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23 Dicembre 2023
18:00

Cosa significa vedere un cervo?

Il cervo è uno degli animali più presenti nei miti e nel folklore popolare in diverse parti del mondo. Un suo eventuale incontro però non nasconde nulla di trascendentale e può essere sintomo di come la nostra specie sta alterando il suo areale.

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cervo

Il cervo nobile (Cervus elaphus) è considerato un animale sacro da moltissime culture e per questa ragione è presente in moltissimi racconti e in vari miti. Secondo la tradizione europea, l'incontro improvviso con questo erbivoro dispone di molteplici significati che rendono la sua figura ancora più magica, ultraterrena e spirituale come se fosse un messaggero inviato direttamente da un dio. In nord Europa, come anche in Italia o in Giappone, tutte le storie che lo vedono protagonista hanno tra l'altro in comune un profondo senso di rispetto nei suoi confronti.

Ogni cultura tuttavia dona alla figura del cervo un significato simbolico differente che non ha ovviamente nessun riscontro con la vera natura della specie. I giapponesi per esempio credono che il cervo porti un'immensa fortuna a chi lo vede e che nasconde la tipica malinconia dell'autunno, mentre per gli europei questo animale è divenuto sinonimo di regalità, di forza e di resistenza, divenendo simbolo di nobiltà d'animo.

In realtà, se un giorno incontrerete un cervo nel folto di un bosco, ricordatevi che non c'è nessun significato nascosto dietro questo incontro e che seppur diverse tradizioni asseriscono il contrario, non si tratta di un messaggio divino. Da cosa deriva però questa antica credenza?

I cervi sacri delle varie tradizioni mitologiche-religiose (i cervi di Yggdrasill della cultura norrena, Borevit della cultura slava e lo stesso Gesù rappresentato come cervo negli arazzi medioevali) hanno difatti dato vita al folklore popolare europeo per secoli ed è normale che il loro ricordo continui a influenzare indirettamente talvolta con delle superstizioni. Basti pensare al modo in cui attribuiamo al cervo il concetto stesso di regalità e di bellezza, solo perché questo animale era legato alla dea della caccia Artemide, venerata nell'antica Grecia.

Il cervo può avvicinarsi all'uomo per varie ragioni: la fame, la distruzione del suo territorio, la presenza dei carnivori, la stagione degli amori e le battute di caccia. Tutte situazini che possono spingere l'animale verso le comunità umane ma, appunto, senza che nasconda alcun significato "mitologico": in queste occasioni il cervo segue semplicemente le sue necessità.

I significati simbolici del cervo

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Secondo l'iconografia ispirata dalla religione cristiana, il cervo rappresenta Gesù Cristo che combatte e vince il demonio, interpretato, invece, dal serpente. Il primo a fare riferimento a questa simbologia fu San Paolo, che nella sua Seconda lettera ai Tessalonicesi citò alcune parole di Teofrasto che descrivevano il comportamento dei cervi. «Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca», scrisse e il soffio rappresentava il sospiro di sfida del cervo nei confronti del serpente, simbolo del male.

Fu durante il Medioevo però che le figure del Messia e del cervo si sovrapposero all'interno della tradizione cristiana. Basti pensare che fioccarono diverse leggende popolari legate alla vita dei santi, come accade per San Uberto. Un venerdì, durante una battuta di caccia, si narra infatti che questo santo abbia avuto la visione di un crocifisso tra le corna di un cervo che iniziò a parlare e invitò San Uberto ad abbandonare la sua vita peccaminosa e dissoluta, a favore di una esistenza morigerata, non violenta e dedita alla preghiera.

Per quanto riguarda invece la religione mussulmana, un'antica tradizione turca, poi diffusasi in tutto il mondo arabo grazie all'estensione dell'Impero Ottomano, racconta che i cervi possiedono particolari proprietà magiche e che in realtà sono talmente sapienti e saggi da aver preferito allontanarsi dall'uomo, troppo stupido e violento per comprendere gli equilibri della natura. I cervi inoltre secondo questa tradizione sono anche degli animali capaci di trasmettere il loro vigore sessuale con lo sguardo ed è forse per questo se venivano associati alla virilità. Molte tombe turche medioevali disponevano inoltre molteplici statuette raffiguranti questi animali.

Nella mitologia celtica, invece, il cervo è una figura associata a vari dei e dee ed è considerato un simbolo di forza, resistenza e soprattutto di rigenerazione, in quanto le sue corna ricrescono ogni anno. Questo collegamento si è poi tramandato anche alla mitologia norrena, dove i cervi dell'albero della vita (Yggdrasill) erano dediti a sfrondargli i rami troppo bassi, che avrebbero potuto soffocare come l'inverno il mondo intero.

I Nativi Americani anche erano profondamente innamorati di questo animale. Era associato alla grazia, alla bellezza e alla gentilezza e veniva utilizzato come simbolo di pace, amore e armonia nei trattati. Molte tribù asserivano di nascere da potenti cervi mitologici e alcuni popoli credevano perfino che i guerrieri più coraggiosi e giusti si reincarnassero in essi, anche se il loro spirito perdeva la memoria delle gesta umane.

Secondo la mitologia giapponese e nello shintoismo, infine, i cervi erano dei veri e propri spiriti, compagni di giochi di alcune delle divinità principali come la dea del sole Amaterasu che viene infatti spesso mostrata in compagnia di un cervo e secondo una leggenda il suo sacro emissario aveva il nome di Ame-no-Kaku.

Per la psicologia freudiana sognare un cervo equivale a desiderare di sfogare le proprie pulsioni sessuali e può avere due principali significati. Da una parte l’immagine del cervo richiamava infatti alla virilità e alla fecondità maschile, che se sognata da una donna nasconde il desiderio di scegliersi un uomo dotato delle caratteristiche del "vecchio saggio". Nel caso in cui però a sognare il cervo sia un uomo, il sogno si lega all'aspetto nobile dell'animale. Il cervo infatti oltre ad essere un simbolo di mascolinità è anche simbolo del potere rigeneratore della natura e del sesso che induce i maschi a prepararsi ogni anno alla stagione degli amori. Il secondo significato del sogno quindi induce chi lo ha fatto ad avere speranze nei confronti del futuro e indica una persona che dal punto di vista psicologico sta rinnovando il proprio ego e il modo di essere.

Cosa significa davvero vedere un cervo?

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Distribuzione del cervo nobile in Eurasia

I cervi sono abbastanza comuni in tutta Europa ma è possibile vederli anche in Anatolia, sulle foreste che coprono il Caucaso, vicino la costa Mediterranea dell'Algeria, del Marocco e della Tunisia e in alcune regioni specifiche dell'Asia centrale. Altre specie, come il wapiti (Cervus canadensis), sono poi presenti in altre aree del mondo, risultando uno dei generi degli artiodattili più diffuso del globo.

Sono diverse le ragioni naturali che possono spingere un esemplare a incontrare l'uomo. Innanzitutto, la nostra specie si è ormai ben distribuita all'interno dello stesso territorio, strappando interi settori del loro areale. Il comportamento dei cervi stessi poi induce i maschi ad allontanarsi di molto dalle loro regioni natali e alcuni esemplari si spostano in aree delle foreste particolarmente vicine alle comunità umane, soprattutto quando gli incendi devastano intere regioni.

La fame provocata dalla distruzione e dall'abbattimento delle foreste ha poi costretto i cervi in Canada e in Europa a recarsi all'interno dei centri urbani più isolati per ottenere differenti tipologie di risorse: dal classico cibo vegetale al sale di cui alcune popolazione si alimentano durante i mesi precedenti la stagione degli amori, nel periodo in cui avviene la crescita dei palchi.

Le frequenti battute di caccia possono poi condurre gli animali verso luoghi abitati e in strade ad alto scorrimento a causa anche dello spavento procurato dal rumore dei proiettili: i cervi si dirigono verso le porzioni esterne del loro areale naturale, pur di mettersi in salvo. Ciò comporta non solo che si rendono più visibili agli occhi umani, ma anche che aumentino per loro e per gli automobilisti il pericolo di scontri, soprattutto se sono notevolmente impauriti.

Per limitare quindi gli incontri con questi animali che possono rendersi altamente pericolosi con i loro palchi, gli zoologi e i biologi della conservazione consigliano a chi vive vicino o all'interno delle foreste e dei boschi di non lasciare molto cibo o spazzatura nei pressi delle abitazioni, poiché i cervi sono tra le specie che si avvicinano per trafugarli.

Nel caso in cui doveste quindi trovarvi a tu per tu con un cervo, ricordate sempre che si tratta di una specie selvatica, capace di difendersi e di assumere un atteggiamento aggressivo. Su Kodami abbiamo realizzato una puntata del nostro format "Incontri selvaggi" dedicata proprio al cervo e a come comportarsi nel caso di incontro:

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Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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