Anche i cani, proprio come gli esseri umani, nascono senza denti, mettono i denti da latte e poi li perdono in favore della loro dentatura definitiva. Nei cuccioli l’eruzione dei denti da latte, 28 in totale, avviene a partire dalla seconda/terza settimana di vita. Nei mesi successivi i denti da latte cadono, facendo posto ai 42 denti definitivi o permanenti, la cui eruzione termina tra i 5 e i 7 mesi d’età. Può succedere però che un cane adulto perda un dente, quasi sempre per ragioni di natura medica: vediamo le più frequenti, e come comportarsi se si verificano situazioni del genere.
Traumi o fratture
Una delle cause più comuni per la perdita di denti sono i traumi: i denti possono spezzarsi e poi cadere a causa della masticazione compulsiva di oggetti molto duri (per esempio, sassi, oppure afferrare al volo frisbee), durante un litigio con un altro cane o perché l’animale va a sbattere contro qualcosa. In alcuni casi il dente si limita a spezzarsi o ad allentarsi nella gengiva, ed è necessario intervenire per evitare che il cane senta dolore, in altri invece cade direttamente e può capitare di ritrovarlo in giro per casa. In queste situazioni è comunque importante sottoporre il cane a una visita dal veterinario per capire gli strascichi del trauma: se il cane ha difficoltà a masticare o ha poca voglia di mangiare è possibile che abbia dolore dovuto alla perdita o alla rottura di un dente.
Scarsa igiene orale e tartaro
Anche l’eccessiva presenza di tartaro può portare alla caduta dei denti. La malattia parodontale è un’altra delle cause più comuni di perdita dei denti nei cani adulti, e controllare periodicamente lo stato della dentatura e delle gengive è fondamentale, perché l'accumulo della placca e del tartaro può creare danni molto gravi tra cui infiammazioni, ascessi, difficoltà di masticazione e nel tempo anche la caduta dei denti. La malattia paradontale colpisce in modo più frequente i cani anziani, ma un ruolo determinante lo giocano anche le abitudini di masticazione del cane, il tipo di alimentazione e la razza: i cani brachicefali in particolare sono più predisposti alla formazione del tartaro.
Per evitare l’accumulo di tartaro si possono scegliere apposite crocchette formulate per rimuovere la placca, o ancora dare al cane snack o giocattoli che, tramite la masticazione, lo aiutano a mantenere una corretta igiene orale. In generale, l’obiettivo è stimolare la salivazione, che contribuisce a una buona salute del cavo orale. Nei casi di eccessivo accumulo di tartaro il cane va infine sottoposto a detartrasi: il cane viene sedato da un veterinario, che si occuperà di rimuovere in sicurezza il tartaro, pulisce le sacche gengivali e controllare che non vi siano denti cariati o spezzati.
Carenze alimentari
Anche un’alimentazione povera di vitamine e sali minerali può portare alla caduta dei denti. Il benessere dell’animale passa infatti anche attraverso ciò che mangia, e in alcuni casi è possibile che dalle pappe non tragga tutti i nutrienti e le sostanze di cui ha bisogno per mantenere una dentatura forte. In questo caso è importante rivolgersi a un veterinario nutrizionista che, oltre a consigliare le modalità di somministrazione del cibo (anche sulla base della perdita dei denti), metterà a punto una dieta personalizzata da cui il cane potrà trarre tutto ciò di cui ha bisogno.
Utilizzo di farmaci
Anche l’utilizzo di alcuni farmaci e trattamenti veterinari può indebolire le gengive e la strutture “portanti” dei denti causandone la perdita. Si tratta di un’eventualità poco frequente, ma che può verificarsi, per esempio, quando il cane viene sottoposto a chemioterapia per trattare un tumore.
Denti da latte non caduti
Un’ultima motivazione per cui ci si può ritrovare tra le mani un dente del proprio cane è anche quella meno preoccupante: proprio come negli esseri umani, può succedere che un dente da latte cada con molto ritardo, e dunque oltre i 5-7 mesi canonici. Un modo rapido per accertarlo è portare il dente trovato dal veterinario: sarà lui a capire se si tratta di un dente da latte, e dunque deciduo, oppure di un dente permanente, e a consigliare cosa fare.