Allarme bocconi avvelenati a San Polo dei Cavalieri, piccolo borgo della provincia di Roma: nel giro di una settimana nelle vie del centro storico sono state disseminate esche killer che hanno fatto diverse vittime tra i gatti – di famiglia, ma anche di colonia – e hanno ridotto in fin di vita Maciste, un Barboncino molto conosciuto, insieme con la sua umana Martina, in paese.
I primi ritrovamenti sono avvenuti la scorsa settimana: polpette evidentemente cotte in padella, la carne mescolata a materiale azzurro, risulta poi essere topicida. Le esche sono state lasciate in diversi punti della città vecchia, tra stradine, scalinate e piazzette, posizionate in punti strategici e addirittura “servite” su tovaglioli di carta, con l’obiettivo evidente di spingere gatti e cani a cibarsene. E purtroppo ciò che si auspicava la persona che le ha disseminate è accaduto: sette gatti sono stati trovati privi di vita dalle volontarie che se ne prendevano cura, e Martina, umana di riferimento di Maciste, è riuscita a salvare il cane in extremis.
«Questa sera tornata a casa dal lavoro non ho trovato nessun “animale”, o meglio non ho trovato il mio cane scodinzolare per la felicità nell’avermi rivisto, o fare dei salti costanti affinché lo prendessi in braccio – ha denunciato lei stessa – Tutto questo non è stato possibile perché uno o più esseri (che non riesco a definire) hanno deciso di mettere polpette avvelenate in più punti al paese vecchio, precisamente fuori casa! Maciste è quindi ricoverato nella Clinica Veterinaria Borghesiana, sedato, in coma, in prognosi riservata, arrivato in clinica con crisi epilettiche, e in tutto ciò io purtroppo non ero con lui».
Martina ha immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri, così come altre persone che hanno intercettato le polpette, mentre il farmacista del borgo, Paolo Moroni, ha offerto una ricompensa a chiunque fornisca «le informazioni necessarie a individuare e così denunciare alle autorità la persona o le persone che ha o hanno riempito il centro storico di polpette avvelenate». I militari hanno raccolto tutte le testimonianze e prelevato le esche, che sottoposte a test si sono rivelate – ma pochi dubbi ormai c’erano – effettivamente contenere veleno.
Le indagini sono quindi in corso, e i residenti di San Polo dei Cavalieri restano in allerta, promettendo di tenere d’occhio le strade del centro storico nella speranza di cogliere sul fatto la persona che ha preparato, cucinato e poi abbandonato almeno 50 polpette avvelenate, mietendo almeno sette vittime. Se rintracciata, sarà accusata di uccisione di animale, oltre che di getto pericoloso di cose (al momento non esiste una norma che punisca l’avvelenamento di animali, anche se sono arrivate diverse proposte in questo senso in Parlamento).
Martina, intanto, ha voluto condividere sui social un aggiornamento sulle condizioni di salute del cane: «Volevo informarvi che è stato dimesso e continuerà la sua lunga terapia a casa – ha scritto – Inoltre volevo ringraziare tutte le persone che ci hanno sostenuto, che si sono preoccupate, tutte le persone che mi hanno scritto telefonato e aiutato».