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28 Aprile 2022
12:12

Cucciolo di volpe in tangenziale salvato da un automobilista a Milano

Jacopo, questo il nome dell'automobilista, ha visto il cucciolo di volpe vagare da solo a pochi passi dalla trafficatissima strada e ha deciso di fermarsi, salvandogli con tutta probabilità la vita.

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Un cucciolo di volpe che si aggirava da solo nei pressi della tangenziale Ovest di Milano, non ferito ma ad altissimo rischio investimento. Quando lo ha visto Jacopo, automobilista che martedì sera poco dopo le dieci era all’altezza dello svincolo per Pregnana Milanese, non ci ha pensato due volte: ha fermato la macchina, è sceso, ha recuperato il cucciolo e lo ha immediatamente portato all’Enpa.

A raccontare questa storia a lieto fine (ma anche preoccupante, perché conferma quanto la presenza dei selvatici sia aumentata nei pressi di centri abitati e infrastrutture urbane) è stata proprio l’Enpa di Milano, che ha assicurato che oggi il volpacchiotto, poco più di un mese d’età, sta bene.

«L’automobilista è riuscito a catturarlo poco prima che il piccolo si mettesse in serio pericolo di vita – confermano gli operatori – Non appena è riuscito a prendere l'animale, Jacopo lo ha messo nel bagagliaio della propria auto e, in accordo con i nostri operatori che nel frattempo aveva preallertato telefonicamente, lo ha portato presso la nostra sede. Il volpacchiotto era molto provato e spaventato, ma durante la visita i veterinari non hanno riscontrato fortunatamente nessun trauma o ferita».

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Il cucciolo volpe salvato a Milano

Il cucciolo è stato trasferito mercoledì mattina al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Vanzago, dove resterà sino a quando non sarà possibile rimetterlo in libertà: «Ci vorranno almeno tre o quattro mesi prima che possa essere abbastanza grande per essere liberato», hanno spiegato da Enpa dopo averlo affidato alle cure del Cras.

Il ritrovamento del cucciolo di volpe così vicino a un centro abitato non deve, come detto, stupire. Negli ultimi tempi gli avvistamenti di animali selvatici nei pressi delle città e delle arterie stradali è aumentata, e di conseguenza anche i recuperi nella migliore delle ipotesi, gli investimenti nella peggiore. Un altro fattore da tenere in considerazione è anche che la primavera è il periodo delle nascite per moltissime specie selvatiche, e spesso chi si ritrova davanti cuccioli tende a prenderli animato da buone intenzioni e convinto di salvarli.

Se nel caso del cucciolo di volpe l’intervento di Jacopo è stato provvidenziale, però, non sempre prelevare i cuccioli è la cosa giusta da fare. Gli stessi operatori di associazioni e centri mettono in guardia sul prendere uccellini che si trovano a terra o piccoli di altri animali, che che soltanto all’apparenza sono soli o abbandonati. In realtà in molti casi i genitori sono a poca distanza e lasciano i piccoli nascosti mentre cercano cibo, come nel caso di daini, conigli o lepri, oppure stanno insegnando ai cuccioli a sopravvivere. Toccarli, o peggio ancora prelevarli comporta eliminarne il caratteristico odore e renderli irriconoscibili alle madri, anche nel caso in cui venissero reimmessi in seguito in natura.

«Nessun centro specializzato sostituirà mai totalmente le cure dei genitori – sottolineando dal Cras di Vanzago –  Imparare a cacciare, scappare dai pericoli, muoversi sul territorio, sono tutte cose che i piccoli apprendono dai genitori. Per questo motivo, è importante intervenire solo se davvero necessario. Per ogni dubbio non esitate a contattare il Cras più vicino a voi».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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