Centinaia di cavallucci marini di White, una specie endemica della costa orientale dell’Australia considerata in via d’estinzione, sono stati liberati nel porto di Sidney. Ad accoglierli erano pronti i “seahorse hotel”, piccole gabbie di metallo biodegradabile posizionate sul fondo del porto per dar loro il tempo di ricoprirsi di alghe e spugne e trasformarsi così negli habitat perfetti per i futuri ospiti.
Proprio in questi giorni oltre 350 cavallucci marini di White sono stati liberati sul fondo del mare del porto di Sidney e ora si stanno acclimatando alle loro nuove abitazioni. «È stato davvero fantastico – ha commentato il biologo marino Mitchell Brennan, project manager del Sydney Seahorse Project – Questi cavallucci marini di White in via di estinzione andranno a rinforzare la popolazione selvatica che abita questi fondali». Il biologo ha anche sottolineato che «la perdita di popolazione a cui si è assistito fino ad oggi si può considerare drammatica, il che significa che dobbiamo agire subito».
Si tratta di una nuova fase appunto del Sydney Seahorse Project , frutto della collaborazione tra il Dipartimento delle industrie primarie della pesca (DPI) del Nuovo Galles del Sud in Australia, il SEA LIFE Sydney Aquarium, la University of Technology Sydney (UTS), l’Indigenous Gamay Sea Rangers di Sydney e il Transport NSW, focalizzato sulla conservazione di una specie classificata come a rischio di estinzione nella Lista Rossa IUCN nel 2017 a causa della perdita di habitat. Il monitoraggio della popolazione da parte di scienziati australiani aveva rivelato che la popolazione nel porto di Sydney si era quasi dimezzata tra il 2008 e il 2015, mentre la popolazione sulla costa settentrionale del NSW era diminuita di circa il 95%.
Nel tentativo di bloccare questo declino era stato avviato un primo progetto di conservazione che, nel marzo 2020, aveva visto l’installazione di nove "Seahorse Hotels" sul fondo del mare a Clifton Gardens. Costruiti dal team con l'aiuto del SEA LIFE Ocean Youth Team e ispirati alle trappole per granchi, gli hotel per cavallucci marini appositamente costruiti hanno un importante punto di differenza in quanto sono completamente biodegradabili. «Progettati per simulare habitat naturali di cavallucci marini che sono andati perduti, gli hotel nascono come habitat artificiali, ma vengono rapidamente incrostati da alghe, spugne e coralli una volta immessi nell'ambiente marino. Nel tempo, il peso di questa crescita marina fa crollare la struttura artificiale lasciando dietro di sé un nuovo habitat naturale e case perfette per i cavallucci marini», spiega il sito del progetto.
Alla base del progetto c’è stato il recupero di alcuni esemplari di questi particolarissimi pesci che sono stati trasferiti per un programma di riproduzione in acquari del SEA LIFE Sydney dove hanno dato alla luce centinaia di piccoli. «Nell'ottobre 2019, cinque coppie riproduttive, inclusi maschi gravidi – hanno spiegato i responsabili del progetto – sono state raccolte da Clifton Gardens e portate in una struttura di allevamento su misura presso il SEA LIFE Sydney Aquarium. Dozzine di giovani cavallucci marini di White sono stati allevati con successo e una volta cresciuti nel maggio 2020 è avvenuto il rilascio del primo gruppo negli “hotel” sottomarini allestiti appositamente a Clifton Gardens». Il progetto è proseguito fino al 2023, con l’obiettivo di rilasciare oltre 700 giovani cavallucci marini nelle acque australiane.
I cavallucci marini, con la loro caratteristica gravidanza maschile, rappresentano una vera a propria eccezione tra i vertebrati. Come raccontato da Kodami, dopo il lungo corteggiamento che vede entrambi i partner coinvolti in un'affascinante danza, la femmina rilascia le uova nella sacca ventrale del maschio, una sorta di marsupio, lasciando quest'ultimo a prendersi il carico della gestazione. Proprio questa fase di gestazione è stata riprodotta nell’acquario della Sea Life di Sidney, esattamente come successo, qualche mese fa in Italia per un altro progetto di riproduzione che ha visto protagonisti i cavallucci marini del Mar Piccolo di Taranto. Diminuiti dal 2016 ad oggi, probabilmente per la pesca illegale, sono diventati i protagonisti di un progetto di conservazione che vede coinvolti Comune di Taranto, Università degli Studi di Bari, CNR e Acquario di Genova, con l’obiettivo di riprodurre in ambiente controllato alcuni esemplari della specie Hippocampus guttulatus detto anche cavalluccio camuso che, come i cavallucci marini di white, appartengono alla famiglia Syngnathidae.