Da quando si occupa di gatti non le era mai successo. Gemma Di Paola è un'impiegata di banca che si prende cura dei randagi felini di Napoli. Venerdì scorso, come ogni settimana, si è recata alla colonia del porto sul molo San Vincenzo e laddove di solito trova le ciotole buttate per terra o portate via dal mare, si è invece vista comparire una casetta di legno fatta su misura e un biglietto con su scritto "per i tuoi gatti".
Il dono che una persona generosa, che è voluta rimanere anonima, ha realizzato è un rifugio per i mici che Gemma cura da 12 anni: «Sono andata a riempire le ciotole e ho visto che erano state rialzate su una mensola in legno e messe al riparo sotto a una tettoia, il tutto fatto su misura a mano in un'insenatura tra le rocce», racconta la volontaria, ancora emozionata, a Kodami.
Gemma Di Paola ama i gatti sin dall'infanzia e in città assiste molti soggetti nel suo rifugio-casa e un altro centinaio in strada: «Mio papà ha delle foto di me che a due anni giravo con una fila di gatti dietro! Lavoro per mantenere loro come dicono i miei amici».
La colonia di San Vincenzo sorge in una zona militare dove la donna ha il permesso di entrare una volta a settimana per sfamare i cinque gatti rimasti: «Quando sono arrivata erano circa una ventina, tutti cuccioli con le madri – continua la volontaria – Un tempo c'era una mensa in porto e probabilmente giravano lì attorno per avere del cibo, poi ho iniziato le sterilizzazioni a spese mie e tutti sono cresciuti in buona salute. Adesso ne sono rimasti cinque, sono anziani e non lasciano mai gli scogli».
Le condizioni per raggiungerli non sono però delle migliori: «Quando il mare entra in porto spazza via tutto, ho provato a mettere del polistirolo o dei trasportini ma non hanno resistito alla forza delle onde e purtroppo non c’è un altro posto dove poter lasciare il cibo se non questo molo artificiale».
Ma quello che Gianna ha definito un “angelo” ha trovato la soluzione: «Ora i mici possono mangiare al riparo e hanno sempre crocchette a disposizione. Di solito sono io che cerco soluzioni per le colonie della città, per la prima volta qualcuno mi ha fatto un regalo e di conseguenza lo ha fatto ai mici». Tra Gemma e il misterioso amante dei gatti è nata una corrispondenza su pizzini di carta: «Ho conservato il suo biglietto e, a mia volta, gli ho lasciato un messaggio con il mio numero di telefono perché vorrei tanto conoscere questa persona chi si è preso cura dei miei amati gatti».