Pulire le deiezioni dei cani non è soltanto un atteggiamento civile e di rispetto nei confronti della società in cui si vive, è un obbligo ed è bene ricordarlo.
Purtroppo però tra i tanti pet mate che mai si sognerebbero di lasciare la cacca del proprio cane sul marciapiede, ce ne sono non pochi che invece di raccogliere i bisogni dell’animale e buttare il sacchettino nel cestino lasciano le deiezioni per terra.
Questo succede nelle città grandi e nelle piccole allo stesso modo ed è ciò che accade anche, evidentemente a Ravenna dove, il vicesindaco Eugenio Fusignani ha fatto partire da ieri mattina, una campagna di controlli molto severi con molti più agenti di Polizia locale che batteranno le strade della città per multare i pet mate incivili.
E non solo se colti in flagrante. I controlli, infatti ha precisato il vicesindaco, potranno avvenire non solo nel momento in cui il cane provvede ai suoi bisogni, ma anche preventivamente, per verificare che il pet mate abbia con sé tutto il necessario.
Chiunque violerà le disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia urbana si ritroverà a dover pagare una sanzione amministrativa da 150 euro a 450 euro, a seconda della violazione.
«Per carità, nulla da eccepire, va benissimo multare gli incivili e la nostra associazione da molti anni si impegna in una campagna di educazione civica nei confronti dei detentori di cani che lasciano la cacca del proprio cane sulle strade senza tirarla sù» ci dice l'Enpa di Ravenna.
«E non solo per una questione di civiltà, ma perché l'esistenza di questo genere di proprietari non fa altro che diffondere una ingiusta antipatia nei confronti dei cani e nuoce a noi perché ci rende più difficile le trattative con gli enti pubblici, ogni qualvolta si debbano inoltrare delle istanze per migliorare le condizioni dei cani e dei tanti cittadini educati che li detengono».
«Detto questo, però, ci sembra che il vicesindaco stia facendo più una crociata contro i proprietari dei cani e ci sia andato giù un po' troppo duro. Nel senso che, multare in flagrante è più che lecito, ma fermare le persone per chiedere loro di aprire la borsa e mostrare di avere con sé la bottiglietta d'acqua, ci sembra un eccesso e una misura esagerata. A dispetto anche del fatto che il vicesindaco non sembra mostrare la stessa durezza quando a urinare o a defecare sono, in luoghi pubblici, gli esseri umano».
Contattato al telefono, il vicesindaco Fusignani ci ha dato la sua opinione: «Intanto vorrei dire subito che non si tratta di nessuna crociata come è stata definita nel comunicato dell’Enpa. Né contro i possessori di cani, né tantomeno contro i cani stessi, che non hanno alcuna responsabilità. Il problema, però esiste. E io non posso, da un lato, chiamare Hera (la multiutility leader nei servizi ambientali) e chiedere più pulizia se poi dall’altro non cerco di porre fine a comportamenti irrispettosi della comunità che contribuiscono a non mantenerla questa pulizia».
Certo, dice l’associazione, ci sono anche i comportamenti umani contro il decoro urbano da sanzionare: «Sono assolutamente d'accordo: forse, però, l’Enpa non sa che puniamo anche quelli ovviamente. Lo abbiamo fatto con gli atti contrari alla pubblica decenza, ad oggi sono 21 le sanzioni comminate, con gli atti osceni e con le ubriachezze moleste».
Ma tornando ai cani: «I cittadini lamentano i segni lasciati dagli animali sulle vetrine e sui muri dei palazzi e allora ho chiesto appunto a Hera che prima delle festività natalizie venisse fatta una pulizia profonda del centro storico. È chiaro, come dicevo prima, che però non posso permettere che qualcuno continui a sporcare senza sanzionarlo. Voglio sottolineare, però, una cosa, che i nostri cittadini per la stragrande maggioranza rispetta le norme anche senza controlli e norme punitive».
E anche sull'eccessivo il vicesindaco non è d'accordo: «Non mi ritengo affatto “eccessivo” per il fatto di prevenire. È chiaro che chi verrà colto in flagrante verra multato, ma non posso mica fare le poste a tutti i possessori di cani. Detto questo, sul Regolamento è perfettamente scritto e quando nel 2020 lo abbiamo rivisto, era dal 1925 che non si toccava, l'inserimento della bottiglietta è stato proprio uno degli elementi che abbiamo aggiunto. Quindi, non è una crociata contro nessuno, se non a favore della convivenza civile e del decoro. Ravenna è una città accogliente e inclusiva, lo è con tutti e sicuramente lo è con i cani e gli animali. L’incentivare i comportamenti corretti ha come obiettivo non solo la pulizia della città, ma anche il rafforzare il rapporto umani e animali che è importante allo stesso modo».