Per il gatto è importante fare il maggior numero possibile di esperienze, tra queste c'è anche la facoltà di esplorare l'ambiente esterno. Il gatto che non esce mai non ha modo di fare una vita in linea con le caratteristiche della specie a cui appartiene.
Ciò crea una serie di tensioni che non vengono mai appagate e che possono portare delle problematiche sia fisiche che emotive nel gatto che non esce mai. Anche se in alcuni paesi, come ad esempio l'Australia, fare uscire il gatto non supervisionato da casa non è consentito, è innegabile che non permettergli mai di uscire può portare l'individuo ad avere una serie di disturbi.
Il problema principale del gatto che non esce mai di casa è che vive in un ambiente che non lo pone davanti a ostacoli e problemi, cosa che a livello celebrale comportano una riduzione sinaptica. Dal punto di vista del comportamento espresso, questa condizione si palesa attraverso una serie di disturbi la cui intensità varia in base al temperamento del gatto e all'ambiente in cui vive. Vediamo i principali e come si manifestano.
Obesità
Dal punto di vista fisico, il gatto che non esce mai può andare incontro all'obesità. Lo scarso movimento che fa il gatto che vive in un appartamento di dimensioni magari particolarmente contenute può essere alla base di un aumento di peso importante. Recentemente, uno studio italiano ha fatto luce su un problema sempre più diffuso tra i gatti domestici che vivono in città: quello del sovrappeso. I ricercatori che hanno lavorato allo studio “Overweight in domestic cats living in urban areas of Italy: risk factors for an emerging welfare issue” rilevano che la mancanza di attività fisica e la sovralimentazione sono fattori determinanti.
L'obesità nel gatto a sua volta può determinare problemi molto seri come la lipidosi epatica e il diabete mellito. Inoltre, possono verificarsi problemi articolari alla mancanza di attività adatte a tenere in forma muscoli. Potrebbero non bastare neanche gli arricchimenti ambientali, di cui ogni casa dove abitano gatti dovrebbe essere fornita.
Ansia e depressione
Oltre ai problemi fisici il gatto che non esce mai può avere problemi anche a livello emotivo. Si tratta di gatti che apparentemente stanno bene ma poi mettono in atto comportamenti attraverso i quali emerge tutta la loro ansia: fanno pipì in casa; non vanno d'accordo con gli altri; sono inquieti.
Lo fanno perché non trovano appagamento motivazionale in ambiente in cui vivono, una condizione che salla semplice ansia può trasformarsi in vera depressione. Questo accade perché se il gatto non ha modo di mettersi alla prova e sperimentare potrebbe arrivare a rifiutare anche il gioco e altre attività che prima era solito fare perché non lo stimolano più.
Spesso questi sintomi in gatti che dall'adolescenza mostrano paure generalizzate: iniziano a temere estranei in casa, mobili nuovi. In apparenza sono paure che sembrano venire dal nulla e che invece derivano dal fatto che non c'è stata un'adeguata acquisizione di competenze negli anni della formazione.
Aggressività
Il gatto che non esce può anche manifestare lo stress in modo diverso dall'apatia, mettendo in atto comportamenti aggressivi. Ciò spesso è dovuto alla frustrazione del non riuscire ad appagare le proprie motivazioni etologiche.
Il gatto può finire per considerare la casa in cui vive il suo ambiente esclusivo da difendere strenuamente, un atteggiamento che può essere enfatizzato dalla presenza di altri elementi da cui sentono di doversi difendere.
L’aggressività non è altro che la motivazione che spinge un individuo a compiere un comportamento dannoso verso un altro individuo con l’obiettivo di aumentare la distanza tra sé e l’altro. L’aggressività in natura è una risorsa ed è determinata dai geni, dalle esperienze, e anche dallo stress.