La 74esima edizione del Festival di Sanremo è pronta a partire: andrà in onda dal 6 al 10 febbraio 2024 e uno spazio speciale sarà riservato agli animali. Quello con il Festival della canzone italiana è un appuntamento imperdibile per milioni di famiglie che ogni sera per una settimana all'anno si preparano a commentare e votare look e canzoni delle celebrità in gara al Teatro Ariston fino a tarda notte.
In questa edizione ci sono diverse particolarità, a cominciare dal numero di cantanti in gara, non più 27 ma ben 30. Ma tra le novità c'è anche la sigla: in apertura del Festival ci sarà infatti la marcia d'ordinanza dell'Arma dei Carabinieri "La Fedelissima" eseguita dalla fanfara dei Carabinieri a cavallo, 25 animali con altrettanti cavalieri più un ospite speciale: il cane Briciola, la mascotte dell'Arma. Restando tra le fila delle Forze dell'Ordine, a Sanremo ci sarà anche Saetta, il primo cane-robot dei Carabinieri.
Non è finita qui. Quest'anno il conduttore Amadeus ha scelto di non invitare superospiti tra i cantanti, lasciando il palco ai soli artisti in gara. Ma qualche ospite a quattrozampe ci sarà comunque: il più atteso è Marley, il "supercane" cieco che ritrova persone scomparse.
Scopriamo insieme chi sono gli amici animali della 74esima edizione del Festival di Sanremo.
Amadeus e l'inseparabile Kira
Prima di conoscere gli ospiti animali della kermesse, una menzione d'onore la merita proprio Amadeus, all'anagrafe Amedeo Sebastiani, che oggi è arrivato nella città dei fiori con la famiglia al completo: i figli, la moglie Giovanna Civitillo, e Kira, il cane di famiglia!
Pettorina rossa ed energia da vendere: è lei Kira, la Boston Terrier che nel 2020 è entrata a fare parte della famiglia Sebastiani-Civitillo. La «birba di casa», come Amadeus stesso l'ha definita in più occasioni, è molto legata al figlio della coppia, Josè Alberto. La famiglia condivide spesso scatti con l'inseparabile amica a quattrozampe sia nella quotidianità che in occasione di eventi importanti come Sanremo.
La sensibilità personale di Amadeus per gli animali, soprattutto cani, quest'anno ha trovato riscontro anche nella scelta di alcuni ospiti che arriveranno in città nella settimana sanremese.
Briciola: la mascotte dei Carabinieri
Briciola sarà la prima protagonista in assoluto del Festival di Sanremo. Durante la serata di apertura calcherà il green carpet, all'esterno del Teatro Ariston insieme ai 25 cavalli della fanfara dei Cabarinieri. Con lei come sempre ci sarà Fabio Tassinari, capo Fanfara del 4º Reggimento a Cavallo e umano di riferimento di Briciola.
La cagnolina è l'ultima di una lunga serie di mascotte. Storicamente infatti tutti i reparti di Cavalleria hanno una mascotte, e la prima “ufficiale” risale agli anni 70, quando uno "scugnizzo" addetto alle scuderie dell’Ippodromo di Agnano a Napoli trovò un cucciolo meticcio e lo consegnò al Capo Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a Cavallo, dicendogli: «Tenete, vi porterà fortuna». Il cucciolo, chiamato Trombetta diventò appunto mascotte e, nel 1981, ricevette il “premio fedeltà” a Camogli. Successori sono stati i suoi stessi cuccioli, Tamburino e Semicroma, che hanno seguito la Fanfara per qualche mese fino all’arrivo di Birba, quindi di Lady e infine di Briciola.
Anche Briciola è una meticcia trovatella adottata dai Carabinieri. Con loro ha vissuto moltissime avventure nei suoi 10 anni insieme al Reggimento. Briciola è stata "arruolata" nel 2014 e può vantare una consolidata carriera nell'Arma e anche il grado di vicebrigadiere conseguito nel 2018: «Fa parte dell'esercito ma non svolge attività sul campo – aveva spiegato a Kodami il maresciallo Tassinari – È un cane di alta rappresentanza e ha ruolo molto importante per la trasmissione dei nostri valori».
Saetta il cane robot
Non solo Briciola: i Carabinieri sul green carpet porteranno anche Saetta, il primo cane-robot delle Forze di Polizia. Saetta ha la capacità di mappare luoghi attraverso sistemi di rilevazione laser e termici, evidenziando la presenza di minacce e individuando anche le più fievoli tracce di esplosivo e di agenti chimici e radiologici.
Il cane robot opera per asportare ordigni, compresi i grossi petardi inesplosi che, specialmente a Capodanno, minacciano l’incolumità dei cittadini e animali nelle aree urbane. Infine, sarà in grado di rifornire equipaggiamenti i militari impossibilitati a muoversi.
Saetta non è stato ideato per sostituire il lavoro svolto dalle Unità Cinofile, bensì andrà a ridurre significativamente i rischi per persone e animali delle Forze dell'Ordine. Uno strumento che potrebbe aiutare a rendere più etico l'impiego dei cani presenti nei corpi di Polizia.
Marley: il supercane
L'ospite più atteso di questo festival dagli amici degli animali è sicuramente Marley, il Pastore Tedesco che ha fatto della sua disabilità un punto di forza nella ricerca di persone scomparse. Non salirà sul palco, probabilmente per evitargli lo stress eccessivo, ma sarà presente negli spazi di Casa Sanremo. Ad annunciare la sua partecipazione è stato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che lo ha definito un orgoglio del sistema regionale di Protezione Civile.
Marley è affetto da una microaftalmia, una malformazione congenita dell’occhio, eppure negli anni si è guadagnato il titolo di "supercane", grazie al suo lavoro di ricerca al fianco delle persone nella Protezione Civile SICS, che lo portato a vincere anche il “Premio Internazionale Fedeltà del Cane” ricevuto a San Rocco di Camogli.
Ma facciamo un passo indietro per conoscere la sua storia: appena nato Marley viene spedito dall'allevamento al canile di Valenzano, in provincia di Bari. Qui resta per 5 mesi, invisibile tra gli invisibili, fino a quando non ha incontrato Marco Chimenti e Carlotta Nelli, ed è stato subito amore.
Grazie a una fortissima intesa reciproca con Marco, Marley è riuscito a compensare con grande naturalezza il suo deficit visivo con gli altri sensi. La storia di Marley può tirar fuori un messaggio importante sulle diffidenze che ci sono nell’adottare degli animali con delle difficoltà fisiche: «Lui ci ha dato la più grande lezione di vita e cioè ci ha insegnato ad essere felici non pensando a ciò che si è perso. La mattina magari ti svegli un po’ arrabbiato. Vedi lui che è sempre felice e capisci che si può stare bene. Cosa spererei? – avevano spiegato a Kodami i pet mate di Marley – Che molte persone avessero meno paura dell’handicap di un animale in sede di adozione. Non ci sono così tante difficoltà. Gli animali trovano sempre il modo di adattarsi».
Un messaggio importantissimo per favorire le adozioni del cuore, superando ogni pregiudizio.