Mentre le truppe russe avanzano e il Paese continua a essere dilaniato dalla guerra, in Ucraina si tenta disperatamente di mettere in salvo anche gli animali ospitati negli zoo. Un convoglio partito dal santuario di Save Wild, nei pressi di Kiev, sta trasferendo alcuni animali oltre il confine polacco, nelle strutture dello zoo di Poznań. L'impresa è però tutt'altro che semplice, considerando che che bisogna oltrepassare i posti di blocco e le truppe russe.
Lo zoo polacco aveva infatti dichiarato su Facebook di aver perso la speranza dopo aver saputo che il convoglio era stato circondato dai carri armati russi. Ma per fortuna i camion sono riusciti a oltrepassare il blocco e sono ora diretti verso Poznań. Leoni, tigri, caracal e altri animali sono fortunatamente in salvo e sono attesi in Polonia, ma come ha annunciato la stessa Save Wild su Facebook, molti altri animali sono ancora in territorio ucraino.
Tutti gli orsi ospitati al rifugio White Rock Bear Shelter, per esempio, sono ancora a Kiev, circondati dall'esercito russo e dalle esplosioni sempre più ravvicinate. Lo zoo di Poznań sta lavorando duramente, assieme ad altre strutture e alle associazioni animaliste ucraine, per evacuare il maggior numero possibile di animali.
In un altro post su Facebook, lo staff ha annunciato che non appena completerà con successo l'operazione di evacuazione degli animali da Kiev, si impegnerà a inviare rifornimenti e soccorsi anche per gli animali dello zoo di Leopoli. Lo staff sta infatti già preparando i camion con il cibo e le altre risorse pronte per essere trasportate al confine.
Intanto allo zoo di Kiev, uno dei più grandi dell'ex Unione Sovietica, guardiani e staff continuano a lavorare notte e giorno per accudire gli animali. Le esplosioni stanno causando un terribile stress agli animali, quindi molti sono stati spostati in recinti interni e rifugi sotterranei, dove i veterinari controllano costantemente il loro stato emotivo e le condizioni di salute.
Al momento non ci sono stati danni alla struttura e agli animali, ma la situazione potrebbe peggiorare ora dopo ora. Lo zoo di Kiev ospita, tra i tanti animali, anche Toni, l'unico gorilla di tutta l'Ucraina. Il personale non lo lascia mai solo, e cerca costantemente di fornirgli tutto il supporto emotivo di cui ha bisogno. Al momento il giardino zoologico ha comunque affermato di avere tutto il necessario per resistere, incluso cibo, acqua, riscaldamenti ed elettricità.
La situazione è però molto critica in tutto il Paese. Anche i rifugi per animali stanno lottando contro questa emergenza: cibo e medicinali scarseggiano, perché il numero di cani, gatti e altri animali domestici è aumentato dopo che molti sono stati abbandonati dalle loro famiglie, nonostante diversi Paesi europei abbiano già dato il via libera all'accesso anche per gli animali sprovvisti di documentazione.
Foto di copertina Facebook SAVE WILD