Cimiteri per gli animali domestici anche in Lombardia. La Commissione Sanità della Regione ha detto il primo sì al progetto di legge n. 189 "Disposizioni sui cimiteri e sugli impianti di cremazione per animali da compagnia" che prevede la regolamentazione e la gestione delle aree adibite a questo scopo.
Due gli obiettivi: assicurare che il legame di affetto e di amore tra i pet mate e i loro amici non si interrompa bruscamente, ma possa continuare anche quando gli animali non ci sono più e garantire la tutela dell'igiene pubblica, dell'ambiente e della salute.
Con questo intervento legislativo, la Regione Lombardia intende «mettere ordine in un settore che negli ultimi anni sta registrando esigenze crescenti da un punto di vista igienico-sanitario e urbanistico-programmatorio».
Il documento, di cui la consigliera Claudia Carzeri (FI) è relatrice e promotrice insieme a consiglieri di diversi gruppi di maggioranza e del gruppo Misto, sarà discusso in Consiglio regionale martedì 18 ottobre.
Una proposta, come ha ha spiegato Claudia Carzeri in conferenza stampa, che nasce dal fatto che, nelle case italiane, la presenza di animali è sempre maggiore: basti pensare che circa il 39% degli italiani, una cifra pari a circa 20,3 milioni di persone, ha accolto in casa almeno un cane o un gatto, esseri che non sono più, però, ritenuti solo animali, ma veri e propri membri della famiglia.
Ed è da questa trasformata considerazione che sono sempre più richiesti alle istituzioni luoghi dove gli animali possano riposare in pace e dove il compagno umano possa andare a commemorare la loro scomparsa.
«Una società civilmente evoluta – dice Carzeri – deve favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali non solo durante la loro vita, ma anche dopo la loro dipartita».
Il progetto di legge regolerà, in maniera chiara e completa, sia la localizzazione dei cimiteri che la loro gestione, prevedendo anche la disciplina relativa al trasporto delle spoglie e al loro seppellimento.
Nei cimiteri per animali da compagnia si potranno così sia deporre le urne cinerarie, sia inumare le carcasse, posando anche cippi e targhe funerarie.
Per realizzarli e/o ampliarli sarà necessario il rilascio dei necessari titoli edilizi da parte del Comune competente per territorio, il quale per la verifica degli aspetti igienico sanitari, si avvarrà dell'Agenzia di Tutela della Salute. Infine, sia la creazione che la gestione potrà essere richiesta sia da enti pubblici che da soggetti privati.
La richiesta da parte dei cittadini di cimiteri per animali è molto alta, ma la risposta è ancora limitata e, infatti, in Italia ce ne sono ancora pochi.
Forse tra gli ultimi c’è quello di La Spezia dove una parte del camposanto dei Boschetti è stato destinato ai quattrozampe. La città consente di inumare l’animale nel campo riservato ai quattro zampe o, post cremazione, insieme al padrone.
Roma, invece, vanta il cimitero per animali più antico d’Italia: si chiama Casa Rosa e si trova in zona portuense. Fu una richiesta di Benito Mussolini, che voleva seppellire lì la gallina domestica.
Ma nel cimitero sono sepolti altri animali dal cognome conosciuto: dal cane di Sandro Pertini ai gatti di Anna Magnani. Ma ci sono anche piccioni e persino una leonessa.