I gatti sono animali estremamente sensibili e abitudinari, su cui lo stress può avere un impatto anche molto forte modificandone lo stato generale di salute. Le cause di stress possono essere di varia natura e dipendere da fattori fisici, psicologici o ambientali, ed è molto importante riconoscere i sintomi per aiutare il gatto a sentirsi nuovamente al sicuro e assicurare il suo benessere psicofisico soprattutto in ambiente domestico.
Tra i sintomi fisici ci sono prima di tutto i disturbi urinari. Un gatto stressato può avere difficoltà a urinare, sviluppare una cistite e addirittura urinare sangue, problemi che possono accompagnarsi anche a vomito e diarrea da stress, che sono comunque meno frequenti.
A livello comportamentale, i sintomi di stress nel gatto sono più ampi e variegati: si va dalla marcatura su oggetti o in zone della casa in precedenza ignorate all’urinare o defecare fuori dalla lettiera, al leccamento compulsivo. Il cosiddetto “grooming”, un’attività che per il gatto riveste una grande importanza sia a livello fisico sia psicologico, in quello stressato può trasformarsi in un leccamento frenetico e continuo del pelo, che può degenerare in ciuffi strappati e che ha molto poco a che fare con la classica pulizia in cui indulgono questi felini quotidianamente.
Ancora, a livello comportamentale, un gatto stressato può nascondersi con più frequenza e cercare di evitare il contatto con gli umani di riferimento, preferendo trovare rifugio in angoli di casa più isolati. Può capitare, quando lo stress è estremamente elevato, che diventi più aggressivo, arrivando a miagolare o a soffiare se qualcuno invade quella che lui percepisce come zona sicura. Ma quali sono le principali cause di stress nel gatto?
Cambio di abitudini
Tenendo sempre a mente che ogni gatto ha una propria personalità, e di conseguenze bisogni, desideri e motivazioni individuali, si possono elencare una serie di cause di stress, che vanno inquadrate all’interno del contesto e dell’ambiente in cui l’animale vive.
Tra le prime c’è un cambio di abitudini: il gatto si può stressare anche per cambiamenti all’apparenza insignificanti, come per esempio lo spostamento delle ciotole o della lettiera o la somministrazione di un cibo differente rispetto a quello che ha sempre mangiato. Anche un cambio di abitudini del suo umano di riferimento può avere ripercussioni sul suo stato psicofisico, se per esempio resta fuori casa diversi giorni quando è invece abituato a rimanerci con frequenza. Anche la solitudine nel gatto può infatti tramutarsi in stress e manifestarsi con i sintomi già descritti.
Modifiche al suo ambiente
Anche cambiamenti nel suo ambiente possono tramutarsi in fonti di stress. Nuovi ingressi in famiglia, una nascita o l’arrivo di un altro animale in casa, un trasloco o lavori di ristrutturazione che comportano rumori forti e un continuo avvicendarsi di estranei possono rivelarsi una grande fonte di stress. Anche nuovi odori sconosciuti possono stressarlo (pensiamo, per esempio, a una cosa banale come un profumatore), così come un ambiente poco stimolante possono diventare fonte di stress.
Il gatto, in quanto predatore, nonostante i secoli di domesticazione mantiene intatti istinti, bisogni e motivazioni che deve esprimere anche attraverso il suo ambiente, ed è bene dedicare all'arricchimento ambientale un po' di attenzione per assicurargli la possibilità di farlo. All'interno del luogo in cui vive devono quindi essere presenti mobili, complementi d’arredo o giochi che lo stimolano, e che rispecchiano i suoi bisogni e i suoi istinti assicurandogli nascondigli, luoghi sopraelevati e posti confortevoli e sicuri in cui riposare.
Malattie e parassiti
Lo stress è correlato anche a patologie, soprattutto se sono fonte di dolore e se sono croniche. Gengiviti e stomatiti (una condizione di irritazione delle gengive che causa arrossamento del cavo orale e delle gengive stesse, in alcuni casi anche sanguinamento dalla bocca e abbondante salivazione), per esempio, che incidono sull’alimentazione e sull’espletamento dei bisogni.
Ancora insufficienza renale, diabete, raffreddore, diarrea. In questi casi malattia e stress si alimentano vicendevolmente, ed è importante agire non soltanto a livello di cura della patologia, ma occuparsi anche del benessere psicologico ed emozionale del gatto. Un’altra fonte di stress esterna possono essere i parassiti. Le pulci, in particolare, con il loro morso e il prurito che provocano, possono rivelarsi una grande fonte di stress contribuiscono a innalzare notevolmente i livelli di stress nel gatto.