Il Consiglio dell'Unione europea ha detto sì al declassamento dello stato di protezione del lupo, e a fare la differenza durante la votazione che ha coinvolto i rappresentati dei Paesi membri c'è stata anche l'Italia che si è espressa favorevolmente. Declassare il lupo da specie "rigorosamente protetta" a specie solo "protetta" permetterà di stabilire delle quote di abbattimento. Non stupisce quindi che tra i primi a esultare per la decisione Ue ci sia il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
Kompatscher da tempo è impegnato in un braccio di ferro con gli animalisti davanti al Tar per poter abbattere i lupi della Valvenosta, ritenuti responsabili di una serie di predazioni nelle malghe bolzanine. La giustizia amministrativa per adesso ha dato ragione alle sigle che tutelano l'ambiente e i diritti degli animali, ma le cose potrebbero cambiare a seguito del cambio di status. Per questo il presidente bolzanino, insieme all'assessore provinciale all'Agricoltura, Luis Walcher, si è «rallegrato» per la decisione presa a Bruxelles e che era stata chiesta proprio dalla Commissione europea.
«Dopo anni di campagne, la maggioranza degli Stati membri dell'UE ha votato a favore del declassamento dello status di protezione del lupo: si tratta di un primo importante passo verso una regolamentazione efficace della popolazione di lupi – ha dichiarato il presidente Kompatscher – Si tratta di un importante prerequisito per garantire a lungo termine la gestione dei pascoli alpini e delle malghe. È il risultato di un lavoro congiunto e transfrontaliero».
Della medesima opinione anche l'assessore Walcher: «La ragione e l'obiettività hanno prevalso su altri modi di pensare. I lupi si stanno diffondendo sempre di più e causano sempre più danni. Non vengono attaccati solo gli animali da allevamento, i lupi si avvicinano sempre di più all'uomo ed è proprio per questo che i lupi dovrebbero essere meno protetti in futuro». L'assessore provinciale ha poi sottolineato anche l'importanza del lavoro di rete fatto con l'eurodeputato Herbert Dorfmann e il senatore Meinhard Durnwalder. «Ora è importante proseguire sulla strada intrapresa per declassare lo status di protezione del lupo in seno al Comitato permanente della Convenzione di Berna», ha concluso Walcher.
La riduzione dello stato di protezione del lupo però non è ancora ufficiale, manca un ultimo passaggio fondamentale che non coinvolgerà solo i 27 paesi membri ma anche esponenti delle ong che siedono nel Comitato permanente della Convenzione di Berna.
Il Comitato, organo decisionale della della Convenzione, si riunirà a dicembre 2024 e deciderà se trasferire il lupo dall'elenco delle specie rigorosamente protette a quello delle specie protette, dotate di minori tutele.