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15 Aprile 2021
13:41

Cucciola gettata da auto in corsa: finalmente apre gli occhi

Questa cucciola ha appena una settimana di vita, ma ha già vissuto l'inferno. Qualcuno voleva abbandonarla e ha scelto una modalità crudele per farlo: l'ha lanciata da un auto in corsa. La vicenda è accaduta a Menfi, una città in provincia di Agrigento. Ad accorgersi del piccolo cagnolino è stato un passante che lo ha trovato in mezzo alla carreggiata in evidente stato di dolore e ha deciso di portarlo all'Oasi Ohana, un rifugio per cani abbandonati a Santa Margherita di Belice.

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Questa cucciola ha appena una settimana di vita, ma ha già vissuto l'inferno. Qualcuno voleva abbandonarla e ha scelto una modalità crudele per farlo: l'ha lanciata da un auto in corsa. La vicenda è accaduta a Menfi, una città in provincia di Agrigento. Ad accorgersi del cagnolino è stato un passante che lo ha trovato in mezzo alla carreggiata in evidente sofferenza e ha deciso di portarlo all'Oasi Ohana, un rifugio per cani abbandonati a Santa Margherita di Belice.

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I volontari del rifugio si sono subito attivati per aiutare la cucciola che, fortunatamente, ha riportato solo qualche escoriazione dovuta all'impatto con il cemento. Dopo averla sottoposta a una visita veterinaria d'urgenza e constatato il suo stato di salute, le hanno quindi somministrato degli antidolorifici per permetterle di riprendersi dalla brutta esperienza e di mangiare.

«Gente così non se ne importa della macchia della vergogna e dell'infamia morale e penale di abbandonare un cucciolo innocente per l'ostinazione di non sterilizzare i cani – spiega Chiara Calasanzio, fondatrice dell'Oasi Ohana – Persone di questo tipo arrecano anche più dolore possibile prima di uccidere un cane. Non ho più parole per descrivere quello che sta accadendo in Sicilia in questi mesi. Che senso può avere lanciarla da un'auto in corsa in una strada di campagna così isolata?».

La situazione della cucciola è resa ancora più complicata dal fatto che è stata strappata alla madre dopo appena una settimana ed è quindi molto fragile. E anche dal punto di vista comportamentale, privare un cucciolo del rapporto con la genitrice e con i suoi fratelli e sorelle vuol dire non consentirgli di imparare le cose più importanti della vita nella fase più delicata di apprendimento. Tuttavia, ultimi aggiornamenti pubblicati da Chiara sulla sua pagina Facebook tengono viva la speranza: «La piccola questa notte per la prima volta ha provato ad attaccarsi al biberon con Francesca Orsini – scrive Chiara – Solo qualche secondo, fa ancora fatica ma sta capendo il meccanismo. Purtroppo è ancora presto per dire se si salverà, se ha riportato traumi che si riveleranno più in là… siamo estremamente in bilico e non ci facciamo illusioni. Però consentitemi di godermi questo momento di GIOIA perché stiamo combattendo contro un mostro che ha provato ad ucciderla».

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Questo è solo l'ultimo dei tanti casi di abbandono che si stanno susseguendo in Sicilia. Un mese fa, a Modica, cinque cuccioli piccolissimi sono stati salvati da morte certa grazie all'intervento di due Carabinieri che li hanno trovati sul ciglio della strada durante uno dei consueti pattugliamenti mattutini. Due dei cuccioli erano sul bordo stradale, altri tre invece erano poco distanti all'interno di uno scatolone, forse lanciato addirittura da un'auto in corsa. Mentre a febbraio otto cuccioli di cane sono stati abbandonati in un pozzo, lanciati da un’altezza di 7 metri. L’episodio è avvenuto nei pressi di Santa Margherita di Belice, poco distante dal rifugio Oasi Ohana. Uno dei piccoli, purtroppo, non ce l'ha fatta e un altro ha riportato gravi danni neurologici forse dovuti all'impatto con il fondo del pozzo. Proprio su Kodami avevamo raccontato la loro storia attraverso questo video:

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Fonte | Oasi ohana: i pelosi di Chiara

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