Il pronto intervento dei carabinieri della compagnia di Sestri Levante ha consentito di fermare un uomo che si era impossessato di un cucciolo di husky. Il fatto è avvenuto a Casarza Ligure in zona Francolano. L'uomo, un cittadino di 30 anni, ha preso il cucciolo custodito in un giardino recintato e si è dileguato.
Le urla dei pet mate sono state sentite da un carabiniere fuori servizio che è intervenuto bloccando l'uomo che ha reagito con minacce e insulti, ma è stato preso in consegna da una pattuglia di Moneglia che si trovava in zona.
Il cucciolo è stato restituito alla sua famiglia, mentre l'uomo è stato denunciato per furto e per aver negato le generalità. In considerazione del fatto che in zona sono spariti negli ultimi mesi alcuni cuccioli di cane di razza pregiata le Forze dell'Ordine ritengono che il cucciolo fosse destinato al mercato di animali vivi.
Rubare un cane di qualcun altro costituisce un atto di furto, non di "sequestro", perché nella legislazione italiana i cani sono ancora considerati oggetti, beni mobili. Quindi, non ci sono differenze nelle sanzioni tra chi ruba un cane (un essere senziente) e chi si appropria di un oggetto altrui. In entrambi i casi, a meno che non siano presenti circostanze aggravanti, chi compie questo atto rischia una pena detentiva che va da sei mesi a tre anni, e una multa che può arrivare fino a cinquecentosedici euro.
D'altra parte, quando un cane viene sottratto da una persona che già aveva la custodia del cane, con l'intento di trarne un guadagno ingiusto, si tratta di un caso di appropriazione indebita e non di furto. In questa situazione, la legge prevede una pena detentiva che va da due a cinque anni, oltre a una multa che può raggiungere un massimo di tremila euro.
Infatti, purtroppo le leggi italiane il cane viene ancora considerato alla stregua di un oggetto: un bene che può essere comprato, venduto e quindi anche rubato.