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14 Ottobre 2022
11:08

Cucciolo di foca morto per un selfie: i gravi danni della poca preparazione sul regno animale

La triste vicenda è avvenuta sull'isola di Great Blasket, in Irlanda, durante l'estate. Una coppia di turisti per fare una foto con un cucciolo di foca, ne ha provocato la morte. Non di certo consapevoli delle conseguenze di quello che stavano facendo i due rientrano nella categoria, ancora troppo numerosa, dei turisti poco responsabili e poco informati.

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L’ignoranza, intesa come non conoscenza, è ancora molto diffusa sul benessere animale. In questo caso specifico poi è mancato anche del tutto il buonsenso che spesso, quando non si hanno le informazioni corrette, può essere un utile alleato per non fare cose insensate.

La triste vicenda è avvenuta sull'isola di Great Blasket nella contea di Kerry, in Irlanda, durante l'estate. Ma i due custodi dell’isola lo hanno raccontato solo adesso intervistati al Pat Kenny Show, un popolare programma di intrattenimento irlandese.

Claire De Haas e Brock Montgomery hanno trascorso gli ultimi sei mesi come guardiani sull'isola, considerata la capitale irlandese delle foche grigie e sede di oltre 1.000 esemplari. D’estate il luogo si riempie di turisti che visitano l’isola anche per ammirare le foche. Ma se molti di loro sanno comportarsi, altri invece non lo sanno proprio.

«Due turisti hanno preso in braccio un cucciolo di foca dalla spiaggia – ha raccontato De Haas – e poi lo hanno gettato fra le onde dell’oceano. Quindi, lo hanno riafferrato e riportato di nuovo sulla spiaggia per tenerlo vicino a loro e fare delle foto, ma purtroppo è morto mentre i due cercavano di prenderlo in braccio per farsi un selfie».

Choccata ma non sorpresa, De Haas ha aggiunto che sfortunatamente non si tratta di un incidente isolato, poiché molti turisti inseguono le foche sull'isola nel tentativo di fare una foto con loro. Un comportamento dannosissimo del quale non si rendono nemmeno conto.

Il signor Montgomery, infatti, ha aggiunto di non essere affatto certo che la coppia avesse capito esattamente la portata di ciò che stava facendo. Per questo ha sottolineato l’importanza di una segnaletica adeguata sulla spiaggia, che indichi con precisione che gli essere umani devono tenere una distanza dalle foche di almeno 100 metri.

Anche perché se questo non avverrà, se tutti non lavoreranno insieme, «una delle ultime cose belle su quell'isola che non ci sarà più» ha concluso il custode.

Purtroppo, nonostante i molti passi in avanti fatti dai paesi emergenti nella tutela della natura e della biodiversità, le zone di grande turismo sono spesso vittime della maleducazione dei viaggiatori. Per questo motivi si parla e si insiste molto sulla figura del turista responsabile.

Una persona che entra in un territorio che non è il suo e si comporta sempre in modo rispettoso, informandosi su quale sia l'approccio corretto con il mondo animale che incontrerà, evitando di acquistare souvenir realizzati con parti di animali o di dare soldi per le attrazioni che si dimostrino poco rispettose dei diritti e del benessere degli animali.

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Simona Sirianni
Giornalista
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