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23 Gennaio 2024
15:54

Così uno pseudoscorpione usa uno scorpione come mezzo di trasporto

Un recente studio ha documentato il primo caso di foresia tra uno pseudoscorpione e uno scorpione: lo pseudoscorpione si è cioè attaccato al corpo di uno scorpione per spostarsi senza dover spendere troppe energie.

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In natura si instaurano spesso interazioni di diverso tipo tra differenti specie animali che non sempre sono positive per tutte le specie coinvolte. In questo contesto, capita di imbattersi nelle "associazioni" o "collaborazioni" più disparate e un nuovo studio ne è proprio l'esempio lampante. Un team di ricercatori ha infatti documentato la prima osservazione di foresia che coinvolge uno pseudoscorpione e uno scorpione. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Arachnologische Mitteilungen: Arachnology Letters.

Prima di tutto, è importante capire cosa significa "foresia". Questo termine si riferisce a quando un animale usa un altro come "mezzo di trasporto". Nel caso degli pseudoscorpioni, questi si attaccano al corpo degli scorpioni per spostarsi senza dover spendere troppe energie per muoversi in nuovi ambienti. Questa strategia non è nuova per gli pseudoscorpioni, che sono stati visti attaccarsi a vari ospiti, inclusi mammiferi, uccelli, diversi insetti e persino altri aracnidi. Tuttavia, è la prima volta che li vediamo sugli scorpioni.

Lo studio si è incentrato su una particolare specie di pseudoscorpione, Nannowithius wahrmani, appartenente alla famiglia Withiidae, la quale comprende 37 generi e 170 specie distribuite in tutto il Pianeta. Le specie del genere Nannowithius sono note per essere mirmecofile, ovvero propense a instaurare vari tipi di associazioni con colonie e nidi di formiche, comprese le interazioni mutualistiche, commensali o parassitarie. I ricercatori, conoscendo la natura di questi piccoli artropodi e il fatto che spesso si trovano su diversi tipi di animali, sono rimasti sorpresi (anche se non troppo) quando hanno scoperto che Nannowithius wahrmani si trovava su due scorpioni della specie Birulatus israelensis.

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Questo ritrovamento è emerso da uno studio condotto nell'arco di sette anni da uno studente nel laboratorio del Prof. Eran Gefen presso l'Università di Haifa che ha coinvolto indagini sul campo, monitoraggio dei nidi degli scorpioni e osservazioni nella parte orientale di Israele. Durante il corso della ricerca, sono state effettuate oltre 1.000 osservazioni della specie di scorpione Birulatus israelensis. Tra queste, due osservazioni specifiche, avvenute nella tarda primavera, hanno documentato la presenza di pseudoscorpioni Nannowithius wahrmani sul dorso degli scorpioni. La domanda adesso è: perché si è instaurata tale relazione?

Il modo più comune in cui un animale che fa foresia e un ospite entrano in contatto è quando occupano lo stesso habitat e hanno abitudini e periodi di spostamento simili. Sia lo pseudoscorpione N. wahrmani che lo scorpione B. israelensis, in effetti, sono predatori generalisti mirmecofili che vivono negli stessi formicai. Birulatus israelensis è stato osservato fuori dai nidi delle formiche Messor ebeninus e nutre di varie prede disponibili all'interno del nido o intorno ad esso, pur non escludendo le larve se a portata di mano. Al contrario, il Nannowithius wahrmani, essendo lungo solo un millimetro, occupa probabilmente una nicchia ecologica diversa all'interno del nido e si nutre di prede più piccole, come acari del suolo e altri minuscoli animali. Quindi, l'ipotesi è che queste due specie "viaggino" insieme perchè hanno abitudini alimentari simili.

Questa osservazione innovativa non solo amplia la nostra comprensione del comportamento degli aracnidi, ma apre anche strade per la ricerca futura sull'intricato mondo delle relazioni simbiotiche all'interno dell'ecosistema dei formicai. Tale scoperta, infatti, rivela la complessità delle interazioni tra diverse specie all'interno di un ecosistema, evidenziando la necessità di esplorare ulteriormente i meccanismi coevolutivi e gli adattamenti che si sono sviluppati nel corso del tempo.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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