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25 Gennaio 2024
17:34

Da Trani a Roma: la storia dei cani Tyson e Hadolf, recuperati dalla Fondazione Cave Canem

Tyson e Hadolf, due cani considerati "irrecuperabili", non passeranno la loro vita in un box grazie al progetto "Nessuno escluso" della Fondazione Cave Canem.

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Cane Tyson gioca con educatore cinofilo
Il cane Tyson, fonte: Fondazione Cave Canem

Erano considerati cani irrecuperabili ma grazie al progetto “Nessuno escluso" della Fondazione Cave Canem, potranno iniziare una nuova vita e un giorno forse trovare anche un’adozione.

Hanno due storie che per alcuni aspetti sono simili Tyson e Hadolf. Un Pitbull e un meticcio, provenienti dal Comune di Trani in Puglia, definiti «mordaci». Vista la difficoltà connessa alla loro gestione, si è scelto di affidarli alla Fondazione Cave Canem che con il progetto “Nessuno escluso” si prende cura di cani proprio come loro.

«Nessun cane è irrecuperabile e reazioni quali l’aggressività o il tentativo di fuga sono, spesso, manifestazioni di paura – spiega a Kodami Federica Faiella, presidente di Cave Canem – Sono migliaia i cani condannati a una vita di solitudine, soprattutto a causa delle alterazioni comportamentali manifestate che ne rendono difficile la gestione e impossibile l’inserimento in famiglia. Anche Tyson e Hadolf rischiavano di rimanere confinati nel box di un canile, ma grazie anche alla lungimiranza del Comune di Trani siamo riusciti a portarli a Roma e iniziare con loro un percorso di recupero».

I cani, infatti, si trovano entrambi al Canile Valle Grande a Roma: «Tyson è arrivato nel 2022 – spiega Faiella – Era confinato in un box e aveva morso uno degli operatori del canile di Trani. Con lui abbiamo subito iniziato il lavoro di valutazione comportamentale e di pianificazione del percorso di recupero. Tyson è stato affiancato dal Dog Trainer Manager Mirko Zuccari, in poco tempo è stato possibile farlo uscire in passeggiata. Ora è seguito da un altro educatore cinofilo».

Da quando è arrivato a Roma, secondo Faiella, «Tyson non ha mai morso nessuno né ha mostrato segni di aggressività. Sta andando benissimo. Purtroppo ha un tasso di adottabilità basso perché è un Pitbull adulto ed è ipovedente ma il suo percorso è ancora in divenire».

Cane Hadolf fondazione Cave Canem
Il cane Hadolf, fonte: Fondazione Cave Canem

L’affidamento di Haldof a Cave Canem, invece, è più recente e risale ad alcune settimane fa: «Dopo l’esito della valutazione comportamentale, gli è stato attribuito un bollino giallo, mentre a Tyson era stato dato quello rosso. Questo significa che Hadolf potrà presto iniziare ad interagire anche con gli operatori del canile, oltre che con il nostro educatore cinofilo. Ma al momento è prematuro fare ipotesi sull'adottabilità».

All’interno del progetto “Nessuno escluso”, infatti, la valutazione comportamentale ricopre un ruolo essenziale per la pianificazione del percorso di recupero e socializzazione. Gli esiti della valutazione per ogni cane sono classificati con una scala cromatica di bollini: rosso, giallo coraggio, giallo e verde.

«Ci teniamo che i cani non siano da soli a gestire un nuovo evento come l’entrata in canile – sottolinea Faiella – Puntiamo invece ad accompagnarli in ogni fase del loro percorso, per dimostrare che nessun cane è irrecuperabile. Vogliamo inoltre, a supportare le amministrazioni comunali nella gestione di questi animali e a contrastare la deportazione dei cani in canili lager».

Il progetto “Nessuno escluso” dal 2019 ha preso in cura cani provenienti dai contesti più difficili e complessi, come i 30 animali salvati dalla guerra in Ucraina.

O come Junior, un cane vittima di maltrattamenti che presentava alterazioni del comportamento come l’aggressività e la fobia. Dopo aver aggredito mortalmente il suo umano di riferimento Junior è stato rinchiuso in un box e abbandonato a sé stesso per sei, lunghi, anni.

«Una condanna che, se non fossimo intervenuti, sarebbe probabilmente durata a vita – sottolinea la presidente di Cave Canem –. Quando lo abbiamo conosciuto, Junior aveva paura di tutto ed evitava ogni tipo di contatto, anche quello visivo. Lo abbiamo accolto nel programma “Nessuno escluso”, per cambiare il suo destino e offrirgli una seconda possibilità».

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Giulia Argenti
Giornalista
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