Nella serata di lunedì 11 ottobre 2021 un cucciolo di lupo ferito è stato recuperato sul ciglio della strada, sulla provinciale che collega San Cataldo e Frigole, in Salento. A segnalarlo è stato un automobilista, che ha subito allertato l'ASL, che ha tratto l'animale in salvo e lo ha trasportato presso il Centro Veterinario Lupiae, convenzionato con il Centro di Recupero Animali Selvatici di Calimera.
Il giovane lupo, circa 6 o 7 mesi, ha riportato la frattura di entrambi i femori, del bacino e uno pneumotorace, con tutta probabilità dopo essere stato investito da un'automobile.
I lupi in Salento, una presenza recente
La prognosi al momento è riservata, a causa delle sue condizioni ancora critiche, ma è vivo e si spera possa riprendersi presto grazie alle terapie e alle cure dei veterinari. L'esemplare, insieme al resto del branco, era già stato notato più volte nella periferia di Lecce nei giorni scorsi.
Che in Salento ci siano i lupi è infatti un fatto ormai accertato, anche se si tratta di una presenza piuttosto recente. La scorsa estate c'erano già state delle segnalazioni di attacchi a greggi di pecore nella zona di Melendugno, mentre nel 2020 un altro esemplare particolarmente confidente a Otranto aveva fatto parlare molto di sé, un po' come il famoso caso della lupa di Potenza.
Con tutta probabilità si trattava di un lupo sfuggito alla cattività, chiaramente illegale, ormai troppo abituato a interagire con gli umani e quindi "problematico". Dopo aver più volte avvicinato turisti in cerca di cibo, fu catturato dagli esperti del Parco della Majella e dai Carabinieri forestali, ed è adesso ospitato al centro di recupero per animali selvatici ed esotici di Monte Adone, in provincia di Bologna.
La strada per la convivenza
La presenza dei lupi (Canis lupus italicus) in Salento è un segnale estremamente positivo per la biodiversità. Perseguitato dall'uomo fino a rischiare l'estinzione, a partire dagli anni 70 la popolazione di lupo in Italia è cresciuta rapidamente, ed è tornato a vivere nelle zone da cui era stato eradicato. Presto, inoltre, conosceremo anche la consistenza numerica di questo importante ritorno, grazie al primo monitoraggio su scala nazionale condotto dall'ISPRA quest'anno.
Fondamentale sarà però investire – e tanto – sulle campagne di sensibilizzazione e prevenzione con allevatori e comunità locali, per riuscire a trovare la necessaria convivenza pacifica. Soprattutto nelle zone in cui il lupo è tornato o arrivato da poco, proprio come il Salento. Convivenza che fortunatamente è stata già trovata e con successo, soprattuto nelle zone in cui lupi ed essere umani condividono lo stesso territorio da sempre, principalmente grazie al prezioso aiuto dei cani da guardiania. È fondamentalmente da qui che passerà il futuro del lupo in Italia.