I cani sono animali sociali estremamente raffinati nella comunicazione, sia quando si tratta di interagire con i conspecifici che con gli eterospecifici. Hanno sviluppato, nei millenni di convivenza con noi, un sistema comunicativo molto articolato e una grande capacità di comprenderci, sia quando comunichiamo direttamente con loro sia nel comprendere i nostri stati emotivi attraverso una grande capacità di interpretare il nostro linguaggio corporeo.
È però indubbio che spesso noi non siamo bravi come loro nel capirci e possiamo fraintendere i loro segnali comunicativi e il loro stato emotivo. Per esempio è possibile restare spiazzati quando osserviamo un cane che abbaia mentre scodinzola. In apparenza questi due comportamenti emessi simultaneamente paiono essere contraddittori. Infatti l'abbaio viene spesso interpretato in modo negativo, un preludio all'aggressione per lo più, mentre lo scodinzolio rappresenta universalmente uno stato emotivo positivo del cane, l'espressione della gioia.
Allora, come stanno le cose quando questi due comportamenti si presentano contemporaneamente? È forse una sorta di schizofrenia del cane? Naturalmente no, è che per comprendere il linguaggio del cane non possiamo essere troppo superficiali e generalizzare: è questo che spesso ci porta all'incomprensione.
Cane che abbaia in condominio. Cosa dice la legge?
Cosa significa quando scodinzola?
Cominciamo col dire che lo scodinzolio del cane può essere caratterizzato da diversi elementi che indicano vari stati emotivi. Scodinzolare significa sventolare la coda a destra e sinistra, e questo è il parametro che rimane universale in questa definizione, ma ci sono altri elementi da osservare. Per esempio: quanto è flessuosa o, viceversa, quanto è rigida la coda; quanto è rapido il movimento da destra a sinistra o quanto è lento e pacato; se la coda che scodinzola è tenuta alta oppure all'altezza dei fianchi o, ancora, se è tenuta bassa, se non addirittura raccolta sotto le zampe, quasi aderente al ventre, e altro ancora.
Tutto questo però non può essere scorporato dagli altri elementi del corpo se vogliamo ben interpretare cosa stia "dicendo" il nostro cane, come la postura delle orecchie, la tensione dei muscoli, il tipo di sguardo, eccetera.
Il significato dell'abbaio
Dopo aver visto quante differenti modalità di scodinzolio possono esserci è il momento di considerare l'abbaio. Oltre alle differenze di tonalità, frequenza e volume dell'abbaio ci sono le varie circostanze nelle quali un cane può emettere questo tipo di vocalizzo.
Un cane può abbaiare per minacciare qualcuno, oppure per attirare l'attenzione su di sé da parte dei suoi compagni (umani e non); può anche abbaiare per frustrazione, per solitudine, oppure abbaiare di una gioia incontenibile, e altro ancora. Anche in questo caso va letto questo comportamento tenendo presente il contesto e lo stato emotivo del cane per interpretarlo con il minor margine d'errore.
Perché il cane abbaia e scodinzola?
Quindi, quando il cane abbaia e contemporaneamente scodinzola, cosa può significare? In realtà la risposta corretta è: qualsiasi cosa, dipende! Prima di tutto dobbiamo interpretare quale è l'emozione che sostiene in quel preciso frangente il comportamento del cane.
Spesso lo scodinzolio è indice esclusivamente di uno stato di alta eccitazione, sia che l'emozione sottostante sia positiva che negativa (anche se questa classificazione delle emozioni non è proprio corretta, ma mi si perdoni qui la generalizzazione). È infatti possibile che un cane in preda all'emozione rabbia si scateni in un intenso abbaiare, con un ritmo molto serrato e i denti scoperti, con la coda che scodinzola tenuta piuttosto alta, rigida, anch'essa molto rapida, quasi in sincrono con i vocalizzi. Qui la coda ci dice del livello di eccitazione (o arousal) mentre l'espressione del volto e la tipologia d'abbaio ci dicono le sue intenzioni minacciose e avversative.
Allo stesso modo un cane potrebbe emettere entrambe i comportamenti ma, questa volta, sostenuto da una intensa gioia, per esempio quando ci vede tornare a casa dopo ore che è rimasto solo. Ovviamente in questo caso la sua espressione facciale e il tipo di abbaio saranno molto diversi dal caso visto sopra, ma anche il modo in cui scodinzola, probabilmente il movimento della coda sarà più ampio e flessuoso, mentre la coda sarà tenuta orizzontale invece che alta.
Ci sono quindi molte opportunità di osservare questo comportamento e i dettagli, che poi non sono così difficili da interpretare, faranno la differenza. Con ciò non vogliamo escludere che vi possano essere comportamenti anomali, segnali contraddittori o difficili da interpretare, ma sono casi abbastanza rari. Indubbiamente la morfologia del nostro cane potrebbe indurci in errore, infatti potrebbe essere molto complesso comprendere lo stato d'animo e le intenzioni di cani particolarmente deformi, ossia lontani dalla morfologia della specie, come nel caso dei Bulldog, dove la coda è ridotta ad un contorto moncherino e le espressioni del muso potrebbero essere difficilmente leggibili soprattutto se non abbiamo confidenza con la razza.
Naturalmente la conoscenza dell'individuo, delle sue modalità comunicative e delle sue preferenze comportamentali sarà centrale nella comprensione dello stato del soggetto anche quando ci troviamo di fronte a comportamenti, diciamo, "anomali".
In ultima analisi c'è anche da dire che vi possono essere delle situazioni patologiche nelle quali il cane ha dei disordini nella comunicazione, ma per comprendere questa possibile condizione meglio rivolgersi ad un medico veterinario esperto in comportamento se sospettiamo che il nostro amato compagno ricada in una di queste rare casistiche.
L'esperienza insegna che i cani fanno di tutto per farsi comprendere da noi esseri umani, e si impegnano moltissimo nel cercare di comprenderci, di fatto questi sono stati tra i parametri selettivi più influenti nel dare il via alla millenaria convivenza tra le nostre due specie. Se ci impegniamo un poco, apprendiamo quello che è l'ABC del linguaggio del cane, riusciremo a meglio comprendere quello che ci trasmettono e anche a farci comprendere meglio da loro.
Speriamo che con questo breve articolo siamo riusciti ad aggiungere un tassello in questo processo di apprendimento e, magari, a fugare qualche dubbio. Un'ultima cosa va detta però. Fraintendere questi comportamenti è possibile, come abbiamo visto, ma può anche essere pericoloso, soprattutto se a commettere un errore di interpretazione è un bambino, il quale potrebbe semplicemente aver appreso che «quando il cane scodinzola ci sta facendo le feste» e non aver maturato la capacità di cogliere altri elementi della comunicazione del cane. Invitiamo quindi le persone che hanno dubbi in merito a rivolgersi ad un educatore cinofilo esperto che possa farci meglio comprendere la situazione avendo una capacità di lettura del cane più profonda, ma anche ad essere attenti e responsabili nel tutelare i bambini che certamente non sono in grado di valutare una situazione che possa essere potenzialmente pericolosa, né tanto meno di rendersi conto di infastidire involontariamente il loro compagno a quattro zampe.