L'epidemia di Covid-19 continua a saltare da una specie all'altra con preoccupante facilità. Dopo i gorilla trovati positivi allo Zoo di San Diego, primo caso documentato di contagio su altri primati, stavolta è il turno di una tigre e due leoni trovati postivi al SARS-CoV-2 in uno zoo in Svezia. La conferma è arrivata dopo le analisi effettuate dai laboratori IDEXX in Germania, ed è stata resa nota dall'Istituto Svedese di Veterinaria (SVA) sulla rete della Società Internazionale per lo studio delle Malattie Infettive (ISID). La tigre, una femmina di 17 anni, ha subito l'eutanasia a causa di gravi sintomi respiratori e neurologici, i leoni invece sembrano non aver avuto grossi danni e stanno bene. Positivo anche un membro dello staff del giardino zoologico.
I risultati delle analisi
L'anziana tigre aveva iniziato a manifestare sintomi, come la mancanza di appetito, il 9 gennaio, per poi peggiorare rapidamente l'11 dello stesso mese, quando è stata soppressa. I risultati dell'autopsia sono ancora parziali, ma secondo lo SVA l'animale era probabilmente asintomatico e le complicazioni che hanno costretto alla soppressione sembrerebbero non correlate al virus ma causate dall'età avanzata del grande felino. Anche un'altra tigre, un maschio con cui condivideva il recinto, ha accusato lievi sintomi respiratori ma non neurologici e non sembra essere positiva.
I due leoni positivi, che invece fanno parte di un gruppo di quattro, stanno bene e non hanno mostrato problemi respiratori gravi né cali dell'appetito. Si attendono inoltre i risultati dei test per altri membri dello staff che hanno mostrato segnali dell'infezione da SARS-CoV-2.
Altri animali e Covid-19
Mentre lo zoo di San Diego fa sapere che i gorilla si stanno riprendendo dalla Covid-19, i visoni allevati per per le pellicce e altri animali continuano a contrarre la malattia a causa della vicinanza con l'uomo. Questi nuovi contagi ci spingono ancora una volta a rivalutare la posizione dell'essere umano nella natura e il rapporto che abbiamo con gli altri animali. Come ha sottolineato David Quammen a Kodami:«Noi umani dobbiamo ricordarci, abbiamo bisogno di farlo, che siamo parte di un tutto. Siamo solo una specie tra tante e non siamo superiori a nessuno». Il mondo e la società stanno cambiando per sempre a causa della pandemia e forse è arrivato il momento di riflettere seriamente sul rapporto che abbiamo con gli altri animali, compresi quelli in cattività e negli allevamenti.