Il gatto ha di solito il naso umido, ma può succedere che sia proprio "bagnato" o comunque più umido del solito. Cosa significa?
Il gatto potrebbe avere il naso bagnato subito dopo aver finito di mangiare, perché aumentano le secrezioni, ma potrebbe anche avere il raffreddore, un'infezione o addirittura una neoplasia. Vediamo allora come dovrebbe essere il naso di un gatto sano e quando, invece, è il caso di preoccuparsi.
Come deve essere il naso di un gatto sano?
Il naso del gatto è normalmente fresco e leggermente umido. Non devono essere presenti escrescenze, neoformazioni, croste, lesioni, o muco.
Non ci deve essere scolo dalle narici, né di liquido né di sangue. Inoltre, il respiro deve essere impercettibile e non rumoroso, in pratica il micio non deve fare fatica a inspirare l'aria e non deve avere starnuti.
Perché il gatto ha il naso bagnato?
Il gatto ha normalmente il naso umido e fresco, questo gli permette di amplificare la percezione degli odori nell'ambiente. Se notate che il naso del gatto è particolarmente bagnato dopo che ha mangiato è del tutto normale, succede perché durante la pappa vengono coinvolti gli organi di senso (tra cui l'olfatto) e le varie ghiandole deputate alla digestione. Questo "lavoro" aumenta le secrezioni e potrebbe rendere naso più bagnato del normale.
Non dimentichiamo poi, che il gatto è super pulito, quindi anche dopo il grooming soprattutto del viso e del muso, potremmo notare un naso più bagnato del normale.
Quando preoccuparsi se il gatto ha il naso bagnato?
Accanto a queste cause fisiologiche e del tutto normali, ci sono dei casi in cui è meglio far controllare subito il micio dal veterinario:
- presenza di muco o siero-pus dalle narici
- presenza di croste e lesioni attorno al naso
- presenza di scolo emorragico da una o entrambe le narici
- modificazione del muso o del naso
- presenza di neoformazioni, lesioni o escrescenze del naso
Un naso più bagnato del normale e/o con una di queste alterazioni può essere sintomo di:
- una grave infezione virale: i responsabili possono essere virus come quello della rinotracheite, (calicivirus ed herpesvirus sono i principali responsabili) a cui si possono accompagnare sintomi come la presenza di starnuti e congiuntivite;
- polipi nasali (molto frequenti nel gatto) che provocano spesso un respiro stertoroso e presenza di scolo muco-purulento dalla narice in cui è presente il polipo;
- corpi estranei nelle narici, come i forasacchi, che provocano starnuti e presenza di infezione con conseguente naso bagnato talora con muco;
- ascessi dentali, infezioni ed infiammazioni soprattutto dei canini e delle radici dentali, che potrebbe estendersi ai turbinati;
- avvelenamento da rodenticidi (veleno per topi), che provoca emorragie interne e conseguente fuoriuscita di sangue anche dalle narici;
- neoplasie, come il linfoma, che spesso può portare ad una modificazione simile ad un rigonfiamento sul setto nasale, o il carcinoma squamocellullare che si manifesta inizialmente come un graffio o una crosta sulla narice;
- infezioni fungine, come la criptococcosi che può dare modificazione delle narici e scolo nasale.
La scelta della terapia ed eventuali accertamenti diagnostici aggiuntivi saranno poi di competenza del veterinario che visita il gatto.