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16 Agosto 2022
9:00

Cosa succede se il cane lecca il veleno per formiche? Sintomi di avvelenamento e cosa fare

I veleni per formiche e altri insetticidi sono tossici e potenzialmente letali per gli animali domestici. Vediamo come capire se il cane è stato avvelenato e cosa fare in caso di ingestione accidentale.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Gli insetticidi che comunemente usiamo contro formiche, ma anche scarafaggi, zanzare e altri insetti, possono essere molto pericolosi per gli animali domestici.  Sono infatti tossici e spesso letali per i cani, perché contengono carbammati ed organofosforici. Queste sostanze agiscono sul sistema nervoso degli insetti per ucciderli, ma ovviamente esplicano la loro azione e tossicità anche su altri animali, se accidentalmente le ingeriscono o vengono in contatto con esse.

Bisogna quindi fare molta attenzione, non solo agli spray e alle polveri, ma anche alle “casette” che, sebbene contengano il veleno al loro interno, possono diventare letali per cani particolarmente curiosi o cuccioli, perché giocandoci potrebbero romperle e ingerirne il contenuto.

Quali sono i sintomi di avvelenamento da pesticidi nel cane e nel gatto

Questi insetticidi per formiche inibiscono le colinesterasi e, se annusati o leccati accidentalmente dagli animali domestici, possono provocare manifestazioni acute. I sintomi più comuni dell'avvelenamento sono:

  • salivazione abbondante,
  • lacrimazione,
  • minzione,
  • diarrea,
  • vomito,
  • broncospasmo,
  • bradicardia,
  • tremori e fascicolazioni,
  • astenia.

Cosa fare se il cane mangia del veleno per le formiche

In caso di ingestione accidentale, bisogna subito sciacquare con abbondante acqua la bocca e la lingua del cane, oltre che lavare con acqua e sapone di Marsiglia le zone del corpo venute a contatto con il veleno. Evitate di somministrare latte o altre sostanze che possono velocizzare l’assorbimento del tossico, l’unica sostanza che potete dare è il carbone vegetale, anche diluito, il cui potere assorbente limita l’azione del veleno.

Altri tipi di terapia verranno fatti dal veterinario curante, che prontamente provvederà ad effettuare una fluidoterapia e la terapia di sostegno, oltre che provare ad antagonizzare il tossico. Conviene recarsi subito dal veterinario anche se vi sembra che i sintomi non siano eccessivi, questo perché ogni veleno ha un tempo di assorbimento diverso e nulla garantisce che la sintomatologia non peggiori nelle ore successive.

Per evitare l’uso di pesticidi e non avere la casa invasa dalle formiche, è possibile ricorrere a rimedi naturali, come il succo di limone e l’aceto, sono molo sgraditi a questi insetti e possono essere usati per lavare il pavimento. Possiamo poi posizionare della cannella, menta, pepe e chiodi di garofano, sia triturati che in oli essenziali, negli angoli o vicino alle finestre e balconi. Infine, possiamo usare del talco o del gesso lungo le soglie, in modo da creare delle barriere.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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