Ieri, durante il Concertone del Primo Maggio a Roma, accompagnata sul palco dai cantanti Ermal Meta e Noemi, l'etologa più famosa al mondo Jane Goodall ha portato un messaggio di speranza e azione: «Voi qui davanti dovete credere nel vostro futuro, non è vero che non potete fare nulla», ha dichiarato Goodall, sottolineando l'importanza di mantenere viva la speranza e la fiducia nel futuro.
Con un pupazzo raffigurante una scimmia tra le mani, simbolo del suo lavoro e della sua dedizione agli animali, la scienziata ha condiviso la sua esperienza personale. Ha raccontato di come 50 anni fa abbia lasciato l'Africa a causa della mancanza di speranza che aveva riscontrato tra i giovani locali, colpevoli del compromesso del loro futuro da parte degli adulti: «Per questo motivo ho avviato il programma Radici e Germogli», ha spiegato, evidenziando il suo impegno nel sostenere persone, ambiente e animali.
Il lavoro di ricerca di Goodall sul comportamento delle scimmie in natura ha ufficialmente preso il via nel 1957, quando ha compiuto il suo primo viaggio in Kenya. Tuttavia, è negli anni Sessanta che l'etologa ha fatto un passo significativo avanti nel suo percorso scientifico: è arrivata nel Parco Gombe in Tanzania ed è proprio qui che ha stabilito il campo base per condurre le sue rivoluzionarie ricerche che avrebbero cambiato radicalmente la prospettiva della nostra specie sulle scimmie antropomorfe.
Immersa nell'ambiente naturale del Parco Gombe, Jane Goodall ha trascorso anni osservando attentamente i comportamenti dei primati, in particolare degli scimpanzé. La sua dedizione, il suo rispetto per gli animali e la sua capacità di comunicare con loro hanno permesso di ottenere risultati straordinari. Attraverso le sue osservazioni dettagliate e il suo lavoro sul campo, Goodall ha dimostrato che le scimmie non umane non solo possiedono complessi comportamenti sociali e capacità cognitive sorprendenti, ma anche una gamma di emozioni e relazioni interpersonali simili a quelle umane.
Oggi, 2 maggio 2024, l'etologa ha sostenuto le attività dell'Istituto Jane Goodall Italia, dove c'è stato un incontro con una delegazione composta da circa 200 studenti e insegnanti che partecipano ai programmi Roots&Shoots dell'Istituto Jane Goodall Italia, incentrati sulla sostenibilità e la promozione della pace.
Nel pomeriggio, Jane Goodall farà tappa al Bioparco di Roma, dove discuterà della proposta avanzata dall'Istituto Jane Goodall Italia, firmata anche da lei, per una più attentaalla gestione delle specie antropomorfe in cattività. L'obiettivo è quello di adeguare la normativa italiana agli standard più avanzati al fine di garantire le migliori condizioni di vita possibili per scimpanzé, gorilla e oranghi.