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1 Febbraio 2021
8:20

Ddl “Proteggi Animali”, il senatore Perilli: «Riconoscere gli animali come soggetti giuridici»

Il disegno di legge 1078, dal titolo "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali" è un testo molto complesso, composto da 12 articoli, il cui obiettivo è quello di introdurre una maggiore severità delle pene e delle sanzioni amministrative per i reati e gli illeciti nei confronti degli animali.

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Intervista a Dott. Gianluca Perilli
Senatore della Repubblica, depositario del disegno di legge Proteggi animali
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Il disegno di legge 1078, conosciuto come "Proteggi Animali ", è stato discusso nella commissione Giustizia al Senato lo scorso dicembre. Il ddl, presentato dai senatori pentastellati Gianluca Perilli e Alessandra Maiorino, contiene molti interventi contro l'utilizzo di strumenti di dolore nei confronti degli animali. Il testo è lungo e complesso, così come lo sono le forme di maltrattamento e tante sono le modifiche all'attuale normativa che segnerebbero una svolta nella tutela degli animali domestici e del mondo faunistico in generale.

Il cardine del dossier è l'attribuizione di una soggettività giuridica agli animali che finalmente permetterebbe ai giudici di poter scegliere le pene adeguate al tipo di reato. Per l'uccisione di un animale, ad esempio, la legge attualmente stabilisce la reclusione da 4 mesi a 2 anni, con la "Proteggi Animali" si passerebbe alla reclusione da 1 a 5 anni e a una multa da 5mila a 50mila euro con un significativo, dunque, inasprimento delle pene.

Importante anche l'inserimento del delitto di “esche avvelenate”, oggi soltanto un'ordinanza del ministero della Salute che non prevede, come il ddl 1078, la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da 5.000 a 25.000 euro, e la trasformazione del reato di uccisione o distruzione di specie protette da contravvenzione a delitto. Tra gli altri capitoli, importante e discusso nel mondo della cinofilia, in relazione ai metodi di addestramento, è l’articolo 10 che introduce il divieto di importazione, cessione, detenzione o utilizzo di alcune tipologie di collari elettronici, elettrici, collari con le punte a strozzo e a semi strozzo.

Per conoscere il ddl "Proteggi animali", le principali modifiche alla normativa vigente, i suggerimenti adottati dalle associazioni animaliste e i tempi di sviluppi e approvazione della legge, Kodami ha intervistato il senatore Giancarlo Perilli, depositario del disegno di legge.

Senatore Perilli come è nato il ddl Proteggi animali?

Per prima cosa vorrei ringraziare la redazione di Kodàmi per questa intervista. Per il Movimento 5 Stelle la tutela degli animali è sempre stato un tema fondamentale e siamo conviti, per riprendere una nota citazione di Mahatma Gandhi, che "la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali". Prima di essere eletto portavoce del Movimento, mi sono dedicato alla questione della responsabilità etico-politica verso gli animali, trovando in alcuni pensatori come Pitagora, Plutarco ma anche Rousseau, Voltaire (per citarne di noti ma c'è una ricca letteratura sul tema, anche di recente pubblicazione) delle riflessioni molto interessanti. Nella precedente legislatura, come consigliere regionale del Lazio, ho più volte manifestato la mia posizione a tutela degli animali e con l'elezione a Senatore, ho continuato (e sto continuando) a occuparmi di questi temi. Così ho depositato il disegno di legge n. 1078, conosciuto come "Proteggi Animali", il cui testo riprende e integra il lavoro presentato a febbraio 2016 del deputato M5S Vittorio Ferraresi, attuale Sottosegretario al Ministero della Giustizia.

Quando sarà approvato?

Il disegno di legge 1078, dal titolo "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali" è un testo molto complesso, composto da 12 articoli, il cui obiettivo è quello di introdurre una maggiore severità delle pene e delle sanzioni amministrative per i reati e gli illeciti nei confronti degli animali. Come spiegato nel titolo, la proposta ridefinisce, attraverso un corpus organico di previsioni, le norme volte a tutela degli animali con l'obiettivo di superare l’esiguità e l'insufficiente efficacia delle sanzioni attualmente previste. Al momento il testo è in discussione nella Commissione giustizia del Senato. Si sono concluse le audizioni con gli esperti e i portatori di interesse e, lo scorso 18 novembre 2020, il testo a mia prima firma è stato adottato come testo base. Le forze politiche hanno proposto degli emendamenti e adesso siamo in attesa di una nuova calendarizzazione del provvedimento, per iniziare la discussione dell'articolato e procedere con le consuete votazioni. Terminati questi passaggi, il disegno di legge verrà discusso dall'Assemblea del Senato e una volta approvato dovrà seguire lo stesso iter alla Camera, come previsto dalla nostra Costituzione.

Può elencarci i principali interventi a tutela degli animali?

Sicuramente un elemento chiave della proposta è la modifica della rubrica del titolo IX-bis del Codice penale, che precisa che il bene giuridico protetto è direttamente l’animale e non più l’uomo, colpito nei sentimenti che prova nei confronti dell'animale stesso. L'attribuzione della soggettività giuridica agli animali è una vera e propria rivoluzione su cui è strutturato tutto il disegno di legge. Inoltre nel "ProteggiAnimali" aumentiamo le pene per alcune fattispecie di reato già esistenti, creiamo autonome fattispecie di reato, inseriamo alcune aggravanti. A esempio interveniamo sui reati di uccisione, di maltrattamento e sul reato di abbandono di animali. Mi preme sottolineare l'inasprimento del quadro sanzionatorio della c.d. "legge sulla caccia" volto a rendere maggiormente effettivo il contrasto al bracconaggio. Prevediamo, inoltre, l’istituzione nella banca dati delle Forze di polizia di una specifica sezione, relativa ai reati sugli animali. In generale è un disegno di legge ricco di interventi importanti e che operano su diversi fronti, proprio per garantire una maggior tutela alla salute e alla vita degli animali.

Nuove fattispecie di reato e delitti quindi?

Per fare degli esempi sulle nuove fattispecie di reato e di delitti, nella proposta trasformiamo il reato di uccisione o distruzione di specie protette da contravvenzione a delitto. Nel codice penale inseriamo il "delitto di esche avvelenate” per punire coloro i quali senza autorizzazione, abbandonano esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte degli esseri umani o animali che li ingeriscono. Per il reato di maltrattamento, oltre a specificare che le sevizie possono avere anche carattere sessuale, la proposta amplia la fattispecie del reato di maltrattamento specificando che la detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura o produttive di sofferenze, è un reato punito con la reclusione e non solamente a titolo di contravvenzione (come da norma vigente). Sul divieto di combattimenti tra animali introduciamo, tra le manifestazioni vietate, le lotterie con in palio animali vivi e le esibizioni pornografiche tra animali ed esseri umani.

Ci sono state obiezioni o criticità? E come pensa di superarle?

É indubbio che nella nostra società si sia sviluppato un mutamento concettuale della visione degli animali, i quali non sono più equiparati ad una "cosa" ma sono riconosciuti come esseri senzienti. Ma è vero altresì che ognuno di noi ha una propria sensibilità sull'argomento e sul rapporto uomo-animale. Pertanto sono consapevole che la mia proposta stia suscitando polemiche da parte del mondo venatorio. A mio parere questa è un'occasione preziosa per migliorare il nostro ordinamento e dotare l'Italia di strumenti sanzionatori idonei e di efficaci misure di controllo volte a garantire il benessere degli animali. Mi auguro vivamente che non si faccia la solita strumentalizzazione e che si sappia guardare oltre…Viene da sé che ogni parlamentare si dovrà assumere la responsabilità delle proprie votazioni.

L'impatto del disegno di legge sul mondo cinofilo

«Non è facile tracciare una linea precisa quando si parla di maltrattamento animale nel campo dell’educazione», spiega David Morettini istruttore cinofilo con approccio cognitivo relazionale e membro del Comitato scientifico di Kodami. «Cosa è perseguibile e cosa no? Di sicuro sono da condannare i metodi coercitivi che fanno ricorso alla violenza e a strumenti di violenza come, ad esempio, il collare elettrico, ancora tristemente ordinabile online e alla portata di tutti o il collare con le punte». È necessaria una rivoluzione di pensiero che riconosca anche agli animali emozioni complesse, pensieri, empatia e persino senso della giustizia come è stato dimostrato dalla scienza. «Serve un progresso culturale e in questo senso può aiutare il paragone con i bambini: come siamo passati dai ceffoni dati dalle maestre al metodo Montessori? Grazie ai pedagogisti e a coloro che hanno riconosciuto esigenze e dignità ai più piccoli. Lo stesso deve accadere nel mondo cinofilo. Al cane, per diventare un soggetto affidabile, deve essere riconosciuta la sua dignità senza che per questo il conduttore perda autorevolezza: proprio come un buon genitore. Utile sarebbe istituire dei tavoli di confronto tra le diverse scuole di pensiero in modo da evitare le derive, sia del metodo gentile sia di quello coercitivo. La strada da percorrere è sicuramente quella cognitivo relazionale».

Il lavoro e il supporto delle associazioni animaliste per la stesura del "ProteggiAnimali"

Grazie ai contributi delle associazioni, in fase di elaborazione degli emendamenti il senatore Perilli ha introdotto altre modifiche al testo base per innalzare ulteriormente la soglia di tutela degli animali. Dall'ascolto degli animalisti sono emersi molti temi come ad esempio quello del randagismo e dei canili lager, il problema della violenza sessuale e degli abusi rivolti a tutti gli animali, senza fare distinzioni. L'approvazione del "ProteggiAnimali", permetterebbe alla magistratura di avere più strumenti per contrastare i crimini contro gli animali: «Sul piano giuridico il ddl Perilli fa un buon passo avanti rispetto alla normativa attuale», spiega l'avvocato Claudia Taccani responsabile dello Sportello legale Oipa Italia. «La legge finora in vigore non è per nulla adeguata alle esigenze emerse in ambito di tutela degli animali, così come alla crescente sensibilità pubblica sull’argomento. Gli animali sono esseri senzienti e la normativa deve tutelarli in maniera adeguata».

Gli ambiti in cui si verificano i maltrattamenti passano da quello domestico a quello cittadino, dal selvatico al mondo dell'educazione e dell'addestramento: «Diverse sono le condanne per “abuso” nell’addestramento di animali – continua l'avvocato Taccani – Si pensi alle condanne per utilizzo del collare dotato di impulsi elettrici, così come a una recente sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna per maltrattamento nei confronti di un uomo, proprietario di un cane, per averlo preso a calci e pugni a scopo “educativo”. Gli animali sono esseri senzienti e ogni abuso in attività educative o di addestramento possono configurare reato».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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