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11 Marzo 2021
12:08

Decapitarsi per “rinascere”: la lumaca di mare che rigenera il proprio corpo

In Giappone è stata fatta una scoperta sensazionale: due specie di lumache di mare, dei molluschi gasteropodi, sono capaci di tagliarsi la testa per poi rigenerare il proprio corpo. Il motivo è probabilmente da ricercare nel bisogno di un corpo sano: queste specie infatti si decapitano quando sono infettate da parassiti. La ricerca è stata pubblicata su Current Biology.

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In Giappone è stata fatta una scoperta sensazionale: una lumaca di mare (Elysia marginata) capace di tagliarsi la testa, o meglio letteralmente auto-decapitarsi, riuscendo poi a rigenerare il proprio corpo. La prima osservazione di questo strano, e forse anche un po' inquietante comportamento, è stata fatta alcuni anni fa quando la dottoranda Sayaka Mitoh della Nara Women’s University ha trovato nel suo laboratorio un individuo di lumaca senza testa e ha giustamente pensato che fosse morta. Dopo poco si è resa conto però che la testa si muoveva e continuava a cibarsi di alghe vicino al corpo inerme, come se niente fosse. Ecco il video:

Il comportamento ha affascinato molto la dottoranda che insieme al suo team di ricerca ha condotto una serie di esperimenti, pubblicati poi sulla rivista Current Biology, su questa specie di mollusco e un'altra strettamente imparentata, Elysia atroviridis, per capire cosa fosse realmente successo. I ricercatori hanno scoperto che le due specie di lumaca hanno la capacità di decapitarsi volontariamente e rigenerare poi il proprio corpo solo dalla testa, cosa che può avvenire anche in meno di tre settimane, mentre il resto del corpo continua a rispondere agli stimoli finché non si decompone.

Nonostante siano necessari ulteriori approfondimenti, sembra che il motivo alla base della rigenerazione sia da ricercare nel bisogno di avere un corpo sano: le lumache infatti, suggeriscono i ricercatori, si decapitano quando sono infettate da parassiti. La loro testa riesce a sopravvivere nonostante l'assenza del corpo e di alcuni organi grazie alla particolare abilità di queste specie. Queste lumache di mare riescono infatti a utilizzare i cloroplasti presenti nelle alghe di cui si cibano per effettuare la fotosintesi clorofilliana, al pari delle piante, e quindi auto-prodursi gli zuccheri necessari per il loro sostentamento.

La capacità di recidere una parte del proprio corpo non è estranea al mondo animale, ma utilizzata da molte specie di rettili come ad esempio gechi e lucertole, ma anche gasteropodi, artropodi e anfibi e prende il nome di "autotomia". Questo comportamento però ha generalmente la funzione di confondere i predatori e coinvolge solo alcune parti del corpo come appendici o code, e mai l'intero corpo con gli organi annessi come avviene in questo caso. Queste lumache invece mostrano l'autotomia nella sua forma più estrema e strabiliante: la rigenerazione di tutto il corpo compreso un cuore nuovo di zecca.

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