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La vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico o dalle zampe gialle, è una specie originaria dell'Asia che è arrivata in Europa all'inizio degli anni 2000, trasportata accidentalmente dall'uomo. Dal 2012, è stata segnalata anche in alcune zone dell'Italia settentrionale, come Liguria, Piemonte e regioni limitrofe del nord, dove si sta lentamente espandendo. Si tratta quindi di una specie aliena invasiva, ma non è più pericolosa o più aggressiva del calabrone comune o di altre specie di vespe autoctone in Italia.
Le punture della vespa velutina provocano quindi effetti simili a quelli delle punture di altre vespe, causando dolore, gonfiore e rossore. Tuttavia, la gravità delle reazioni può variare notevolmente a seconda del numero di punture e della sensibilità individuale. Nei soggetti allergici, le conseguenze possono essere molto gravi, arrivando fino allo shock anafilattico. In caso di puntura, è fondamentale monitorare i sintomi e, se necessario, cercare assistenza medica immediata, specialmente per coloro che sanno di essere allergici o che sviluppano sintomi sistemici.
Come riconoscere la vespa velutina
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La Vespa velutina può essere facilmente confusa con il calabrone comune (Vespa crabro), ma è leggermente più piccola e presenta alcune caratteristiche distintive. Il torace è di un colore bruno molto scuro, quasi nero, mentre nel calabrone è tendenzialmente rossiccio. I primi tre segmenti dell'addome sono bruno scuro con il margine posteriore giallo o giallo-rossastro, mentre il quarto segmento è quasi interamente di colore giallo-rossastro, con l'estremità dell'addome bruno-rossastra.
Le zampe sono scure, ad eccezione delle estremità che sono gialle molto evidenti, da qui arriva il nome comune calabrone dalle zampe gialle. La parte frontale della testa è di colore giallo aranciato, e le antenne sono nere nella parte superiore e brune in quella inferiore. Le dimensioni delle femmine di questa specie variano in lunghezza tra i 2 e i 3 cm, con le sole regine a raggiungere le dimensioni maggiori. Nel calabrone comune, invece, la lunghezza degli individui più grandi può arrivare anche a circa 3,5 cm. Come per le altre specie di vespe, i maschi sono più piccoli e privi di pungiglione.
Cosa provoca la puntura della vespa velutina
Gli effetti della puntura di una vespa velutina sono molto simili a quelli provocati dal calabrone comune e da altre specie di vespe. I sintomi possono però variare notevolmente in base alla sensibilità individuale e al numero di punture ricevute. Le reazioni possono essere locali, come dolore, gonfiore e rossore nella zona della puntura, oppure sistemiche, coinvolgendo l'intero organismo. In alcuni casi, la puntura provoca quindi solo dolore e gonfiore che scompaiono nel giro di poche ore, ma non è sempre così.
In altri casi, la stessa puntura può causare reazioni molto più gravi, inclusi problemi respiratori e shock anafilattico, che possono essere persino fatali se non trattati immediatamente, soprattutto in soggetti sensibili o allergici. È importante inoltre sottolineare che, a differenza delle api, la vespa velutina può pungere più volte. Questo comportamento aumenta il rischio di multiple punture, soprattutto se ci si trova vicino a un nido. Le punture multiple non solo intensificano gli effetti, ma possono anche attirare altri membri della colonia, aumentando ulteriormente il rischio di gravi reazioni.
Cosa fare se ti punge una vespa velutina
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In caso di puntura da vespa velutina, è sempre buona norma non sottovalutare mai la situazione e rivolgersi al proprio medico. Tuttavia, è altrettanto importante mantenere la calma e osservare attentamente i sintomi. Se la reazione è lieve e si manifesta solo con dolore, rossore e gonfiore, applicare subito del ghiaccio sulla zona colpita per ridurre il gonfiore. È sempre opportuno consultare comunque il proprio medico curante o un farmacista per ulteriori indicazioni.
In caso di comparsa di rossore e orticaria su tutto il corpo, è necessario recarsi al Pronto Soccorso per un controllo più approfondito e per ricevere una adeguata terapia. Nei casi più gravi, poi, quando compaiono sintomi come giramenti di testa, svenimenti, abbassamento della pressione, crampi, nausea, difficoltà a respirare, sensazione di gonfiore alla gola o altri forti sintomi allergici, è indispensabile recarsi immediatamente al Pronto Soccorso. Questi segnali potrebbero indicare uno shock anafilattico, una condizione potenzialmente fatale che richiede un intervento medico urgente.