La demenza senile è una malattia del cane e del gatto anziano spesso non riconosciuta, ma che è molto frequente e della quale urge una maggiore consapevolezza da parte di noi tutti. Si tratta di una malattia del sistema nervoso centrale frequente nell’animale anziano e che riguarda la sfera della percezione, della memoria e dell'apprendimento. Il principale fattore di rischio è l’età in quanto con il passare del tempo si modificano i processi metabolici delle cellule nervose per la ridotta circolazione sanguigna del cervello e l’aumento dei processi di stress ossidativo. E’ una condizione ingravescente, simile al morbo di Alzheimer dell’uomo, per la quale non ci sono terapie efficaci.
I nostri fedeli amici a quattro zampe quando diventano anziani possono anche loro soffrire di disfunzione cognitiva o demenza. Oltre l’85% dei casi però rimane senza diagnosi perché questa condizione non è conosciuta e dunque non riconosciuta dai pet mate che spesso pensano a modifiche comportamentali “normali” con l’avanzare dell’età.
Non è così: siamo di fronte ad una vera e propria emergenza e per questo Vets4Pets, un'associazione di medici veterinari inglese, ha predisposto un questionario per aiutare le persone a riconoscere eventuali segni della malattia e per dare informazioni corrette sul riconoscere i campanelli d'allarme, come: nascondersi in posti inusuali, non riconoscere i familiari, abbaiare durante la notte in maniera immotivata, disturbi improvvisi di ansia da separazione, urinare e/o defecare in posti inusuali, mancata risposta agli stimoli. Questi sono comportamenti o sintomi che però non necessariamente indicano una condizione di demenza ma certamente indicano l’opportunità di consultare il medico veterinario.
Di recente è stato dimostrato che l’integrazione della dieta e l’impiego di alcuni farmaci possono ritardare l’evoluzione della disfunzione assicurando una qualità di vita migliore. E’ anche molto importante stimolare il comportamento attivo dell’animale durante la sua vita per limitare il decadimento cognitivo.
La maggiore longevità dei nostri fedeli amici dovuta alle migliori condizioni di benessere della società e ai progressi della medicina veterinaria ci rende felici perché aumenta il tempo con cui possiamo condividere la nostra vita con loro, tuttavia ci pone davanti a delle nuove sfide sia ai medici veterinari che ai compagni umani che si spera di vincere in un futuro non troppo lontano.