prali, in Piemonte. Entrambi sono stati uccisi con una fucilata sparata a bruciapelo da un operaio di 56 anni residente in val Chisone, cacciatore, che è stato rintracciato dai Carabinieri di Perrero dopo una settimana di indagini e denunciato.

Il 12 novembre scorso, invece, in un parco di Parabiago, in provincia di Milano, un uomo armato di fucile ha sparato contro una Rottweiler di un anno, Uma, uccidendola davanti alla sua famiglia. Anche in questo caso l’uomo armato, un cacciatore, ha sostenuto di avere sparato per difesa, anche se è stato dimostrato che Uma è stata colpita di lato, e non frontalmente, segno che non si stava dirigendo direttamente verso la persona che imbracciava il fucile. L'uomo che ha ucciso Uma è stato denunciato per uccisione di animali, stesso destino riservato all'uomo che ha ucciso Oreste.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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